Balestrate: porto, riapertura solo parziale

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BALESTRATE. Riapertura del porto a breve. Potrebbe essere anche una questione di giorni. Ma ora si scopre che non tutta l’area portuale sarà fruibile. Questo quanto emerso nel corso dell’audizione alla IV Commissione Ambiente e territorio in cui sono stati sentiti i vertici dirigenziali dell’assessorato proprio sullo stato dell’arte in merito alla riapertura dell’infrastruttura. Non saranno aperti più di tre pontili, il resto rimarrà ancora chiuso: quindi, almeno per il momento, si può abbandonare il sogno di vedere ben 500 posti barca sfruttati al porto balestratese. Sono stati gli stessi tecnici dell’assessorato a chiarire che così non sarà: “Ora siamo in grado – ha sostenuto Felice Aiello, dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente – di potere rilasciare questa concessione nell’arco di qualche giorno. Già siamo in contatto con la società che gestisce l’area. la cponcessione però sarà data solo per 3 pontili e per l’area a terra”.“Il porto – aggiunge Giovanni Arnone, altro dirigente dell’assessorato – credo che per la prossima primavera, al massimo l’inizio dell’estate potrà essere nelle condizioni di ricominciare a funzionare parzialmente. Purtroppo scontiamo degli errori di natura progettuale ed esecutiva”. Ad avere sollecitato questa audizione sono stati il centro velico balestratese e alcuni rappresentanti del comitato civico che si era appositamente costituito proprio per protestare contro il prolungarsi della chiusura del porto. Un’infrastruttura, costata 30 milioni di euro scuciti da Regione e Unione Europea, che praticamente è stata completata dal 2009, con tanto di collaudo che ancora oggi rimane bloccata a causa di una serie interminabile di problemi. Prima i ricorsi al Tar del Comune per l’affidamento della gestione dell’area, poi un’indagine della Procura che fece emergere come la ditta che ebbe in appalto l’opera utilizzò del cemento depotenziato. Infine i problemi legati all’insabbiamento ed anche i tanti atti vandalici di cui ancora oggi il porto rimane sfregiato, come la manomissione di diverse colonnine. E proprio l’indagine della magistratura e il vandalismo sono le cause principali da addebitare all’impossibilità di utilizzo di tutto il porto. Purtroppo per vedere completata questa grande opera pubblica ci sarà ancora da aspettare. La commissione Ambiente ha sottolineato in tal senso di essere al lavoro e di avere chiesto a tal proposito un parere all’ufficio legislativo legale della Regione se questi lavori possono essere realizzati dalla società Marina di Balestrate, la concessionaria demaniale per la gestione dell’infrastruttura. I tempi comunque non sono brevissimi. Inoltre ci si dovrà muovere compatibilmente con i tempi della Procura che sta ancora lavorando in tal senso:  “La parte oggetto dell’inchiesta – precisa Aiello – è il prolungamento del molo di proflutto e non si darà in concessione sino a quando non sapremo come andranno le cose”.

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