La corte d’assise di Trapani si avvarrà di un nuovo consulente per approfondire le cause dirette della morte del piccolo Lorenz Renda, il bimbo di Alcamo di 5 anni trovato morto nel letto di casa sua in via Amendola nel luglio del 2015 a causa di un potente farmaco antidepressivo che avrebbe ingerito in dosi letali. Unica imputata al processo la mamma del bambino, Aminta Altamirano Guerrero (nella foto), accusata di avere fatto ingerire il farmaco al figlio con l’idea di suicidarsi entrambi. Farmaco che era regolarmente prescritto alla donna che soffriva di crisi depressive. Nel corso dell’udienza di ieri è emersa l’ipotesi che il medicinale in questione, il Laroxyl, possa anche essere stato semplicemente inalato e possa aver causato la morte dei piccolo. Infatti in base alla scheda tecnica del farmaco, sulla base di una precisa relazione dei periti, il Laroxyl può essere tossico e anche letale se “inalato”. Gli avvocati di parte civile hanno posto il quesito se tracce di un’eventuale inalazione possano restare nell’apparato respiratorio. Una domanda alla quale la docente di Biotecnologie cellulari applicate del Dipartimento di Scienze e Tecnologie molecolari e biomolecolari dell’Università di Palermo, nella qualità di perito, non ha saputo dare risposta perchè non rientrerebbe tale competenza nella sua specializzazione personale. Ecco perchè la corte, a conclusione di quest’ennesima udienza interlocutoria, ha deciso di voler approfondire le modalità attuative di una ipotetica inalazione per riuscire a dirimere ogni dubbio. L’idea è quella per l’appunto di nominare un perito chimico che possa essere in grado di rispondere al quesito che è stato posto nell’udienza di ieri. Nella precedente udienza era emersa una importante novità: sul tappo del flacone dell’antidepressivo che assumeva la donna sono state trovate tracce del dna del bambino e questo potrebbe rappresentare un punto di svolta del processo se si considera che la Guerrero avrebbe sostenuto di non avere costretto il figlio a ingurgitare una dose letale del suo farmaco, tesi dell’accusa, bensì sarebbe stato Lorenz stesso ad avere assunto l’antidepressivo in un momento di distrazione della donna. Le tracce del dna del bimbo sono state trovate, secondo quanto relazionato dai periti, sul tappo e sulla boccetta contenete il farmaco e persino all’interno del collo del flacone. Gli inquirenti che hanno ricostruito la triste vicenda hanno invece sempre affermato che ci fossero incongruenze nel racconto della madre che durante l’interrogatorio sarebbe caduta più volte in contraddizione. Inoltre l’antidepressivo in questione era dotato di una chiusura di sicurezza che, a detta del commissariato di polizia di Alcamo, non poteva essere aperto da un bambino di appena 5 anni.
Alcamo-Si uniscono gli ambientalisti: il circolo “Zero Waste” confluisce in “Laurus”
Scompare l’associazione ambientalista del circolo “Zero Waste” ad Alcamo: tutti i soci hanno deciso di confluire all’interno di un’altra associazione, la “Laurus” del compianto Gianni Gervasi, recentemente scomparso. Si consolida così un apporto tra due realtà che da tempo erano operative sullo stesso fronte e con gli stessi obiettivi. “Presi da ritmi troppo stressanti dettati da una società sempre più urbanizzata dimentichiamo spesso l’importanza di un ambiente sano – afferma Rosanna Vicari, ex referente del Circolo Ambientalista Zero Waste -. Abbiamo mosso i primi passi di questa collaborazione lo scorso anno già con un protocollo d’intesa, ad oggi ci siamo resi conto che l’unione delle forze, delle competenze e delle esperienze non potrà che migliorare l’attività da svolgere sul territorio in vista degli obbiettivi comuni da raggiungere”.
