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domenica, Giugno 8, 2025
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Marsala. In fuga come in un film d’azione, il pacchetto di crack vola dal finestrino

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Corsa spericolata e inseguimento stile Hollywood a lungo la strada provinciale che collega Mazara a Marsala, un pregiudicato marsalese e la sua compagna, incensurata, hanno bruciato un posto di blocco battendo la ritirata. La vettura, nel tentativo di sottrarsi al controllo, ha iniziato una fuga rocambolesca degna di un film d’azione, urtando diverse auto, alcune in sosta, altre in movimento. Una donna che era al volante della sua auto è finita in pronto soccorso, per fortuna senza riportare danni gravi, dimessa con una prognosi di cinque giorni. La giovane compagna dell’uomo dall’acceleratore facile ha anche pensato bene di far volare dal finestrino un grosso involucro, pensando così di disfarsi del problema. Peccato che gli agenti del commissariato di Marsala abbiano immediatamente intercettato e recuperato il misterioso pacchetto, che conteneva ben 300 grammi di crack. Fine del film per i due fuggitivi, arrestati per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente, per resistenza al pubblico ufficiale e per lesioni. Attualmente l’uomo è in carcere, mentre la donna, poiché priva di precedenti, è stata sottoposta all’obbligo di dimora nel Comune di Mazara.

Negli ultimi anni, la Sicilia occidentale ha registrato un preoccupante aumento del consumo di crack, una droga nota per il suo basso costo e l’elevato potenziale di dipendenza. In particolare, nella provincia di Trapani, il consumo di crack è cresciuto esponenzialmente, rendendola una delle droghe più diffuse tra i giovanissimi, specialmente nei quartieri popolari. In risposta a questa emergenza, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato nel settembre 2024 un disegno di legge specifico per contrastare la diffusione di questa sostanza e ha messo in campo più di 23 milioni di euro per il contrasto alla dipendenza.

Giornata della donna. Salgono le denunce e scende un po’ la disoccupazione, la strada resta lunga

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Proprio alla vigilia della Giornata Internazionale della donna, è arrivato il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge che introduce il reato di femminicidio tra i delitti puniti con l’ergastolo, oltre alla previsione di aggravanti e aumenti di pena per i reati di maltrattamenti personali, stalking, violenza sessuale e revenge porn. I numeri dei centri antiviolenza riportano un dato rilevante: le denunce per maltrattamenti domestici e stalking sono in aumento in provincia di Trapani. Non è da interpretare unicamente come un dato negativo: significa infatti che le donne si sentono più sicure di denunciare.

Le tante campagne promosse negli anni da enti locali, scuole, forze dell’ordine e associazioni, sono senz’altro servite, con buona pace di chi ancora continua a chiamare la giornata di oggi “Festa” e a pensare di cavarsela con un rametto di mimosa e con  gli auguri. Quello che sembra le donne si augurino, inoltre, è ancora di trovare un lavoro decente che possa sostenerle nel tentativo di conciliare l’indipendenza economica e la famiglia, modus-vivendi che ancora oggi sembra essere soltanto di appannaggio esclusivamente femminile. Il tasso di disoccupazione tra le donne nella provincia di Trapani, anche se in diminuzione, rimane purtroppo il più alto in Sicilia. Il tema sarà affrontato il prossimo 14 marzo in una rionioneconvocato dal prefetto dell’Osservatorio provinciale permanente sul lavoro. Tra le tante iniziative ad Alcamo la biblioteca Bagolino propone una selezione di libri, a Castellammare nell’Aula consiliare una mostra di elaborati dli studenti e studentesse sul tema “Le donne. Dal silenzio alla parola”.

Diga Trinità di Castelvetrano, nessun pericolo imminente di crollo. Agricoltori chiedono risarcimento

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Non esiste alcun pericolo imminente di crollo. La diga Trinità è quindi ben solida. Lo hanno evidenziato le verifiche tecniche condotte dalla Regione Siciliana con il supporto di esperti del settore, coordinati dal professore Salvatore Miliziano. Pur trattandosi di un’infrastruttura realizzata più di 60 anni fa, esattamente nel 1959 e quindi antecedente alla normativa antisismica, non esistono imminenti pericoli per la diga che sorge in territorio di Castelvetrano. Alla luce di questi esiti positivi, la Regione ha formulato al ministero delle infrastrutture la richiesta di autorizzazione a innalzare la quota di invaso a 64 metri, rispetto alla disposizione attuale di svuotamento e di messa fuori esercizio della diga Trinità.

