21.1 C
Alcamo
lunedì, Giugno 9, 2025
Home Blog Page 91

Sport. Promozione, Montelepre rischia la vetta. Basket, Golfo attende avversario

0

Riparte domani il campionato di Promozione per giocare la quint’ultima giornata. la rivelazione Montelepre, capolista con una lunghezza di vantaggio sul Bagheria, rischia il primato. I giallorossi dovranno infatti far visita al regina Mundi, terza forza del torneo, staccato i una sola lunghezza dalla piazza d’onore e di tre dalla vetta. Insomma i palermitani potrebbero acciuffare proprio il Montelepre o comunque rallentarne la marcia favorendo il terzo incomodo, quella Bagheria che giocherà invece una ara interna, non difficile, con il Mazara. Le prime tre hanno comunque distacchi molto ampi e quindi i playoff potrebbero non disputarsi. Anche per il Borgetto Giardinello, quinto in classifica con trenta punti, che riceverà l’altra formazione bagherese. In trasferta invece l’Alcamo, altra squadra a quota 30 assieme ad Aspra e Fulgatore. I bianconeri renderanno visita alla Margheritese prima di potere finalmente riaccogliere il pubblico al Catella.

E passiamo al basket. Si conoscerà domani sera il nome della squadra che affronterà la Golfobasket nella semifinale dei playoff promozione di B femminile. Il quintetto alcamese, fermo al primo turno per avere chiuso in vetta la stagione regolare, affronterà in semifinale il Katane o la Stella Palermo. le due squadre stanno sull’1 a 1 in una serie molto equilibrata: in gara uno vinsero le catanesi dopo un supplementare mentre nel retour-match si sono imposte le palermitane per 9 punti. Sarà gara 3, in programma domani sera alle 20 al PalaKtane, a decidere quale squadra dovrà affrontare Golfobasket nelle semifinali play-off. A prescindere dal nome dell’avversario i quintetto alcamese ritornerà in campo domenica 16 marzo alle ore 18. Dall’altra parte del tabellone si è già qualificato San Matteo Messina che ha eliminato, con due vittorie su due, le concittadine dell’Unime. In semifinale le peloritane dovranno vedersela con le etnee del Viagrande.

Riduzione del sequestro di beni a Rocca e Papania, attesa Cassazione

0

Si pronuncerà la prossima settimana la suprema corte sull’opposizione presentata dalla procura al netto decurtamento del sequestro di beni a carico degli alcamesi Angelo Rocca e Antonino Papania, il primo ai domiciliari e il secondo in carcere per l’operazione ‘Eirene’. Il tribunale del riesame di Palermo, lo scorso mese di novembre, aveva accolto quasi interamente il ricorso presentato dagli avvocati Pietro Riggi e Vito Di Graziano contro le misure reali che erano state adottate nei confronti dell’ex senatore alcamese e del suo braccio destro. Sequestro di denaro disposto dal tribunale misure di prevenzione nell’ambito dell’inchiesta sul malaffare nella gestione di corsi ed enti di formazione professionale.

Il Riesame aveva quindi annullato il sequestro di 714.000 ero nei confronti dell’ex senatore portando la somma a soli 16.500 euro. Decurtazione anche per Angelo Rocca, ex candidato alle ultime regionali, che aveva subito un sequestro da 232.000 euro e ce secondo il Riesame doveva invece essere di 28.000 euro. Su queste decisioni la procura ha presentato opposizione in Cassazione e la suprema corte dovrà decidere la prossima settimana. L’indagine, per la quale non sono ancora consegnati gli avvisi di conclusione, è stata portata avanti dalla sede palermitana della Procura europea e della Procura di Marsala.

