Più vaccini per combattere i contagi. Nel trapanese nuovi centri

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I contagi hanno ripreso a salire in Sicilia, anche in provincia di Trapani dove si registrano alcuni preoccupanti focolai. La situazione di Alcamo sembra essere stata circoscritta. Da 48 ore non si registrano nuovi contagi. In tutto il territorio provinciale un solo decesso in più in due settimane mentre i reparti ospedalieri non preoccupano più di tanto. Un ricoverato in terapia intensiva e 10 nei reparti ocvid ordinari. Le situazioni più preoccupanti sono a Mazara del Vallo, oltre 130 positivi, Marsala che sfiora quota 100 e l’isola di Pantelleria dove si contano 48 attualmente positivi.

La strada da seguire, anche se gli ambienti dei no vax sono sempre molto frequentati, è quella dei vaccini. Per questo l’ASP di Trapani, accogliendo l’apposita ordinanza della Regione, ha quasi completato l’attivazione di nuovi punti vaccinali. Si cerca in questa maniera di agevolare i cittadini e accelerare il processo di immunizzazione.

Già attivati quindi i centri nei presidi di guardia medica si Selinunte, Triscina, Tre Fontane, Calatafimi, Petrosino, Gibellina, Erice Vetta, Marausa, San Vito Lo Capo, Custonaci, Paceco, Valderice e Castellammare del Golfo. Continuano ovviamente a funzionare gli hub vaccinali di Alcamo, Trapani, Marsala e Partanna. La provincia trapanese è comunque tra le prime, in Sicilia, come percentuale di cittadini vaccinati.

Restano però ancora troppi vuoti nella categoria over 60 e tra i sanitari dove si registra circa il 15% di operatori no-vax. Questi ultimi sono stati raggiunti dall’invito dell’ASP, su disposizione dell’assessorato regionale alla salute, a mettersi in regola con i vaccini anti-covid. In caso contrario partiranno le diffide. In alcune zone d’Italia, per i sanitari che non si sono sottoposti alle somministrazioni, sono già scattate le sospensioni.