A Partinico si va verso un inevitabile strascico giudiziario riguardo alla gestione dei parcheggi a pagamento. All’orizzonte si staglia l’ipotesi più che plausibile di un braccio di ferro nelle aule dei tribunali dopo la decisione del Comune di interrompere il rapporto con la società di gestione delle strisce blu, la New Service di Messina: “Troppe le inadempienze rilevate in questi anni – precisa l’assessore alla Viabilità, Gioacchino Albiolo -. Ci siamo confrontati con i tecnici dei nostri uffici che ci hanno confermato che esistono gli estremi per interrompere il rapporto”. Da parte sua la ditta invece parla di omissioni del Comune per mancati introiti pari a circa 400 mila euro. La cosa certa è che nell’immediato seguirà una sorta di periodo tecnico necessario per l’interruzione del servizio, quindi è presumibile che si interromperà anche il parcheggio a pagamento in città per un periodo. Dunque stalli liberi probabilmente per un lungo periodo. Infatti il Comune dovrà provvedere a stabilire una nuova programmazione e soprattutto le modalità. Si tornerà ad una gestione affidata all’esterno oppure si internalizzerà tutto? Il consiglio comunale si è espresso chiaramente per questa seconda opzione, con l’obiettivo di razionalizzare il servizio e prevedere quindi risparmi per l’ente. Intanto però l’opposizione consiliare vuole vederci chiaro: “E’ stato portato alla luce un groviglio di errori, superficialità e, in taluni casi anche di illegalità, – rileva il consigliere comunale del Pd Michele Chimenti – è necessario che il consiglio comunale continui la sua azione attraverso l’istituzione di una commissione di indagine”. Il Comune evidenzia alcune manchevolezze da parte della ditta, principalmente di non avere versato la percentuale pattuita degli introiti derivanti dai ticket. I numeri sono lampanti: dal 2009 e sino al 2011, quando i parcheggi a pagamento erano gestiti dal Comune, si incassava annualmente una media dai 12 ai 13 mila euro. Nel 2012 e nel 2013, secondo il resoconto fatto dagli uffici Economico-finanziari del Comune, l’incasso per l’ente è stato pari a zero. Completamente rovesciata invece la frittata vista invece sotto la lente di ingrandimento della New Service che parla addirittura di “danni economici” causati dal Comune in questi due anni di affidamento del servizio. Secondo la ditta le inadempienze sarebbero molteplici: si parte dal mancato inizio dell’attività di rimozione forzata e coattiva, passando per i pass gratuiti che l’amministrazione ha garantito ai residenti, arrivando pio alle percentuali che spettano alla ditta per le multe causate dalla mancata esposizione del tagliando di parcheggio, e poi ancora i mancati incassi per la rimozione forzata dei veicoli, calcolati in base ad una stima prevista nel capitolato del quale la New Service ha tenuto conto quando ha partecipato alla gara d’appalto. Vengono anche messi in conto i parcometri installati dalla stessa New Service vandalizzati. Si arriva ad un conto stratosferico che supera le 400 mila euro. Inevitabile che all’ufficializzazione dell’interruzione del servizio seguirà una coda polemica con tanto di denunce e richieste di risarcimento da una parte e dall’altra.
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