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domenica, Maggio 4, 2025
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‘Anno Zero’, condanne definitive. Quattro persone ritornano in carcere

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Sono stati arrestati e condotti in carcere quattro delle persone coinvolte a condannate nel processo “Anno zero”, un’operazione che ha inferto un duro colpo al sistema criminale messo in atto dagli uomini di fiducia dell’ex superlatitante Matteo Messina Denaro. La corte di Cassazione ha infatti rigettato i ricorsi confermando le condanne d’appello, divenute così definitive. Ritornano quindi in carcere Carlo Cattaneo, quarantenne di Castelvetrano attivo nel settore delle sale giochi e scommesse on line, condannato a 16 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Gli atri tre — Letizia Maria Asaro, Nicola Scaminaci, e Carlo Lanzetta — dovranno invece scontare 4 anni per trasferimento fraudolento di beni, aggravato dall’agevolazione mafiosa.

Il procedimento “Anno zero” è nato da un’imponente inchiesta, avviata nel 2018 da Polizia, Carabinieri e DIA sotto la regia della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. All’epoca furono fermati 21 presunti affiliati ai clan di Castelvetrano, Partanna, Campobello di Mazara e Mazara del Vallo, accusati di associazione mafiosa, uso di armi e reinvestimento di capitali illeciti. Le indagini fecero luce su un sistema articolato: i boss puntavano a riappropriarsi di beni confiscati attraverso manovre truccate alle aste giudiziarie, mentre sul territorio gestivano una fitta rete di punti scommesse, utilizzati anche per riciclare denaro. A queste attività si affiancavano i tradizionali racket delle estorsioni e i danneggiamenti. “Anno zero” ha rappresentato uno dei più forti tentativi dello Stato per provare a smantellare intrecci di affari legati a Matteo Messina Denaro nel Belice, colpendo non solo gli uomini d’onore, ma anche chi garantiva loro supporto economico e logistico.

Domani si vota per le ex province. Nel trapanese pronti alcuni inciuci

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Una lista contro quattro. Così i due candidati alla presidenza del Libero Consorzio, l’ex provincia, si presentano domani alle elezioni di secondo livello. Da un lato il sindaco di Marza del Vallo, Salvatore Quinci, espressione di un movimento civico che era molto vicino al centro-destra, che sarà però sostenuto, con una sola lista, da tutto lo schieramento di centro-sinistra. Al suo fianco anche l’ala di Forza Italia che si riconosce nel capogruppo all’ARS, Stefano Pellegrino. Dall’altro Giovanni Lentini, nato politicamente nell’area di sinistra prima di candidarsi a sindaco di Castelvetrano, che avrà a suo sostegno quattro liste: Forza Italia, Lega, DC, Fratelli d’Italia. Gli inciuci, oltre a quello interno a Forza Italia, potrebbero esserci con i big della politica provinciale trapanese che potrebbero sostenere candidati in entrambi gli schieramenti.

In corsa, per il consiglio provinciale che sarà composto da soli 12 membri, anche alcuni alcamesi: Saverio Messana, braccio destro dell’onorevole Turano, con la Lega; Franco Orlando con la DC e Laura Barone, in quota 5 Stelle, nella lista che appoggia Quinci. L’unica lista che sostiene il sindaco di Mazara del Vallo oltre a Laura Barone vede anche la presenza dei mazaresi Giovanni Iacono e Francesco Foggia, del presidente del consiglio comunale di Salemi, Calogero Angelo, Pietro Barbera, Irene Pizzimenti, Ernesto Raccagna, Gaetano Rosselli e Giusy Spagnolo. Nella lista della Lega a sostegno di Lentini, oltre al numero uno del consiglio comunale di Alcamo si candida il castellammarese Giovanni Ciufia. In corsa anche un altro consigliere comunale della cittadina del Golfo, Giuseppe Norfo, nella lista di Forza Italia.

Le elezioni provinciali sono particolari. Posso votare soltanto gli amministratori comunali in carica. I sindaci dei comuni del Trapanese voteranno solo per il presidente mentre i consiglieri comunali potranno esprimersi soltanto per il consiglio provinciale. Sarà un voto ponderato. Quello degli ammansatori dei comuni più grandi varrà molto di più di quello dei comuni più piccoli.

