A Partinico sarà ballottaggio. Come era ampiamente preventivabile il nome del prossimo sindaco lo si saprà soltanto tra 15 giorni: questo dicono i dati definitivi che sono stati forniti soltanto nella prima mattinata di oggi. Tra due settimane a sfidarsi saranno da una parte il sindaco uscente Salvo Lo Biundo, che ha avuto 4.447 pari al 28,65 per cento, e dall’altra l’avvocato Gianfranco Bonnì, che ha riportato 4.127 pari al 26,59 per cento. Sono stati fatti fuori invece i partiti: escono di scena infatti Pd, Udc e Pdl, bocciato il Movimento 5 Stelle che quindi anche da queste parti conferma il tonfo dopo il boom delle politiche del febbraio scorso. Vince quindi il civismo, e lo sfrenato trasversalismo, a tutto tondo: Bonnì era appoggiato infatti da 2 liste mentre Lo Biundo si è portato dietro una corazzata di ben 7 liste. Tutte aggregazioni zeppe comunque di esponenti politici di destra, sinistra e centro. Partinico quindi diventa a pieno titolo un vero e proprio laboratorio politico, confermando il trend nazionale che sta vedendo la lenta agonia del partitismo. Risalta però anche un altro dato e cioè che i cittadini dimostrano una certa disaffezione in generale alla politica. Infatti c’è stato un forte astensionismo che si è attestato a quasi il 22 per cento. Bonnì e Lo Biundo comunque hanno dato un notevole distacco ai diretti inseguitori: chi si è avvicinato di più è stato Enzo Briganò, consigliere provinciale in carica, appoggiato dall’Udc e da altre 4 liste civiche che non è andato oltre ai 1.915, circa il 12 per cento; a seguirlo il consigliere comunale uscente Diego Campione con 1.413 consensi (9,10 per cento) che contava su 3 liste civiche. A ruota troviamo molto vicini fra loro Chiara Gibilaro (Pd, 1.153 voti), Giuseppe Giordano (una lista 1.022) e Pino Rao (Pdl e due civiche, 864) che si aggirano attorno tra il 5 e il 7 per cento dei consensi, mentre il grillino Giuseppe Di Prima chiude con il 4 per cento (579). Ora si aspetta in giornata la ratifica del magistrato che convaliderà il voto e dovrà pronunciarsi sulla composizione del consiglio comunale. Secondo i primi calcoli, avendo Lo Biundo superato il 50 per cento dei voti con la sua coalizione gli dovrebbero spettare 17 consiglieri e sono Totò Tranchina, Nino De Luca e Andrea Prussiano per Il Megafono; Giusi D’Orio, Ersilia Russo, Pietro Sollena, Giovanni De Simone e Calogero Amoroso per la lista Solidarietà e libertà; Gianlivio Provenzano, Gioacchino Catalano, Giuseppe Lo Baido e Vito Di Trapani per Partinico Futura; Filippo Aiello e Giuseppe Bonnì per Partinico protagonista; Gioacchino Albiolo, Vito D’Amico, Giuseppe Barbici del Movimento Democratico per Partinico; A Bonnì spettano invece 10 seggi: Francesco Gioiosa, Salvatore Rappa, Salvatore Governanti, Giovanni De Simone, Mauro Lo Baido e Rosetta Guida per Leali Partinico; Gianluca Ricupati, Valentina Rita Speciale, Francesco Lo Iacono, Francesco Di Trapani della lista cambiamo Partinico e Servire, non servirsi; altri due seggi invece spettano al Pd che ha visto eleggere Aldo Lo Iacono e Michele Chimenti. L’ultimo seggio verrebbe assegnato al Pd con Renzo Di Trapani se vince Bonnì o a Eleonora Rappa della lista Partinico protagonista se vince Lo Biundo.