Ponte definitivo sul fiume San Bartolomeo e automazione dimenticati. Nessun finanziamento

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Dopo circa quattro mesi di presidenza castellammarese, mandato in scadenza a fine marzo, si è finalmente riunita la commissione paritetica bi-consiliare che, in rappresentanza dei comuni d’Alcamo e Castellammare del Golfo, venne istituita a suo tempo per monitorare le vicende legate al ponte sul fiume San Bartolomeo, ricostruito con un attraversamento provvisorio dopo il crollo del dicembre del 2021. La commissione ha certificato che allo stato attuale non esiste alcun finanziamento né per la costruzione del nuovo ponte definitivo e nemmeno per l’automazione e la sicurezza di quello attualmente in funzione. Per questi ultimi interventi necessitano 280.000 euro. Questo il preventivo per sensori idrici da allocare sotto le arcate, barriere ai due imbocchi, telecontrollo di buona parte del bacino del fiume. Da mesi, fra l’altro, il transito non viene più interrotto mentre, fino a qualche tempo fa, l’accesso veniva vietato in occasione di condizioni meteo avverse. Dicevamo della somma necessaria all’automazione e alla sicurezza del ponte. Dopo più di un anno e mezzo dall’inaugurazione del ponte provvisorio, non ci sono ancora certezze. La novità sarebbe solo quella che l’Autorità di bacino avrebbe dato la sua disponibilità ad elargire i fondi.

Silenzio tombale, invece, sul finanziamento per la costruzione del ponte definitivo. Necessitano 13 o 14 milioni di euro. In questo lasso di tempo non sono però mancati proclami, probabilmente ai fini elettoralistici. Infatti poco prima delle regionali del 2022 l’assessore Mimmo Turano, poi rieletto all’ARS e nominato nuovamente nell’esecutivo della Regione, assieme ad altri componenti della giunta uscente, annunciarono il finanziamento per il ponte definitivo. Nella realtà si trattava e si tratta tutt’ora di una semplice volontà della Regione, messa per iscritto in una delibera, di stanziare le somme necessarie per il ponte definitivo sulla statale 187. Per trasformare però la volontà in realtà necessita un passaggio sostanziale e cioè che tali fondi arrivino dalla Stato nella disponibilità della Regione. Resta una sola speranza. Aggrapparsi nuovamente alle scadenze elettorali. Così come accadde quel 5 luglio del 2022 quando, grazie alle imminenti elezioni regionali, il ponte provvisorio venne definito a tempo di record, appena 206 giorni dal crollo. Adesso potrebbero essere le Europee a spingere i partiti che compongono il governo nazionale, tra questi anche la Lega che dovrebbe vedere in corsa proprio l’alcamese Turano, a determinare lo stanziamento necessario per il ponte definitivo sul ponte San Bartolomeo.