Coinvolti anche altri politici del Marsalese e del Palermitano la cui posizione venne poi alleggerita dal tribunale del Riesame. Tra le persone indagate oltre a Papania e Rocca anche il castellammarese Vito Bongiorno, la busetana Anna Maiorana, gli alcamesi Cinzia Filippi, Antonina Pirrone e Davide Piccichè, i trapanesi Filippo Tilotta e Mario Castelli, l’ex consigliere comunale di Erice, Alessandro Manuguerra, i marsalesi Ignazio Chianetta, coordinatore a Marsala del movimento VIA, Michele Vinci e Vanessa Titone, quest’ultima consigliera comunale in carica sempre nella cittadina lilibetana.

Giubileo Vincenziano, incontro formativo ad Alcamo

0
Chiesa del Sacro Cuore

Proseguono le iniziative per il giubileo vincenziano, per celebrare i 400 anni della Congregazione della Missione che san Vincenzo de’ Paoli fondò nel 1625. Sabato 8 marzo dalle 9 al salone parrocchiale sacro cuore in Viale Europa ad Alcamo un incontro formativo dal titolo “Rivestitevi dello spirito di Cristo”. Attenzione soprattutto sul tema delle nuove povertà e del volontariato. Previsti anche momenti di dibattito.

Armi clandestine, arrestati due pregiudicati mazaresi. Erano in una valigetta

0

Erano saltati in sella a una moto da cross per recarsi in una zona di aperta campagna nel mazarese con l’intento di nascondere una valigetta in un’intercapedine di un muretto ricoperto di sterpaglie. Volevano recuperarla qualche ora dopo ma la valigetta non c’era più. Era già stata infatti sequestrata dagli agenti della Squadra Mobile in collaborazione con il Commissariato di Mazara del Vallo, che hanno trovato al suo interno una pistola Beretta calibro 7,65 e una Browning CZ 92 calibro 6,35, entrambe con matricola abrasa e relative munizioni. La scoperta è avvenuta durante un’operazione di contrasto alla criminalità e allo spaccio nel quartiere popolare Mazara 2. La Polizia di Stato di Trapani, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine, del Reparto Mobile di Palermo e delle unità cinofile antidroga e antiesplosivo ha avviato le perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei due uomini pregiudicati, che hanno portato al ritrovamento delle moto usate per trasportare le armi oltre a materiale per confezionare droga. Rinvenuto contestualmente un sofisticato sistema di videosorveglianza, probabilmente distrutto poco prima dell’arrivo degli agenti. I due uomini sono stati oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione e porto di armi clandestine.

Strage di Altavilla, arriva prima condanna. 12 anni e 8 mesi alla diciassettenne

0

Una strage terribile, quella di Altavilla Milicia delll’11 febbraio dello scorso anno. Una famiglia massacrata da alcuni stessi familiari invasati nel corso di un folle e invasato esorcismo. A poco più di un anno dalla strage è arrivata la prima sentenza. La figlia diciassette di Giovanni Barreca, che aveva confessato l’eccidio, è stata condannata a dodici anni e 8 mesi. Precedentemente una perizia richiesta dal tribunale l’aveva dichiarata capace di intendere e di volere. La giovane è accusata dell’omicidio della madre e dei due fratellini di 15 e soli 3 anni. Al momento della lettura del verdetto la ragazzina è scoppiata in lacrime. della ragazzina in lacrime. In un’altra aula del tribunale il padre della giovane, Giovanni Barreca, e una coppia di fanatici religiosi, Sabrina Fina e Massimo Carandente, sono comparsi davanti alla corte d’assise per rispondere degli stessi reati. Sono ritenuti complici della strage costata la vita ad Antonella Salamone, Kevin ed Emanuel, torturati e assassinati durante un folle rito di liberazione dal demonio, nella villetta di Altavilla Milicia. La coppia si è sempre definita innocente. Barreca, invece, ha ammesso tutto fin dal principio, subito dopo il massacro. Fu lui, la mattina dell’11 febbraio di un anno fa, a chiamare i carabinieri e farfugliare al telefono: “Ho ucciso la mia famiglia, venite a prendermi”. Poi frasi senza senso più volte ripetute dall’uomo che però non sono bastate per fargli avere l’infermità mentale. Il suo avvocato ha presentato adesso una nuova istanza per infermità mentale del cliente sulla base di una perizia disposta dal gip.

