Partinico, scoperta piantagione di marijuana in un sotterraneo

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PARTINICO. I carabinieri hanno scoperto all’estrema periferia della città una immensa piantagione di canapa indiana. Ben 290 piante che ancora erano in fase di crescita e che nell’arco di pochi mesi si sarebbero potute essiccare e immettere sul mercato degli stupefacenti. Il loro valore, a ciclo completato e quindi con la vendita al dettaglio, si aggirerebbe attorno a mezzo milione di euro. Ad essere arrestati il proprietario dell’appezzamento di terreno in contrada Sirignano dove sono state trovate le piante, Antonino Cangemi, e il nipote di 19 anni entrambi trovati al momento del blitz dei militari dell’Arma mentre erano intenti a curare la piantagione. I due speravano di farla franca avendo allestito la piantagione in un vero e proprio sotterraneo a cui si accedeva da un’aiuola del cortile. Ben nascosta, sotto uno strato di terra di circa 20 centimetri, gli uomini dell’Arma hanno scoperto una botola che consentiva l’accesso ad un tunnel sotterraneo collegato ad una cisterna costruita a circa 6 metri sotto la superficie del suolo. Per raggiungerla è stato necessario calarsi nella botola e percorrere uno stretto cunicolo che, finalmente, ha condotto i carabinieri alla segreta e rigogliosa coltivazione di cannabis. Sono state così rivenute le piante dell’altezza media di un metro e mezzo ciascuna, coltivate in vasi di plastica. La serra artigianale era stata preparata con un efficace sistema termo-idroelettrico tale da creare un microclima ideale, un importante apparato di illuminazione con lampade alogene ed un voluminoso sistema di areazione collegati abusivamente alla rete elettrica, con un allaccio diretto che consentiva un assorbimento illecito di circa 16 chilowatt/ora. La struttura era completata da una stanza per l’essiccazione della materia prima con deumidificatori, tavoli da lavoro con vari utensili, prodotti chimici e strumenti vari per la triturazione dello stupefacente, tutto sottoposto a sequestro. Si tratta dell’ennesima operazione messa in campo dalle forze dell’ordine nel territorio partinicese che si continua a confermare area particolarmente appetibile a chi vuole coltivare della marijuana. Nel febbraio scorso l’ultima grande maxioperazione scattata anche qui alla periferia della città: ad essere scoperta una vera e propria serra artigianale, alimentata con lampade alogene energizzate attraverso un allaccio abusivo alla rete pubblica. Nella serra sono state rinvenute 502 piante di “cannabis indica” dell’altezza media di 15 centimetri circa, tutte posizionate in vasi di plastica, e con l’occorrente per la coltivazione della marijuana. Anche in questo caso è stato arrestato il proprietario dell’appezzamento di terreno.