Birgi, la Regione stanzia i fondi

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C´è anche la variazione di bilancio relativa all´aeroporto di Trapani – Birgi tra i provvedimenti approvati dalla Giunta Crocetta nel corso dell´ultima riunione. Come noto, l´esecutivo ha già deliberato l´acquisto delle quote dell´aeroporto che erano in possesso della Provincia Regionale di Trapani. In questo modo diventa ufficiale e concreta l’azione del governo regionale che di fatto “salva” lo scalo trapanese da un possibile default relativo allo scioglimento della Provincia che ne deteneva il 49 per cento delle azioni. Un eventuale mancato impegno economico avrebbe avuto come primo immediato effetto l’addio di Ryanair, il cui accordo scade a fine anno con l’Airgest e prevede l’attivazione di collegamenti attraverso la compagnia irlandese dietro un compenso di circa 3 milioni di euro. Con questo atto formale l’esecutivo acquista per un valore di un milione e duecentomila euro quote che potrebbero essere valutate oltre i 10 milioni. “C’era il pericolo che i privati potessero acquisire le quote della Provincia e in caso di vendita avremmo creato un danno non solo alla provincia di Trapani, ma all’intera Sicilia” ha spiegato il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, aggiungendo che “queste azioni valgono di più del prezzo a cui le abbiamo acquistate”. “Lo scalo ha una grande potenzialità – ha spiegato l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi – perché è un’infrastruttura strategica per l’area. Abbiamo evitato la svendita della società, che sarà messa in vendita attraverso un bando ad evidenza pubblica”. Ora serve anche l’impegno economico dei Comuni che già hanno manifestato, anche se solo al momento attraverso impegni verbali, l’intenzione di investire finanziariamente sullo scalo. Quasi tutti i primi cittadini della provincia trapanese hanno apposto la loro firma su un documento che rappresenta una manifestazione d’interesse per l’accordo che dovrà essere sottoscritto con la Camera di Commercio e la società di gestione dell’aeroporto di Birgi, l’Airgest. Si tratta di un primo step verso un intervento di co-marketing che viene ritenuto indispensabile per dare un futuro allo scalo trapanese. L’intervento finanziario dei Comuni dovrebbe essere legato all’introduzione di una tassa di soggiorno unica, per i turisti che scelgono di trascorrere nel trapanese le loro vacanze. Prossimamente verrà ripartito il carico finanziario tra i Comuni con parametri tecnici e condivisi: il progetto è già stato presentato agli amministratori che hanno potuto studiarne una bozza predisposta dal presidente dell’Airgest Salvatore Castiglione, il quale ha commentato: “Abbiamo fatto un buon passo avanti”.