Partinico, comune in rosso: parte lo stesso il trasporto disabili nelle scuole

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Nonostante il dissesto che incombe come una mannaia sui conti del Comune, comunque l’amministrazione comunale è riuscita a garantire l’assistenza ai disabili. Ad essere già partiti, allineati con l’inizio dell’anno scolastico (e non è scontato che ciò avvenga con questa tempistica, tutt’altro), il trasporto, l’assistenza igienico-sanitaria e l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione. Non solo: il Comune ha pensato anche a quei disabili che sulla carta non dovrebbe essere assistiti dal municipio perchè iscritti nelle scuole superiori. Anche a loro, a cui dovrebbe pensare l’ex Provincia di Palermo, è stato garantito il trasporto. L’obiettivo è stato raggiunto raccogliendo sino all’ultimo centesimo disponibile tra le pieghe di un bilancio cronicamente in rosso, ma anche sfruttando l’ingegno e la collaborazione. L’amministrazione è infatti riuscita ad alleggerire il peso economico di parte di questi servizi facendo una convenzione con l’associazione Atha che assiste per l’appunto i disabili. “Grazie ad un protocollo d’intesa – evidenzia l’assessore ai Servizi sociali, Rosi Pennino – abbiamo dato in gestione gratuita uno dei tre pulmini in dotazione al Comune per permettere poi all’associazione di effettuare il trasporto dei disabili. In questo modo si garantisce il servizio anche a quei portatori di handicap iscritti nelle scuole superiori a cui dovrebbe pensare la Provincia. Da parte nostra un enorme sforzo ma siamo soddisfatti del risultato raggiunto”. Per riuscire ad attivare tutti questi servizi, garantiti sino al 31 dicembre, il Comune ha impegnato la somma di 92 mila euro: “Con tre pulmini in tutto – aggiunge l’assessore Pennino – trasportiamo attualmente 20 ragazzini, di cui 5 adulti. Abbiamo dato apertura ai ragazzi delle superiori finché il servizio dell’ex Provincia non partirà. In tal senso stiamo raccogliendo ancora le adesioni”. Si mette così in moto una macchina organizzativa che in realtà è già partita da tempo a Partinico proprio sul fronte dei servizi sociali. E’ stato infatti messo a punto nei giorni scorsi con i Comuni del comprensorio il piano che prevede l’arrivo di 12 assistenti sociali e 2 psicologici nel distretto socio-sanitario. Saranno utilizzati in equipe per realizzare un piano di intervento di assistenza sociale soprattutto in ambiti a rischio devianza e povertà. I 14 professionisti esterni saranno reclutati attraverso un bando appena pubblicato e finanziato attraverso i fondi a valere sul Programma Operativo Nazionale Inclusione Avviso 3/2016, finanziato dal Fondo sociale europeo 2014-2020. Soldi che servono per realizzare il “Piano d’intervento per l’attuazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva Sia”. Parliamo quindi delle misure connesse al Rei, il Reddito d’inclusione. In buona sostanza questo gruppo di professionisti avrà diversi compiti: in primis la valutazione multidimensionale dei bisogni e delle potenzialità di ciascuna famiglia beneficiaria del Sia (sostengo per l’inclusione); ed a seguire lo sviluppo, l’attuazione e il monitoraggio dei progetti personalizzati di inclusione sociale e lavorativa dei beneficiari del Sia; la partecipazione alle relative équipe multidisciplinari; l’attivazione di prestazioni sociali e interventi in rete con altri servizi pubblici e privati del territorio, all’interno del sistema dei servizi e interventi per  l’inclusione  attiva,  quali l’inserimento al lavoro (orientamento, formazione, misure di attivazione lavorativa, accompagnamento all’avvio di rapporti di lavoro, ecc…), nonché interventi educativi-territoriali e domiciliari per gli adulti e la famiglia; il lavoro di rete con soggetti  pubblici e privati per creare opportunità utili ai progetti di inclusione socio-lavorativa; ed infine il raccordo con gli operatori dei servizi territoriali, con i volontari e le organizzazioni pubbliche e private che operano nel contrasto alla povertà.