Sembra svanire il progetto di adesione del Comune di Partinico all’Srr di Trapani Nord, la società che gestisce nel trapanese il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Nonostante se ne parli da più di un anno l’assessore regionale dell’Energia, Nicolò Marino, ha dato indicazione al Comune di Partinico di confluire all’Srr di Palermo area metropolitana. Per l’esponente della giunta Crocetta una scelta quasi obbligata dal momento che la società Trapani Nord non si è mai pronunciata sulla richiesta di annessione di Partinico: “La scadenza per la costituzione delle Srr è fissata al 30 settembre – precisa Marino – motivo per cui sollecito la Provincia regionale di Palermo a convocare immediatamente il Comune di Partinico per far firmare l’atto di adesione alla Palermo area metropolitana”. Nonostante questa situazione il consiglio comunale partinicese ha deciso comunque ieri sera di deliberare l’atto di adesione alla Trapani Nord: in 23 hanno votato favorevolmente, quindi quasi tutta l’assise civica, solo in quattro invece si sono astenuti. Tra questi ultimi il consigliere comunale Mauro Lo Baido del movimento civico LeAli: “La nostra astensione – sottolinea – è frutto di una serie di valutazioni. In primis la Regione ci ha dato precise indicazioni di aderire a Palermo; in secondo luogo ritengono che questa delibera sia viziata nella forma proprio perché non possiamo aderire ad una società che non hai mai dato il via libera all’ingresso del nostro Comune”. Il sindaco Salvo Lo Biundo è di tutt’altra convinzione: “La delibera di adesione – ha sostenuto in consiglio – è determinante anche per la stessa Trapani Nord affinchè abbia tutte le carte in regola per far fare al nostro Comune il suo ingresso in società. In tal senso ho avuto la garanzia da diversi sindaci del trapanese che c’è la volontà di farci entrare nella loro Srr”. Nulla comunque di ufficiale né tantomeno meno di scritto però. La delibera del consiglio è stata integrata da un emendamento in cui i consiglieri chiedono essenzialmente la garanzia dei livelli occupazionali. In base all’accordo con i comuni soci dell’Ato Palermo 1 in via di scioglimento, il Comune di Partinico dovrà assorbire in tutto 65 lavoratori, tra quelli a tempo indeterminato e quelli provenienti dalla società interinale. Tra coloro che hanno votato favorevolmente anche il Pd che alla vigilia invece si era espressa sostenendo che si sarebbe astenuta per tutta una serie di dubbi sulla vicenda: “Non si conosce – aveva precisato la presidente del Democratici, Chiara Gibilaro – il modo con cui si gestirà il servizio, quanto costerà ai cittadini e il destino dei dipendenti”. Non è convinta di come si sta gestendo la situazione neanche Legambiente: “Non esiste una programmazione della gestione futura del servizio – scrive in un documento il presidente Gino Scasso – così come un piano di intervento concreto e operativo che preveda costi del servizio, personale, centri di raccolta e via dicendo”.