Alcamo-I riti di Pasqua entrano nel vivo
Con la celebrazione della Domenica delle palme sono entrati nel vivo anche ad Alcamo i riti pasquali che si concluderanno con la Resurrezione di Gesù. Intanto nel segno della tradizione si svolgono eventi religiosi e domani pomeriggio è in programma presso la chiesa Madre la lavanda dei piedi. E sempre domani giovedì chiese aperte per le visite e per un momento di preghiera. Le visite alle chiese debbono essere di numero dispari. Nella chiesa Madre spiccano i lavureddi, ovvero chicchi di grano fatti germogliare al buio all’interno di vasi. Per venerdì pomeriggio , uscita dalla chiesa di Santa Oliva, per la processione del Cristo Morto e dell’Addolorata dove destano tanta curiosità bambini e bambine vestite da angioletti, suore e così via. Sabato sera le chiese aprono le porte per la celebrazione della Santa messa. Nella chiesa Madre di Alcamo un macchinario del settecento proietta il Cristo risorto verso l’alto mentre contemporaneamente viene fatto calare il telo che ha coperto l’altare maggiore, mentre le campane suonano a festa.
Lunedì dell’Angelo gita fuori porta con riapertura di centinaia di case di villeggiatura, specialmente ad Alcamo Marina da dove si levano fumi per l’arrostire di carciofi e vari tipi di carne con particolare riferimento all’agnello e castrato. Ma con la celebrazione della Pasqua si alza il sipario ad Alcamo su numerose iniziative a carattere religioso e ricreativo. Si inizia con la Festa del Patrocinio in piazza Ciullo dove viene montato un grande palco e dove si festeggia la Sacra famiglia, la cui omonima congregazione alcamese porta avanti questa antica tradizione che un tempo vedeva in prima fila schierati i poveri della città ai quali venivano offerti ogni sorta di cibarie. Si prosegue con la festa in onore di San Francesco di Paola con bancarelle, luminarie e cerimonie religiose, che culmineranno con la processione della statua del Santo. Con attività culturali e ricreative e con la sfilata in costume in onore del Santo Padre, che riscuote grande successo. Ma ad Alcamo c’è una sorta di sana concorrenza tra le varie parrocchie e grande attenzione riservano gli abitanti del quartiere a San Giuseppe Lavoratore la cui novena inizierà il 22 aprile per concludersi il Primo maggio con la processione. La festa in onore di San Giuseppe Lavoratore è ricca di eventi anche culturali e ricreativi come la mostra del ricamo per beneficenza. Il secondo trofeo podistico e il primo maggio la 34esima edizione della gara ciclistica. Nel mese di maggio si svolge il tradizionale pellegrinaggio al Santuario di Maria Santissima dei miracoli e vige anche la tradizione di realizzare nelle strade altari finemente addobbati dove i fedeli si riuniscono per recitare il santo Rosario. E infine dal 19 al 21 giugno il festino in onore della Madonna, patrona di Alcamo. l giorno dopo lo sparo dei giochi d’artificio grande esodo verso i luoghi di villeggiatura. Altre feste con tanti eventi quelle della parrocchia Gesù Cristo redentore e quelle della chiesa dei Cappuccini.