L’ispezione e verifiche di sicurezza, condotte in venti giorni da uno staff di una decina di specialisti, hanno permesso di chiarire che le criticità evidenziate nella precedente relazione tecnica non trovano riscontro nei più recenti studi. Le indagini effettuate sul coronamento della diga, il prelievo e l’analisi di campioni del nucleo, oltre alle ispezioni delle strutture esistenti cunicoli e gallerie e paratie, hanno escluso fenomeni di degrado significativo o elementi di rischio tali da giustificare la chiusura dell’invaso castelvetranese. Elevare adesso il livello a 64 metri consentirà di invasare una quantità d’acqua preziosa, fondamentale per garantire almeno un minimo di irrigazione alla zona, evitando sprechi ingiustificati e un grave danno economico agli agricoltori. L’autorizzazione all’innalzamento della quota consentirebbe già nelle prossime ore di trattenere una maggiore quantità d’acqua, sfruttando le precipitazioni previste.

Ed a proposito di danni agli agricoltori le organizzazioni di categoria ConfSal, Copagri e FederAgri hanno avviato un’azione legale risarcitoria contro la Regione e gli enti preposti alla gestione della Diga Trinità. I sindacati agricoli chiedono il riconoscimento dei danni subiti dalle aziende servite dal bacino idrico castelvetranese, imputabili all’inefficienza gestionale della diga, che ha falcidiato i raccolti e compromesso intere colture. Milioni di ettolitri d’acqua, che avrebbero potuto salvare le produzioni, sono stati irresponsabilmente sversati in mare, mentre il settore agricolo – sscrivono Copdagri, Confsal e FederAgri – affrontava carenze idriche insostenibili.

Trasporto di emergenza in elicottero. Pantelleria-Palermo in meno di un’ora

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In meno di un’ora è riuscito ad arrivare da Pantelleria a Palermo per un intervento chirurgico specialistico d’urgenza. Un giovane pantesco è stato protagonista di una missione di soccorso d’emergenza avvenuto grazie al tempestivo coinvolgimento dell’elicottero dell’aeronautica militare richiesto dalla prefettura di Trapani. L’equipaggio ha imbarcato una equipe medica dell’Ospedale San Antonio Abate di Trapani e ha portato a termine la missione, rientrando alla base aerea di Trapani, in meno di tre ore totali di volo.

Progetto Re-Nè per il riciclo dei rifiuti. Premiata Calatafimi Segesta

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La città di Calatafimi Segesta è stata premiata a Brescia con la Menzione di Eccellenza Nazionale in occasione dell’evento “Verso un’economia circolare 2024”.  Il Comitato scientifico della Fondazione ha deciso di conferire questo riconoscimento al progetto Re-Né del centro del Riuso, che mira a implementare un modello internazionale per la riduzione e il riutilizzo dei rifiuti. A ritirare il premio il sindaco Francesco Gruppuso e la presidente della cooperativa René Fa.Ma.p Circular Brand Maria Pascale.

Sorpreso a rubare gli infissi in un impianto sportivo. 52enne ericino arrestato

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Si è introdotto negli spogliatoi dell’impianto sportivo “Enzo Borghi” di Misiliscemi, in disuso da anni, ed è stato colto in flagrante mentre smontava e rubava gli infissi. Un 52enne ericino è stato sorpreso dai Carabinieri della compagnia di Trapani durante una perlustrazione di routine. I danni ammontano a 10 mila euro, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La refurtiva è stata consegnata al comune di Misiliscemi.

Tarda il nulla osta della Sovrintendenza, ad Alcamo strade al buio

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La disputa tra Comune di Alcamo e Sovrintendenza ai beni culturali va avanti da oltre sei mesi. Riguarda il tipo di pali e lampade della luce per fare uscire dal buio quartieri della città in primo luogo il centro storico. La disputa non si concilia con le esigenze delle persone che lamentano disagi e mancanza di sicurezza durante le ore notturne. Il Comune di Alcamo è disponibile ad installare nuovi pali della luce per sopperire alla scarsa illuminazione di buona parte della città causata dalla nuove lampade a basso consumo energetico. Queste lampade emettono luce direzionale e non espandendosi lasciano al buio tratti di strada. Tale problema è stato discusso anche in consiglio comunale  durante il quale il vice sindaco Alberto Donato ha risposto alla interrogazione presentata dal consigliere comunale Giovanni Calandrino. Sembra ora che si è arrivati ad una soluzione.