Strage aerea del 27 giugno 1980, Procura chiede altre archiviazioni

0

La strage di Ustica potrebbe rimanere definitivamente senza colpevoli. Uno dei tanti misteri d’Italia per una strage sulla quale vigeva il segreto di Stato. Sono ben due le richieste di archiviazione, avanzate dalla procura di Roma all’ufficio del gip, in relazione a quella tragica serata del 27 giugno 1980 quando il Dc-9 Itavia precipitò nel mar Tirreno, al largo dell’isola di Ustica. Morirono 81 persone, tra cui 11 bambini e quattro membri dell’equipaggio. Nessun superstite. Le richieste su cui si dovrà esprimere il giudice per le indagini preliminari riguardano i fascicoli d’indagine aperti nel 2008 e nel 2022 dai pubblici ministeri contro ignoti. Dopo un’attività istruttoria, che ha visto anche diverse rogatorie internazionali verso la Francia, l’acquisizione di atti e l’ascolto di diversi testimoni, i Pm non hanno trovato elementi utili per arrivare a una chiusura delle indagini. La prima delle due inchieste era stata riaperta a ridosso delle dichiarazioni dell’ex presidente della repubblica Francesco Cossiga. La seconda era invece nata dall’ennesimo esposto presentato dall’associazione per la verità sul disastro di Ustica.

“In questi anni siamo passati dall’amarezza allo sdegno, allo sconforto, alla nausea – ha detto Anthony De Lisi, fratello di Elvira e zio di Alessandra, due delle 81 vittime. Ma l’unico sentimento che in me non avrà mai spazio è la rassegnazione. Mi vergogno di alcuni apparati dello Stato e dei rapporti con quei Paesi che sono presumibilmente coinvolti in questa vicenda – ha dichiarato De Lisi all’agenza di stampa Adnkronos -. Da 45 anni, ogni giorno, uccidono 81 persone”. Tanti i misteri attorno a quella terribile strage aerea: depistaggi, mistificazioni, registri di volo scomparsi, fogli cancellati o strappati. In occasione dell’ultimo anniversario, lo scorso 27 giugno. il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva chiesto verità agli alleati i cui aerei militari quella sera sfrecciavano nei cieli di Ustica.

Campobello, piante di marijuana in casa di un imprenditore

0
marijuana plants

Due piante di marijuana e circa 300 gr. di infiorescenze sono state rinvenute dai Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara in casa di un imprenditore sessantenne. Nel corso della perquisizione domiciliare trovate anche lampade, ventilatori, materiale per il confezionamento, vasi, e bilancini di precisione. Denunciato per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.

Omicidio di san Valentino, movente ancora incerto. Si attende l’autopsia

0

Proseguono le indagini sull’omicidio di Giovanni Anguzza, 65enne accoltellato il 14 febbraio in un B&B di Trapani. Si è svolto l’incidente probatorio per ricostruire la dinamica dell’aggressione. Il Gip ha accolto le richieste di accusa e difesa, nominando esperti per analizzare il caso. Anguzza, trovato ferito in strada alle 5 del mattino, è morto dopo un intervento chirurgico. Il movente resta incerto: inizialmente parlò di un’aggressione da parte di un magrebino, smentita poi dai filmati di sorveglianza. La donna indagata, in difficoltà economiche, ha avviato una raccolta fondi per le spese legali. Si attendono gli esiti dell’autopsia per fare luce sulla vicenda.

Alcamo
cielo sereno
21.1 ° C
21.1 °
21.1 °
66 %
0.9kmh
0 %
Lun
32 °
Mar
27 °
Mer
27 °
Gio
28 °
Ven
26 °