Partinico: periferie bombe ecologiche

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Aree adibite a parcheggio, strade provinciale e statali, persino un torrente. Ovunque in città si registrano discariche abusive a cielo aperto, molte delle quali sono delle vere e proprie bombe ecologiche. Al loro interno vi è di tutto e in certe condizioni ambientali possono sprigionare pericolosissime molecole inquinanti e cancerogene. Tutto questo ci consuma alla periferia della città, dove oramai le 25 discariche abusive censite nel 2011 dal Comune sono senza dubbio lievitate oggi. Vuoi per le continue interruzioni del servizio di raccolta dei rifiuti, vuoi anche per una subcultura “criminale” di chi non si rende conto dell’enorme danno ecologico e ambientale. In questi giorni il Movimento 5 Stelle ha segnalato la presenza alle autorità competenti, Comune compreso, do ben sei discariche a cielo aperto. I grillini hanno prodotto un dossier con tanto di documentazione fotografica in cui emerge una situazione davvero pericolosissima in molte zone periferiche della città. “Abbiamo appurato la presenza di discariche pericolose abusive – scrivono gli attivisti – nelle aree in prossimità della via Bisaccia e lungo la cosiddetta “Stradella Esa”, al parcheggio del mercato ortofrutticolo, in prossimità della strada provinciale 63 alla base del cavalcavia della statale 113, ed ancora sulla provinciale 2 in prossimità dell’innesto che conduce alla Diga Poma, in prossimità del cavalcavia autostradale ed infine sul letto del torrente in contrada Turrisi sul lato di via Madonna del Ponte”. Ad essere stati fotografati questi siti che contengono in tutta evidenza dei rifiuti pericolosi e non: “Nella fattispecie – denuncia il M5s – sono presenti rifiuti ingombranti di vario genere, pneumatici fuori uso, apparecchiature fuori uso, apparecchiature fuori uso contenti cfc, amianto, rifiuti da demolizione e costruzione, rifiuti indifferenziati e rifiuti biodegradabili ed altre tipologie di rifiuti”. Questo dossier parte dalla necessità anzitutto di porre la questione sell’emergenza ambientale in un territorio di per sé già ad altissimo rischio: “La nostra segnalazione – aggiungono gli attivisti – è stata avanzata affinché gli uffici competenti possano avviare gli opportuni accertamenti. Invitiamo l’amministrazione comunale a prendere immediati ed adeguati provvedimenti al fine di evitare che dette zone continuino ad essere oggetto di discariche incontrollate di rifiuti con conseguente pericolo di incendi e di inquinamento ambientale”. Il sindaco Salvo Lo Biundo garantisce massima attenzione su questa tematica: “Tutte le informazioni inerenti i siti inquinati che in passato ci sono stati segnalati – sostiene – le abbiamo sempre girato all’Ato Palermo 1, che ha la competenza in materia. Anche in questo caso ci muoveremo in questa direzione, unica arma in mano al Comune dal momento che in questo settore non ha autorità in tal senso”.