Trapani-Guardia costiera, bilancio attività del 1° trimestre 2017
Appena terminato il primo trimestre dell’anno, la Guardia costiera di Trapani traccia un primo bilancio delle sue attività che hanno già fatto emergere significativi risultati. In questi primi tre mesi del 2017, nell’ambito dei controlli a tutela delle risorse ittiche lungo l’intera filiera della pesca, sono stati effettuati complessivamente 53 sequestri amministrativi per un totale di oltre sei tonnellate e mezza di prodotti privi di tracciabilità e, in alcuni casi, posti in vendita oltre la data di scadenza. In questo periodo, caratterizzato dall’intensa attività di vigilanza dei flussi migratori, il personale del Corpo è stato fortemente impegnato nelle attività di soccorso in mare dei migranti che con sempre maggior frequenza arrivano sulle coste siciliane. Complessivamente si sono registrati sbarchi per un totale di 2.473 migranti. Costante anche il monitoraggio dello stato delle coste e del mare per individuare eventuali problematicità sotto il profilo ambientale e, in particolare, per la verifica del sistema fognario e depurativo dei Comuni costieri. Accertamenti che si sono svolti anche ad un livello più approfondito, sulla base di apposite deleghe della Procura di Trapani. Hanno riguardato, in particolare, le omissioni e le negligenze da parte dei soggetti responsabili e i controlli tecnici su carenze strutturali e manutentive. Si è rilevato che criticità permangono nella generalità degli impianti sia sotto il profilo della manutenzione ordinaria e straordinaria – consistenti principalmente nella mancanza di programmazione, nell’intempestività degli interventi di riparazione, nella carenza di personale negli impianti, nell’assenza di un monitoraggio costante delle condizioni di funzionamento) – sia sotto quello strutturale. Perdurano e si sono in certi casi aggravate anche le cattive condizioni delle reti fognarie, con scarichi in mare di liquami privi di alcuna depurazione. L’attività di Port State Control ha fatto registrare un trend in aumento di navi sub-standard in arrivo. Dall’inizio dell’anno tre le navi straniere trattenute per deficienze riguardanti la sicurezza della navigazione. Infine, da gennaio a marzo, 130 sono stati i verbali amministrativi elevati per un totale di circa 172 mila euro di sanzioni pecuniarie comminate.
ALCAMO Sindaco indagato dalla Procura sul caso pozzi privati: “Sono sereno”
Tg del 08 04 2017
Scandalo pozzi privati ad Alcamo, anche il sindaco Domenico Surdi finisce sotto indagine. Avviso di garanzia dalla Procura di Trapani: è lo stesso primo cittadino che divulga la notizia, bocche cucite sul reato contestato.
Alcamo-Sindaco indagato per scandalo pozzi privati: “Al lavoro per la città” (SERVIZIO)
Ha confermato la sua assoluta serenità e l’intenzione di portare il problema dell’attingimento dai pozzi privati a definitiva soluzione. Il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi (nella foto), non ha tradito minimamente alcuna preoccupazione riguardo all’indagine che lo vede coinvolto sullo scandalo dei pozzi privati: sulla sua testa penderebbe, secondo indiscrezioni giornalistiche, l’accusa di abuso d’ufficio, riguardo al rinnovo stabilito dallo stesso primo cittadino delle concessioni all’attingimento delle autobotti private nel luglio scorso su cui la Procura ha già iscritto nel registro degli indagati un funzionario ed un dirigente comunale oltre che i titolari delle autobotti private. Secondo quanto emerso per 14 anni, ad Alcamo, i due dipendenti comunali avrebbero favorito i gestori dei pozzi privati di acqua e alcune ditte di autotrasporto e alcuni titolari delle concessioni. Ieri sera Surdi ha relazionato in consiglio ribadendo sostanzialmente quanto già aveva scritto attraverso i social, affermando quindi di avere agito per il bene della città in un momento di emergenza come quello della scorsa estate con Alcamo marina stracolma di villeggianti e turisti e priva di rete idrica. Emergenza che con l’avvicinarsi dell’estate si materializzerà a breve dal momento che dopo la prima proroga del luglio scorso, scaduta nel dicembre successivo, il sindaco non ha più voluto rinnovare la concessione. Per il primo cittadino l’indagine aiuterà Alcamo a venir fuori da questo atavico problema e l’attenzione degli inquirenti sarà utile sotto questo aspetto.