Emergenza siccità, corsa contro il tempo per prorogare lo stato di crisi

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È corsa contro il tempo per la proroga dello stato di emergenza per la crisi idrica in Sicilia. Il provvedimento deciso dal Consiglio dei ministri lo scorso anno, che in piena emergenza diede il via ad un primo stanziamento di venti milioni di euro, scadrà il 5 maggio e dalla Sicilia arrivano richieste per una proroga del provvedimento. Il primo passo dovrebbe essere fatto dalla Regione con una nuova richiesta al governo nazionale. “La Sicilia è alle prese con una crisi idrica senza precedenti – dice il deputato di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo -. Interi comparti produttivi rischiano il collasso, l’approvvigionamento idrico per cittadini e imprese è sempre più critico e il nostro equilibrio ambientale è seriamente compromesso”.

Sud chiama nord ha depositato una mozione all’Ars per chiedere con urgenza la proroga dello stato d’emergenza, “affinché non si interrompano gli interventi già avviati e si possano attuare nuove misure di contrasto e adattamento”. La crisi idrica preoccupa soprattutto le province di Agrigento, Trapani, Enna e Caltanissetta, territori che vivono un numero di precipitazioni ben al di sotto della media. Rinunciare allo stato di emergenza significherebbe vanificare gli sforzi finora compiuti ed esporre la Sicilia a rischi ancora maggiori. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace, agrigentino. Anche lui guarda con preoccupazione al 5 maggio, ultimo giorno in cui sarà in vigore la delibera che ha dichiarato lo stato di emergenza in Sicilia.  “Si mettano in campo in tempi utili, assieme ad ulteriori aiuti, i dovuti atti governativi e ogni necessaria iniziativa finalizzata alla proroga dello stato di emergenza. “Si tratta di un provvedimento indispensabile per i nostri agricoltori, per la tenuta dell’intero comparto e per l’economia di tutto il territorio”, osserva ancora  Carmelo Pace. E nonostante la crisi nessuna attività è stata svolta malgrado due anni di contestazioni»: con questa motivazione il ministero dell’Interno ha multato la Regione per non aver eseguito lavori strutturali sulla diga Poma.

La vicenda va avanti da tre anni. La Regione, «non ha ottemperato alle disposizioni in materia di vigilanza e controllo dello sbarramento». Infine, manca una struttura per il servizio di guardiania visto che per quella esistente era stata proposta la demolizione. Negligenze e ritardi causano allarme per il livello dell’acqua sia all’agricoltura che per Palermo per l’invaso Poma dove emergono ritardi e negligenze politiche nonostante la crisi.

Ancora rifiuti abbandonati. Due denunce a Favignana e Calatafimi.

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I Carabinieri di Favignana hanno denunciato un 60enne sorpreso a smaltire rifiuti edili in una cava abbandonata in località Torretta. Sequestrato anche l’autocarro utilizzato. Intervento analogo è stato condotto dai Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo a Calatafimi-Segesta: denunciato un 54enne che trasportava materiale di demolizione senza autorizzazioni. Anche in questo caso è stato sequestrato il mezzo.

Festival del Formaggio, a Poggioreale si celebra l’eccellenza casearia

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Dal 2 al 4 maggio a Poggioreale ritorna il Festival del Formaggio. Tre giornate dense di sapori, cultura e valorizzazione del territorio, tra degustazioni, workshop e show-cooking dedicati alle eccellenze casearie siciliane, con un focus speciale sul Pecorino Siciliano DOP. Ad aprire la manifestazione, venerdì 2 maggio, l’insediamento della Commissione Maestri Assaggiatori ONAF. Seguirà un workshop su agroecologia ed educazione alimentare e un laboratorio del gusto a cura dell’ATS Sviluppo e Benessere. Sabato 3 il seminario “La qualità come espressione del territorio” e la cerimonia di premiazione del Trofeo “Trinacria d’Oro”. Domenica 4 passeggiata sui sentieri degli Elimi, per poi chiudere con una degustazione guidata di formaggi DOP siciliani, in collaborazione con il Consorzio DOS Sicilia.

Scopello, si dà alla fuga dopo un incidente. Donna in ospedale

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Incidente sulla statale 187, tra Scopello e Castellammare del Golfo. Un’auto ha tamponato una moto Ducati Multistrada con due persone a bordo. Nell’impatto è rimasta ferita una donna, passeggera della moto, soccorsa dal 118 e trasferita d’urgenza all’ospedale di Alcamo. Il conducente dell’auto si è dato alla fuga. I carabinieri di Castellammare lo hanno rintracciato poco dopo: per lui si profila una denuncia per omissione di soccorso.

