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domenica, Maggio 25, 2025
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Occupazione della casa, a Poggioreale scontro tra madre centenaria e figlia

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E’ uno di quei casi di trovare la propria abitazione occupata abusivamente dopo una breve assenza. Ma questa vicenda che arriva da Poggioreale è diversa perché in questo caso a cambiare serratura è stata la figlia della proprietaria a causa di contrasti famigliari. Una donna di Poggioreale che compirà cent’anni il prossimo 4 luglio, voleva far rientro nella sua abitazione per festeggiare l’importante traguardo. Ma al suo rientro, accompagnata dal figlio Leonardo, ha trovato una brutta sorpresa: la casa, in via Salaparuta, era stata occupata dalla figlia, che aveva cambiato la serratura della porta e chiuso il cancello con una catena e un lucchetto.

L’anziana vive attualmente in una casa di riposo  vicino Salaparuta, ma desiderava trascorrere gli ultimi anni nella sua abitazione. L’altra figlia, secondo quanto raccontato dal figlio Leonardo, avrebbe approfittato della situazione per impossessarsi della casa, impedendo il rientro dell’anziana. I tentativi di mediazione, anche con l’intervento dei carabinieri e della polizia municipale, non hanno avuto esito. Leonardo, rientrato dal nord Italia, come riporta oggi il Giornale di Sicilia,  per assistere la madre, ha raccontato che già due anni fa aveva scoperto che la sorella si era insediata in casa. La situazione era già stata denunciata ai carabinieri. La madre stata alla fine riaccompagnata a Salaparuta. La vicenda è finita davanti al giudice, che ha assegnato all’anziana solo un uso dell’appartamento situato al secondo piano, mentre quello occupato dalla figlia resta a lei. “Anche io ho la residenza nella casa di mia madre – conclude – ma dormo in un B&B. Spero che presto possa tornare a casa sua”.

 

Denunciati due pregiudicati per scarico illecito di rifiuti alle Saline di Trapani

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Sono stati sorpresi ad abbandonare rifiuti sulle sponde del canale Baiata, nel bel mezzo della Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani. I Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo Distaccamento di Trapani hanno denunciato due pregiudicati trapanesi di 34 e 36 anni non solo per lo scarico illecito di rifiuti, ma anche per guida senza patente e con revisione scaduta.

Durante un servizio di perlustrazione nei pressi della Riserva di Trapani, Paceco e Misiliscemi, i militari hanno individuato, grazie all’ausilio di un drone, diversi scarichi abusivi e incendi di rifiuti. Nel corso dell’operazione, il dispositivo aereo ha rilevato la presenza di un autocarro a tre ruote carico di rifiuti speciali che si addentrava nella riserva. I militari sono intervenuti immediatamente, sorprendendo i due uomini mentre scaricavano il materiale inquinante sulle sponde del canale Baiata. Oltre alla denuncia, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro dei rifiuti e del mezzo utilizzato per il trasporto.

Negli ultimi anni, la provincia di Trapani è stata più volte teatro di reati ambientali legati all’abbandono e all’incendio di rifiuti, spesso con conseguenze gravi per l’ecosistema locale. Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nelle zone più a rischio, sfruttando strumenti tecnologici avanzati come droni e telecamere di sorveglianza. Tuttavia, il fenomeno resta una sfida costante, con numerosi interventi effettuati anche nelle campagne e lungo le coste, dove vengono segnalati accumuli di rifiuti pericolosi. La Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco è un’area protetta di circa 1000 ettari, gestita dal WWF, che conserva un ecosistema unico dove la tradizionale produzione del sale convive con una straordinaria biodiversità. Le saline, attive fin dall’epoca fenicia, sono ancora oggi utilizzate per l’estrazione del sale marino con metodi artigianali.

Scarseggia l’acqua negli invasi del Palermitano, si prolunga il turno a cinque giorni ad Alcamo

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Il bilancio verrà fatto nei prossimi giorni quando la task force regionale anti-siccità si riunirà per fare il punto sulle dighe dell’Isola, non tanto su quelle orientali, riempite a dovere dalle piogge invernali, ma su quelle occidentali, dove, come certificato dal Sias, il Servizio informativo agrometeorologico siciliano, ha piovuto molto meno e l’acqua, dunque, scarseggia ancora, dagli impianti che servono il Palermitano, come Poma e Rosamarina, fino all’Arancio e, in particolare, al bacino di Garcia, osservato speciale con i sui 18 milioni di metri cubi attualmente disponibili. Una capacità, quest’ultima, che secondo i calcoli della Cabina di regia potrebbe arrivare, al massimo, fino alla fine di ottobre, a meno di una preventiva riduzione dei prelievi: un’ipotesi cui gli esperti della task force stanno lavorando, e che, salvo consistenti precipitazioni, dovrebbe prendere corpo tra qualche giorno.

