Partinico: Comune, buste gara scomparse crea imbarazzo

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PARTINICO. Solleva un gran vespaio di polemiche all’interno degli uffici comunali il caso dello smarrimento di tre buste di una gara d’appalto poi revocata dall’assessorato ai Lavori pubblici con tanto di denuncia ai carabinieri. Una situazione imbarazzante soprattutto per gli alti burocrati dell’ente. Nonostante ci sia un evidente errore da parte di qualche ufficio per “imperizia” nella conservazione dei plichi, al momento non sembra si sta procedendo sul piano disciplinare. “Non è in corso alcuna procedura disciplinare” conferma il segretario generale del Comune, Vincenzo Pioppo. Il venire a galla di questa situazione rischia di generare dei conflitti tra gli uffici. Intanto proprio dalla segreteria generale arriva una precisazione: “Non c’è alcuna responsabilità da parte dell’ufficio del Protocollo generale che risulta avere regolarmente consegnato tutto ad altro ufficio” sottolinea Vincenzo Pioppo. Il che significa chiaramente che ogni responsabilità ricade sull’assessorato ai Lavori pubblici, dove si sarebbe dovuta tenere la gara d’appalto. La posizione del segretario smentisce categoricamente, quindi, quanto invece sostenuto dal responsabile del procedimento dell’appalto, Nunzio Lo Grande, il quale nella determina di revoca della gara espressamente scrive: “Le tre buste offerta non si sono trovate e nessuna traccia è stata rinvenuta al protocollo generale”. Rispetto a questa presa di posizione il segretario però risponde secco: “Non è così”. Lo stesso Pioppo, poi, preferisce usare il burocratese quando parla di ciò che è avvenuto: “Non si è trattato di una scomparsa delle buste ma semplicemente non sono state ritrovate”. Al di là di queste puntualizzazioni l’episodio ha creato non poco fastidio. La vicenda è saltata fuori in questi giorni all’atto della ripubblicazione del bando della medesima gara del Sitr. Una delle ditte che ha ripresentato l’offerta, la Sinergis di Trento, ha chiesto notizie in merito al plico presentato nella prima gara d’appalto che fu sospesa nel 2012 e rimandata a gennaio 2013. Da questa richiesta l’ufficio gare dell’assessorato ai Lavori pubblici si è reso conto che di questa busta non vi era più traccia. Si è contestualmente avviata la ricerca anche delle altre due buste depositate all’epoca dalle ditte Omnigis di Norcia e Intesa di Palermo ed anche in questo caso non sono state rinvenute dagli uffici. Tutto questo ha spinto quindi lo stesso assessorato a sospendere la gara anche la seconda volta. L’appalto quindi resta del tutto congelato così come i fondi, circa 200 mila euro, che sono stati stanziati dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente. Ora, visti i tempi che sono destinati inevitabilmente ancora ad allungarsi, il Comune di Partinico rischia concretamente di perdere questi fondi.

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