Partinico: emergenza idrica, arrivano più autobotti

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Il Comune di Partinico tenta di potenziare il servizio autobotti per i cittadini. L’obiettivo è quello di creare una rete di assistenza che sia in grado di rispondere alle esigenze della città in casi di emergenza e con costi molto contenuti. Una decisione, presa dall’amministrazione comunale, a seguito della grave crisi idrica che nei gironi scorsi ha colpito Partinico e che ha lasciato a secco per giorni molti rubinetti. In questa direzione è stato varato un avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse all’espletamento di servizio di trasporto di acqua potabile su mezzo gommato. L’obiettivo è quello di fare in modo di creare un apparato capillare che sia in grado di garantire le utenze domestiche sia in centro urbano che in aree extraurbane. Il termine per presentare le istanze al Comune è fissato al prossimo 21 luglio. Per entrare a far parte del servizio autobotti bisognerà essere in possesso di tutta una serie di documentazioni che certifichino i requisiti per il trasporto di acqua potabile. Sarà stilato dal Comune un elenco di ditte a cui il cittadino potrà fare riferimento e su cui c’è quindi la garanzia della qualità del trasporto dell’acqua che poi verrà immessa nelle cisterne delle abitazioni. Questo elenco, ogni sei mesi, sarà aggiornato in modo da dare possibilità nel tempo anche ad altre ditte di potere entrare a far parte del circuito. I costi dovranno essere contenuti: per trasporto entro gli 8 chilometri dal centro abitato si dovrà corrispondere 28 euro, iva esclusa, per 10 metri cubi di acqua; per chi è al di fuori del perimetro degli 8 chilometri il costo per lo stesso quantitativo sale a 36 euro. Il titolare dell’autobotte dovrà garantire un numero di cellulare per la pronta reperibilità e l’approvvigionamento dovrà essere garantito entro 12 ore. Il sindaco, Salvo Lo Biundo, ha preso la decisione di dare vita a questo servizio dopo che nei giorni scorsi la città, per ben due volte, ha dovuto subire l’interruzione dell’erogazione di ben 30 degli 80 litri al secondo nell’arco di pochissimi giorni per lo stesso identico guasto occorso alle pompe di sollevamento di Pozzo Ramo. Con queste riparazioni in realtà i problemi idrici non si sono superati del tutto. Infatti da molto tempo, a causa della rete idrica obsoleta, non tutta la città è servita adeguatamente dalla distribuzione perché molte risorse si disperdono per strada. I maggiori problemi li riscontrano i quartieri ad esempio del centro storico, attorno a Villa Margherita, o ancora la parte alta della via Kennedy e quella di Corso dei Mille. A questo c’è da aggiungere l’incertezza del futuro gestionale del servizio, con l’Aps in fase di liquidazione e l’imminente subentro di un’altra ditta che dovrebbe gestire il servizio ma su cui gravitano mille dubbi.

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