Partinico: diga Jato, soldi per la rete irrigua

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Subito quasi due milioni di euro che saranno spesi per la manutenzione straordinaria della rete idrica, aumento dei canoni idrici stoppato e pagamenti per le prenotazioni dell’acqua posticipati a settembre. Sono gli interventi decisi dall’assessorato all’Agricoltura per fronteggiare l’emergenza nel comprensorio del partinicese dove praticamente sino ad oggi non ha usufruito quasi nessuno del servizio di erogazione dell’acqua nelle campagne. Per ciò che concerne la manutenzione straordinaria i fondi stanziati dalla Regione esclusivamente per mettere mano alle parti terminali delle condotte della diga Jato nel partinicese, tecnicamente indicate come “comizi”. Per l’esattezza, come annuncia l’assessorato regionale all’Agricoltura, un milione e mezzo arrivano attraverso il Psr, il piano di sviluppo rurale finanziato con fondi europei, ed altri 250 mila euro invece sono fondi regionali. “Gli appalti sono stati già aggiudicati – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Dario Cartabellotta – e quindi gli interventi partiranno sin da subito. Si tratta di lavori che saranno specificatamente realizzati sui comizi che risultano particolarmente danneggiati. Ci rendiamo conto che sono sicuramente la panacea di tutti i mali ma quantomeno proveremo a tamponare il più possibile le perdite che si registrano lungo tutta l’area agricola servita dalla diga Jato”. Lavori che si sono resi necessari anche a causa della raffica di furti che si sono verificati qualche mese addietro nelle campagne del partinicese: ad essere stati rubati dagli impianti che conducono l’acqua della diga alle campagne vari idranti, saracinesche, sfiati, recinzioni, pedane calpestabili, conduttori elettrici ed apparecchiature idrauliche. Si parla di danni per decine di migliaia di euro e che tra l’altro hanno compromesso il servizio di erogazione. Infatti specie per le aree dove sono stati portati via parte degli impianti l’acqua non è stata sino ad oggi erogata dal Consorzio di bonifica, l’ente che per l’appunto gestisce l’erogazione idrica della diga Jato per l’agricoltura. In questo senso si inserisce il ragionamento dell’assessore Cartabellotta di sospendere il provvedimento che non permetteva agli agricoltori di mettersi in regola con le prenotazioni dell’acqua se morosi negli anni passati: “Molti non hanno ricevuto l’acqua e per questo non hanno pagato – sostiene l’assessore – per cui credo che sia giusto per il momento congelare questa decisione così come l’aumento del 25 per cento delle quote dell’acqua, che è stato depennato al momento. Inoltre preannuncio sin da ora che l’utente potrà prenotare e pagherà poi a settembre. Ci saranno nel frattempo dei controlli per verificare se l’acqua sarà effettivamente erogata e solo dopo l’agricoltore pagherà se avrà effettivamente usufruito del servizio”.