I pali della luce che saranno installati sono del tipo semicircolare in cima. Lo stesso tipo che illuminano la fontana del quartiere Santo Vituzzo. In totale saranno installati 61 nuovi pali. A seguito della interrogazione di Calandrino il vice sindaco Alberto Donato effettuò, insieme ai tecnici di Enel X una serie di sopralluoghi per rendersi personalmente conto del problema segnalato dai cittadini alcamesi. Nella risposta all’interrogazione il vice sindaco Alberto Donato sottolineava che: ”sicuramento a seguito dell’efficientamento eseguito dall’Enel X con una tipologia di lampada di nuova generazione a led, che proietta una luce direzionata in basso e non diffusa, la distanza tra un palo e un altro è notevole creando delle zone d’ombra”. Tali criticità potranno essere superate solo con l’aumento dei pali della luce. Già individuati i punti dove verranno collocati i nuovi pali. Si inizierà da piazza della Repubblica luogo della movida selvaggia e a seguire le strade perpendicolari. Una lunga disputa tra Comune e Sovrintendenza per la cui soluzione i tempi biblici della burocrazia non corrispondono alle esigenze della città.

Alcamo, mancano le aree a Sasi per nuovi insediamenti artigianali

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Capannoni ultimati e conto alla rovescia per iniziare le produzioni. Sono dieci le imprese artigianali che potranno garantire quasi 40 nuovi posti di lavoro per la produzione di impianti elettrici, lavorazione ferro, plastica, componenti elettronici, mangimificio,   cassoni industriali. Sono nell’area artigianale di contrada Sasi dove operano da anni 25 aziende. Ma con le nuove dieci aziende artigianali si bloccherà la realizzazione di nuovi padiglioni per la mancanza di aree, richieste anche da artigiani di Castellammare del Golfo e Partinico.   E’ scattato l’allarme “lotti” e lo dimostra il fatto che un artigiano alcamese ha chiesto e ottenuto un’area nella zona artigianale del Comune di Calatafimi per aprire una azienda specializzata nella lavorazione del ferro. La Cna  è tornata più volte alla carica.  “In primo luogo il completamento delle opere di urbanizzazione delle strade laterali allo scopo di assegnare nuovi lotti alle imprese artigiane che li richiedono”, dice Giovanni Marchese, presidente provinciale della Cna settore produzioni. “C’è tanta voglia di investimenti e quindi creare nuovi posti di lavoro- afferma Giovanni Marchese. C’è la disponibilità di fondi regionali ed europei che gli artigiani alcamesi, e non solo, non possono sfruttare poiché è impossibile redigere progetti se non c’è la disponibilità di aree”. “Abbiamo avviato la pulizia delle strade dell’area artigianale” dice il vice sindaco Alberto Donato e poi aggiunge che:  “con i fondi di coesione saranno assunti due ingegneri uno dei quali si occuperà specificamente i contrada Sasi”. Ma ancora passeranno almeno un paio di mesi. “In corso invece le procedure per assumere due ingegneri sempre da destinare all’Ufficio tecnico” afferma Alberto Donato.

 

‘Flavio Bomber 1’, Mattarella chiama il giovane e lo invita al Quirinale (VIDEO)

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Riceviamo ogni giorno decine di telefonate, messaggi e contatti da ogni dove, tanto che lo squillo del telefono ormai potrebbe non avere più quel carattere di “urgenza” che aveva fino a un decennio fa. Ma dev’essere stato un tuffo al cuore quando Flavio Barone, diciassettenne castellammarese, ha ricevuto una telefonata molto speciale. Proviamo a immaginare infatti se al “Pronto, chi parla?” ci venisse risposto “Sono Sergio Mattarella”. Probabilmente penseremmo a uno scherzo di un amico buontempone. Ma non ha avuto invece dubbi il nostro Flavio, che aveva la certezza che il presidente della repubblica in persona avrebbe risposto ai suoi appelli e avrebbe letto proprio il suo libro, “Io sono Flavio Bomber1” presentato pochi giorni fa proprio a Castellammare, città di origine di Mattarella. Libro che racconta con autenticità il suo quotidiano, il suo percorso di inclusione, il suo desiderio di essere il numero uno, ricordando però sempre chi ha bisogno.

“Sono un tuo amico, ti aspetto a Roma con la tua famiglia” così il capo dello stato, Sergio Mattarella, ha detto al telefono al ragazzo castellammarese. Parole di amicizia e vicinanza che coronano un sogno. A dire il vero Flavio di sogni ne ha più d’uno e alcuni li ha già realizzati. Scrivere il suo libro e devolvere il ricavato alle associazioni che si occupano di disabili sul territorio è uno di questi. Poi diventare calciatore, ma prima ancora lavorare in un’azienda, ma part-time, forse per avere il tempo di coltivare le altre sue passioni, come la cucina, la playstation e ovviamente la prima ambizione: continuare a lavorare per i disabili, per sensibilizzare la comunità alle tante problematiche che ancora ci si trova ad affrontare dando per una volta uno sguardo dall’interno. “Inclusione” è un termine molto usato in questi casi che purtroppo ha delle criticità. Purtroppo chi include e chi viene incluso sono forse ancora troppo distanti.

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