Parcheggi ad Alcamo Marina, tutto liscio per zona “Catena”. Regione boccia quelli di interscambio

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Tante volte i social provocano confusione anche fra le persone interessate all’agone politico e alla vita amministrativa dei comuni. Nella fattispecie su facebook si è scatenata una grossa incomprensione sulla vicenda dei parcheggi ad Alcamo Marina. Qualcuno ha scritto che la Regione avrebbe bocciato i progetti degli uffici comunali alcamesi e che quindi non arriverà alcun finanziamento. Nello stesso post si fa riferimento all’area di zona Catena, al centro anche di un comunicato-stampa del 21 dicembre scorso.

Come sempre la verità sta nel mezzo e ognuna delle parti racconta le cose a modo suo. Il parcheggio pubblico per autoveicoli ad Alcamo Marina in zona Catena, dell’importo complessivo di  350.000 euro, si farà anche perché si tratta di fondi comunali, la Regione non c’entra nulla, e di un progetto il cui incarico venne assegnato, più di dieci anni fa, all’architetto Oliva di Castellammaree del Golfo. I lavori sono in partenza e dovrebbero essere ultimati, sia sopra che sotto la linea ferrata, entro breve tempo.

La bocciatura invece riguarda l’ambizioso a vasto progetto di realizzazione di alcuni parcheggi di interscambio o intermodali sempre nella frazione balneare alcamese. L’amministrazione Surdi intendeva realizzarli in zona Canalotto, nei pressi della stazione ferroviaria di Castellammare e anche in un paio di altre aree che avrebbe voluto espropriare. La Gazzetta Ufficiale della Regione ha infatti pubblicato  il decreto con cui boccia il progetto di parcheggi di interscambio di Alcamo Marina che parlava anche di riqualificazione eco-sostenibile dei siti. Ma cosa è accaduto? In pratica l’assessorato regionale alle infrastrutture e alla mobilità aveva chiesto al comune chiarimenti e contro-deduzioni in quanto non riteneva Alcamo Marina centro urbano, bensì soltanto località di villeggiatura, e nemmeno zona di interscambio come quelle finanziabili nei pressi di aeroporti, terminal bus e stazioni alle periferie delle città.

L’intendimento dei tecnici comunali era quello di trovare luoghi dove lasciare le autovetture per poi muoversi con bus, bici elettriche e altri metodi sostenibili. L’opposizione alla giunta Surdi sostiene che le contro-deduzioni non sono mai state inviate dal settore lavori pubblici mentre l’esecutivo municipale sostiene che i chiarimenti sono partiti ma che non sono stati ritenuti validi dalla Regione. O l’uno o l’altro poco importa. La verità dice invece che l’assessorato regionale ha estromesso Alcamo dai finanziamenti per altri parcheggi ad Alcamo Marina.