E la riduzione ha comportato anche il prolungamento a cinque giorni del turno di erogazione ad Alcamo perché Siciliacque ha seri problemi.  Intanto domenica mattina pulizia ambientale contro l’abbandono di materiale plastico alla diga Garcia  intitolata “Mario Francese”, giornalista del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia,  con i volontari Plastic Free Onlus e Fondazione SOStain Sicilia. Appuntamento  per chi ha a cuore le tematiche ambientali, dalle 9.30 alle 13, sulla riva sinistra della Diga Garcia “Mario Francese”, nel territorio di Contessa Entellina per questa iniziativa di pulizia ambientale organizzata in collaborazione da SOStain Sicilia, la fondazione dei produttori vitivinicoli siciliani impegnati per la sostenibilità, e Plastic Free Onlus, associazione che sensibilizza la collettività contro l’abbandono di rifiuti in plastica e contro gli abusi nell’impiego di questo materiale. Attrezzati di guanti e sacchi, i volontari rimuoveranno i rifiuti abbandonati nell’area, che ricade parzialmente nella riserva naturale “Rocca d’Entella”.  “Sarà anche un gesto in ricordo di mio padre, Mario Francese, dice il figlio Giulio- ucciso dalla mafia per aver svelato gli interessi illeciti nella costruzione della diga Garcia, oggi a lui intitolata”,

Fondi milionari ma la Regione è incapace di spenderli

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La storia si ripete da anni: ovvero la perdita di finanziamenti per la Sicilia per l’incapacità di varare piani di spesa e quindi di interventi. Ora Scatta un’altra emergenza alla Regione. Ci sono altri fondi per l’investimento dei quali i progetti e i bandi marciano a rilento. E così, dopo i finanziamenti del Fesr (i contributi europei tradizionali) adesso anche per quelli del Pnrr scatta l’allarme e Palazzo d’Orleans prepara un piano per evitare di perdere somme. È stato lo stesso Renato Schifani a rendere noto che «sono emerse nell’attuazione dei progetti» e che adesso è indispensabile «definire misure urgenti per garantire il rispetto dei cronoprogrammi previsti». Di più, Palazzo d’Orleans ha fatto sapere di aver condotto un monitoraggio «dal 25 febbraio al 10 marzo, attraverso la Cabina di regia per il Pnrr, coordinata dal segretario generale della Regione, Margherita Rizza, dal quale è emerso un quadro preoccupante, perché caratterizzato da ritardi nell’implementazione della piattaforma Regis, disallineamenti contabili tra i sistemi di gestione e una bassa percentuale di spesa». Sono tantissimi i settori di intervento che mostrano ritardi preoccupanti: 13 misure specifiche che fanno capo a 10 dipartimenti presentano difficoltà significative nel raggiungimento dei target previsti per quest’anno. «L’eventuale mancato adempimento degli obblighi connessi alla realizzazione degli investimenti – ha sottolineato Schifani – sarà rilevante ai fini della valutazione dirigenziale e per l’eventuale risoluzione del rapporto di lavoro, come già previsto dalla mia direttiva dello scorso dicembre sugli indirizzi per l’attività amministrativa e gestionale per il 2025.

Riprendo a Carini i la vori di demolizione e bonifica del lungo mare Cristoforo Colombo

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Ruspe di nuovo in azione sul lungomare Cristoforo Colombo di Carini.  Ha preso il via ieri la demolizione di un’altra casa abusiva al civico 561. I lavori di demolizione e bonifica erano stati sospesi per il grave ritardo da parte del governo nazionale nell’erogazione dei fondi finanziati dal PNRR. Contestualmente alle opere di demolizione nei prossimi giorni partiranno anche i lavori di bonifica in modo da togliere il degrado e i rifiuti del litorale di Carini. Tre le imprese di demolizione che lavoreranno contemporaneamente sulla spiaggia del lungomare Cristoforo Colombo per portare avanti la complessa opera di rigenerazione di un importante e lungo tratto di costa carinese.

Castellammare del Golfo, una piazza alla memoria del Generale Corrado Borruso

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Sarà intitolata Corrado Borruso, Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri, l’attuale piazza della Repubblica a Castellammare del Golfo. Domani la cerimonia di intitolazione alla presenza dei familiari e delle massime autorità provinciali. Borruso è stato insignito della  medaglia militare d’oro al merito di lungo comando, il riconoscimento di Cavaliere di gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica italiana, medaglia Nato per le operazioni relative alla ex Jugoslavia e un attestato di pubblica benemerenza del dipartimento protezione civile.

Lutto nel mondo degli ambientalisti, si è spento Franco Russo l’ideatore della prima marcia sullo Zingaro

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Lutto nel mondo degli amanti della natura. È morto Franco Russo, l’ambientalista siciliano che ha dedicato la sua vita alla difesa della natura. È stato proprio Russo nel 1980 a ideare e organizzare la prima marcia per la salvaguardia della Riserva dello Zingaro, che portò alla sua istituzione come riserva naturale. Nato a Caltanissetta nel 1937, Russo ha studiato negli Stati Uniti, dove si è formato in Scienze Forestali, e ha collaborato con la FAO in vari progetti internazionali. Russo è stato anche presidente regionale del WWF e assessore all’Ambiente nella provincia di Palermo. La sua passione per la natura lo ha portato a esplorare la Sicilia e a promuovere una gestione sostenibile delle risorse naturali.

Catanese in trasferta truffa anziana di Trapani, estorti 10mila euro

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Raggirata un’anziana donna di Trapani con il classico espediente del falso carabiniere. Un catanese di 34 anni è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di truffa, dopo aver estorto 10 mila euro in contanti e gioielli alla vittima, mettendo in scena il solito espediente del finto carabiniere. Tuttavia, l’anziana ha subito riconosciuto il raggiro e ha allertato le forze dell’ordine. Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i Carabinieri hanno identificato rapidamente l’auto su cui il truffatore si era allontanato, una Fiat 500 noleggiata a Catania. Il 34enne è stato fermato nell’area di servizio di contrada Gelso Bianco nel catanese, dove i militari hanno trovato il denaro e i gioielli rubati.

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