E’ stato inviato alle Commissioni provinciale, regionale e nazionale per il Congresso del Partito Democratico il ricorso per l’annullamento del congresso cittadino di Partinico. Il braccio di ferro è quindi ufficialmente iniziato tra il “nuovo” corso del partito, con l’adesione del sindaco Salvo Lo Biundo e l’ondata di iscrizioni (oltre 350 in un solo giorno, ndr) che ha visto eleggere alla segreteria Maria Provenzano da lui stesso caldeggiata, e il gruppo storico che è stato scalzato. Ed è stato proprio quest’ultimo che ha presentato il ricorso che porta le firme di Pietro Cilluffo, Michele Galati, Michele Chimenti, Giuseppe Bonomo, Giuseppe Motisi, Elio Chimenti, Roberta Oliva, Denis Vilardo, Noemi Barretta, Francesco Cortese, Marzia Tola e Devis Zangara. Il Movimento 5 Stelle commenta criticamente l’operazione che è stata portata a termine all’interno dei Democratici: “Si è riproposta col medesimo successo – sottolineano i grillini – la strategia dell’assalto last minute al fortino, così come avvenne qualche anno fa con la Consulta Giovanile, che vide un boom di iscritti al voto (alcuni dei quali senza i requisiti per poter partecipare) dell’ultimo secondo che decretarono la grande vittoria della oramai ex presidente Valentina Nasca”. Le polemiche interne al partito stesso intanto non tendono a venire meno tanto che in una nota a firma di Renzo Di Trapani, ex reggente della segreteria ed attualmente esponente dello stesso partito, si intima alla neosegretaria di non esternare direttive politiche mai discusse all’interno del circolo. Il riferimento in particolare alla paventata intenzione della Provenzano di avvicinare il Pd sulle posizioni dell’amministrazione comunale: “Si invita la neo segretaria – si legge nella nota – ad una maggiore prudenza nell’affrontare questo delicato punto all’indomani di un congresso che ha portato all’interno del partito un clima che, probabilmente, non le è molto chiaro”.
Nella foto Maria Provenzano