Palermo: Alcamese premiata dal Sacro Militare ordine Costantiniano di San Giorgio

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È stata premiata con  la medaglia commemorativa del 280° anniversario dell’incoronazione di Carlo di Borbone, Re delle Due Sicilie, la scrittrice e pasticciera alcamese Castrenza Pizzolato, autrice del volume “Sull’onda della melodia, per l’apporto dato, in questi decenni, alla salvaguardia delle identità e delle tipicità culinarie siciliane.

“La cucina siciliana – ha affermato Enza Pizzolato, – è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in Sicilia ed è strettamente collegata alle vicende storiche, culturali e religiose dell’isola. Si tratta infatti di una cultura gastronomica regionale complessa ed articolata, sovente ritenuta la più ricca di specialità e la più scenografica d’Italia, che mostra tracce e contributi di tutte le culture che si sono stabilite in Sicilia negli ultimi due millenni”.

 

Curiosità: il mito della mandorla

“Secondo una antichissima leggenda, il mandorlo nacque da uno di quegli amori disgraziati che vedevano protagonisti gli eroi, gli uomini o l’intera famiglia degli dei”.

“Gli antichi Greci narravano che Fillide, una principessa Tracia, incontrò Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno per una sosta durante la navigazione verso Troia.

I due giovani si innamorarono perdutamente ma Acamante fu costretto a proseguire con gli Achei per combattere nella guerra di Troia. La giovane principessa, dopo aver atteso dieci anni che finisse la guerra, non vedendolo tornare con le navi vittoriose si lasciò morire per la disperazione.

La dea Atena, commossa da questa struggente storia d’amore, decise di trasformare Fillide in uno splendido albero di mandorlo. Acamante in realtà non era morto e quando seppe che Fillide era stata trasformata in albero abbracciò la pianta che per ricambiare le carezze fece prorompere dai suoi rami fiori anziché foglie. L’abbraccio si ripete ogni anno quando i fiori del mandorlo annunciano la primavera.