Traffico di migranti. Blitz con 12 arresti tra la Tunisia e Marsala

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Operazione Internazionale contro il traffico di migranti. Dodici i fermati a Trapani di cui due irreperibili. Sei sono di nazionalità italiana altrettanti i tunisini. Uno dei provvedimenti di fermo è stato eseguito in provincia di Venezia ed un altro a Cesena. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata. L’organizzazione smantellata avrebbe assicurato comodi e rapidi viaggi in tutta sicurezza tra la Tunisia  e Marsala. Viaggi non su pericolose e fatiscenti barche dove purtroppo i naufragi e le morte sono quasi cronaca quotidiana. Tali viaggi sono stati definiti da alcuni testimoni come “viaggi VIP” in quanto organizzati tramite un servizio di trasporto rapido ed agevole, su natanti dotati di motori di grossa cilindrata con un numero non superiore a venti migranti alla volta. Con la  garanzia di non essere intercettati dalle navi militari preposte al controllo.

Il viaggio dietro il pagamento di somme di denaro che variavano dai 3 ai 6 mila euro. In particolare, l’inchiesta avrebbe svelato, il ruolo svolto dalla cellula marsalese, composta da italiani e tunisini. Il gruppo sarebbe stato incaricato di assicurare il supporto logistico, individuando e predisponendo i natanti per il trasporto dei clandestini e “reclutando” gli scafisti. Ad indagare un pool di Investigatori della Polizia di Stato insieme a Europol e Polizia Tunisina. Gli arrivi sul litorale di Marsala a partire dal mese di agosto di due anni fa. Le indagini avrebbero consentito , inoltre, di individuare la presenza, nella cellula marsalese, di un tunisino, richiedente protezione internazionale, indiziato di essere uno dei principali promotori dell’organizzazione, nonché ritenuto come un ex appartenente corrotto della polizia tunisina. A riscontro delle progressioni investigative, nel corso di recenti  indagini sono stati arrestati dagli investigatori delle  Squadre Mobili 8 presunti scafisti , tutti di nazionalità tunisina, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli arresti in flagranza sono stati eseguiti nel corso di quattro distinti sbarchi, avvenuti sulle coste marsalesi rispettivamente il 29 giugno, il 14 ed il 24 agosto scorso e il 15 settembre. Quattro di essi sono stati indagati anche per resistenza a navi da guerra, avendo tentato la fuga nonostante l’intervento di navi della Guardia di Finanza, giunte in soccorso dei natanti. In un’occasione, gli scafisti avrebbero ordinato di sparare contro la nave militare dei razzi luminosi. I migranti che il sodalizio avrebbe introdotto clandestinamente in Italia sono 73, tra cui 12 minorenni e 6 donne. Tutti sono stati soccorsi e identificati dagli investigatori della Polizia di Stato subito dopo l’approdo sulle coste marsalesi.

Tra i clandestini, 19 sono stati tratti in arresto per reingresso illegale nel territorio nazionale. Inoltre, 4 migranti sono stati arrestati in esecuzione di un provvedimento definitivo di condanna dell’Autorità giudiziaria per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. La Polizia di Stato ha operato, in occasione degli arresti citati il sequestro di 4 gommoni, tutti natanti messi a disposizione dalla cellula italiana attiva a Marsala. Dal complesso delle acquisizioni investigative sarebbe emerso il passaggio di una somma di denaro di circa 90 mila Euro a favore di un indagato italiano ad opera di uno dei promotori dell’associazione di origine tunisina, stanziale nel marsalese. Nel corso delle fasi operative, supportate da personale della Polizia di Stato dei Reparti Speciali, sono state eseguite diverse perquisizioni. Il provvedimento restrittivo di oggi si basa sui gravi indizi di colpevolezza e su un quadro indiziario emerso a carico degli indagati.