Incidente nella notte nel viale Europa ad Alcamo, solo danni alle auto.

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Incidente nella notte ad Alcamo. Il conducente di una toyota yaris, un alcamese di 29 anni, ha perso il controllo del mezzo mentre si trovava in viale Europa all’altezza dell’incrocio con Via Veneto intorno alle 3 di notte. Ha riportato per fortuna solo ferite lievi. Danneggiate due auto parcheggiate nei pressi.

‘Cuori in Crescita’, un racconto sull’amore a San Francesco di Paola

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Il 2 maggio alle 18:30, nella Chiesa San Francesco di Paola andrà in scena “Cuori in crescita”, un racconto sull’amore, diretto da Rita Maria Mancuso. L’evento si inserisce nei festeggiamenti dedicati a San Francesco di Paola. I testi sono di Silvana Giacone, con la presentazione di Giuseppe Maniscalchi e testimonianze di Maria Caterina Arusio e Jennifer Bongiovanni. Interverranno il parroco Don Mario Bonura, l’assessore Donatella Bonanno e il presidente del consiglio Saverio Messana. Le musiche dal vivo saranno eseguite da Ersilia Alesi al piano e Pietro Coraci al violino. I balletti sono curati da Rosalba Salamone e dalla palestra Fitness di Alcamo.

Festa Madonna di Alcamo, il Comune bussa a quattrini alla Regione

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Impegnati dal Comune 70 mila euro per la festa di Maria sanissima dei miracoli, Patrona di Alcamo. Già allo studio il programma per il festino che tradizionalmente va dal 19 al 21 giugno, ma con un prologo che partirà sabato 14 giugno. Il Comune di Alcamo bussa a quattrini anche alla Regione chiedendo 30mila euro per il progetto: “La tradizione della festa patronale ad Alcamo”. Come si ricorderà lo scorso novembre esplose alla Regione lo scandalo dei contributi ad amici, parenti, associazioni e comuni che potevano contare su riferimenti all’assemblea regionale. Riuscirà il Comune di Alcamo ad avere dalla Regione 30 mila euro per arricchire il programma della Festa della Madonna?

Installazione di luminarie, mercatini, addobbi floreali, sport, concerti, mostre, animazioni per bambini, sfilate, opera dei pupi, momenti di solidarietà e tanto altro animeranno un festino che ha nel giorno 20 giugno la calata delle autorità al santuario e il 21 la processione del restaurato gruppo scultoreo ligneo della statua di Maria Santissima dei Miracoli, Patrona della città di Alcamo. Il restauro è stato finanziato dal Rotary Club. Restauro diretto da Elena Vetere con la collaborazione del trapanese Carmelo Miceli e del calabrese Carmelo Minnici. Il restauro avrebbe riportato all’originale il gruppo ligneo, realizzato nel 1720 da Lorenzo Curti.  Il sipario cala dopo i giochi di artificio di giorno 21  e dal 22 giugno tutti al mare.

Il culto della Madonna dei Miracoli ad Alcamo risale al 21 giugno 1547, data in cui si ricorda l’apparizione della Madonna ad alcune popolane in prossimità di un torrente che scorre a nord della città di Alcamo dopo poi venne costruito il santuario. E dal primo maggio il pellegrinaggio al santuario da parte dei fedeli alcamesi che venerano la Madonna dei Miracoli.

Maura Gancitano presenta ‘Erotica dei Sentimenti’ a TrapanIncontra (Intervista)

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La storica Biblioteca Fardelliana si è trasformata in un luogo di riflessione viva e pulsante, accogliendo il settimo appuntamento della rassegna letteraria “TrapanIncontra – Parole di Donne”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trapani. In un tempo in cui parlare dei sentimenti sembra sempre più superficiale e irrigidito nelle consuetudini, ‘Erotica dei sentimenti’ di Maura Gancitano arriva come un invito ad esplorare la profondità della libertà emotiva, con le sue rivoluzioni e la sua naturale audacia. Con la sua voce lucida e radicale, in un dialogo intenso con Giacomo Pilati, giornalista e curatore della rassegna trapanese, l’autrice, mente creativa del progetto culturale Tlon, ha messo a nudo i condizionamenti sociali che opprimono l’autenticità, aprendo la strada a una nuova prospettiva sulle relazioni e sui sentimenti. Il Festival tornerà domenica prossima con “La notte sopra Teheran” di Pegah Moshir Pour, una delle più importanti voci nella battaglia per l’emancipazione delle donne iraniane.

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