Poste Italiane, maxi multa per il recapito di raccomandate

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“Il postino suona sempre due volte” è il titolo del romanzo di James Cain, pubblicato nel 1934, al quale è seguito un film nel 1981. Ma quante volte suona il postino nelle nostre case? L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato a Poste una sanzione di 5 milioni di euro, il massimo consentito dalla legge, per aver adottato una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo. L’Antitrust ha accertato che il tentativo di recapito delle raccomandate non viene sempre esperito con la tempistica e la certezza enfatizzate invece nei messaggi pubblicitari, venendo peraltro frequentemente effettuato con modalità diverse da quelle prescritte dalla legge. Secondo l’Antitrust Poste italiane a volte utilizza per comodità il deposito dell’avviso di giacenza della raccomandata nella cassetta postale anche quando sarebbe stato possibile consegnarla nelle mani del destinatario. Tantissimi i reclami dei consumatori che hanno segnalato il mancato tentativo di consegna delle raccomandate, anche quando erano a casa, soprattutto durante il lockdown. Ma la responsabilità è solo di Poste Italiane ma anche di chi deve consegnare la raccomandata? A chi vi parla è successo più volte di trovarsi a casa e trovare dietro la porta l’avviso del ritiro della raccomandata, che poteva essere consegnata tranquillamente. Ciò comporta l’attesa di 24 ore. Andare alla Posta, fornire il documento per ritirare la raccomandata con tanta perdita di tempo. Se consegnata brevi manu si evitano disagi e perdite di tempo. L’Antitrust ha anche voluto sottolineare che la conseguenza di questi comportamenti, in relazione ai quali Poste Italiane “non ha adottato le dovute misure di controllo e correttive”, provoca un inammissibile” onere a carico dei consumatori, costretti a lunghe perdite di tempo e di denaro per poter ritirare le raccomandate non diligentemente consegnate. Data l’ ”estrema” gravità e frequenza della pratica e i “notevolissimi” danni arrecati ai consumatori, la sanzione è stata irrogata nella misura massima. Poste italiane non ci sta ed ha presentato ricorso al Tar. Resta il fatto che il postino deve suonare il campanello per accertare la presenza in casa e soltanto se non c’è nessuno lasciare l’avviso.