Partinico: arriva la rimozione forzata

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Anche se con oltre un anno di ritardo rispetto al tabella di marcia anche in città entra in vigore il servizio di rimozione forzata. La giunta guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo ha infatti approvato l’istituzione della rimozione coatta dei veicoli in divieto di sosta con salatissime multe per i trasgressori. In questo modo dovrebbe essere messa la parola fine ai posteggi selvaggi che hanno da sempre imperato in città, con gli automobilisti indisciplinati che quasi sempre l’hanno fatta franca. Da oggi, oltre alla multa, si dovrà corrispondere alla società che gestisce il servizio per conto del Comune (che è la stessa che gestisce i parcheggi a pagamento ndr) una lauta tariffa e in aggiunta anche la custodia del veicolo nell’apposita autorimessa. A determinare le tariffe sempre l’amministrazione comunale che in questo modo dichiara guerra alla sosta selvaggia. Le tariffazioni sono distinte secondo la grandezza del veicolo che si dovrà rimuovere. Per i mezzi al di sotto della tonnellata e mezzo è prevista una sanzioni accessoria (vale a dire oltre al verbale amministrativo per il divieto di sosta) di ben 56,16 euro a cui dovranno essere aggiunti i costi per la custodia giornaliera del mezzo. Le tariffe sono stabilite secondo tre parametri: “diritto di chiamata” (18,14 euro), “operazioni connesse al carico e scarico del veicolo” (36,25 euro) e “indennità chilometrica” (20 euro). A questo va aggiunto un supplemento giornaliero che varia da 1,50 euro per un ciclomotore a 12,80 euro per un autocarro fino a 3 tonnellate e mezzo per la custodia presso l’autorimessa in cui saranno depositati. Insomma, sommando sanzione e rimozione, bene che va ad un motociclistica o automobilista dovrà sborsare all’incirca 120 euro. E la stangata non finisce qui: dal momento che è previsto un servizio attivo 24 ore su 24, queste stesse tariffe saranno maggiorate di ben il 30 per cento se la rimozione avverrà nelle giornate festive o negli orari notturni compresi tra le 22 e le 6 della mattina successiva. In questo modo si pensa anche alle finanze del Comune: infatti il servizio era previsto dovesse partire già all’inizio del 2011, con tanto di apposito capitolo di bilancio di previsione d’entrata. Era stato preventivato un introito di 38 mila euro per la sola “rimozione forzosa” ma la mancata attivazione di questo servizio ha finito per incidere anche sul minore introito nel capitolo dei proventi per sanzioni amministrative (70 mila euro). Chi lascerà il proprio veicolo in zona rimozione davvero ci dovrà pensare due volte considerate le sanzioni a cui rischia di andare incontro.