Dal consiglio comunale, ed in particolare dalle forze di opposizione, è arrivata la massima solidarietà e il pieno sostegno al sindaco nel portare avanti questa sua personale, e non solo, battaglia. Surdi si insediò nel giugno scorso al Comune ed immediatamente si trovò a fronteggiare l’emergenza dei pozzi privati. In pratica non rinnovò inizialmente le concessioni per l’utilizzo di pozzi privati per il prelievo di acqua tramite autobotti perchè sin da subito si rese evidentemente conto che nel sistema qualcosa non andasse, come poi effettivamente è emerso. Solo dopo varie pressioni, legate alle difficoltà dei cittadini che in estate si spostano massicciamente ad Alcamo marina sprovvista di rete idrica, e quindi con una richiesta notevole di approvvigionamento tramite autobotti, il primo cittadino fece marcia indietro e decise alla fine di firmare la proroga. Intanto l’estate è alle porte ed il problema si ripresenterà. In tal senso, anche se è rimasto sul vago, il sindaco ha rassicurato la città che sta lavorando sotto questo aspetto.
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Alcamo-Acqua da Cannizzaro, lavori pronti a partire (SERVIZIO)
Dietro l’angolo oramai l’avvio dei lavori alla rete di Cannizzaro. Le rassicurazioni sono arrivate ieri sera in consiglio comunale dall’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Russo, incalzato dalle forze di opposizione per via degli atavici problemi di carenza idrica che soffre la città. Dito puntato proprio sull’amministrazione comunale accusata, insieme agli uffici, di avere perso troppo tempo sino ad oggi nel portare avanti l’iter che riguarda i lavori di efficientamento del sistema idrico di Cannizzaro che porterebbe in città una dotazione di 50-60 litri di acqua al secondo, per un investimento da quasi 2 milioni di euro. Iter che si è arenato a causa della nomina del direttore dei lavori, problema che proprio oggi dovrebbe sbloccarsi con l’assegnazione ad un professionista esterno del ruolo della direzione. Per l’assessore Russo questo è praticamente l’ultimo ostacolo.
E’ stato sviscerato il problema complessivo della cronica carenza di acqua in città. Molti quartieri, non solo periferici ma anche in parte del centro storico, fanno segnare problemi di approvvigionamento nonostante la riduzione del turno di erogazione da 5 a 4 giorni. Essenzialmente il problema resta sempre quello e cioè che Alcamo dovrebbe avere una dotazione di 160 litri al secondo, sulla base del fabbisogno stabilito dalla Regione, ma oggi ne dispone soltanto di 100. Secondo l’opposizione, però, a questo si aggiungono anche problemi quotidiani di gestione legati alla manutenzione e non solo.
Da considerare che per la prima volta in assoluto il consiglio comunale in questa legislatura si è aperto in secondo appello: infatti al primo non si è raggiunto il numero legale con diverse defezioni all’interno della maggioranza e con l’opposizione che si è rifiutata di entrare in aula in segno di protesta nei confronti dei loro colleghi d’aula. Protesta che nasce dalla polemica, oramai famosa, sulle parole del capogruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle Laura Barone che al culmine di un’accesa discussione in aula, in occasione di una seduta dello scorso fine marzo, sostenne rivolgendosi alla minoranza: “Potremmo evitare di darvi la parola”. La stessa Barone è intervenuta chiarendo la propria posizione e quelle parole, ritenute dalla stessa eccessive a causa della stanchezza. Scuse accettate dall’opposizione anche se in molti hanno lamentato che la rappresentante pentastellata non ha mai pronunciato la parola “scusa”. Per il resto consiglio liscio come l’olio con la solita ondata di debiti fuori bilancio approvati. Sotto questo aspetto però i consiglieri hanno chiesto chiarezza agli uffici sui debiti fuori bilancio futuri.
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Alcamo-Rifiuti, raccolta differenziata record: raggiunto il 65,80%
Continua a salire la percentuale di raccolta differenziata ad Alcamo: a marzo si attesta alla cifra record di 65,80 per cento. Quindi ancora un miglioramento, un 4,81 per cento in più rispetto al dato del febbraio scorso, quando si era raggiunto il già ragguardevole risultato del 60,99 per cento che a sua volta rappresentava un incremento del 9 per cento rispetto al mese precedente. Senza contare che rispetto al 50,26 per cento del giugno scorso rappresenta un incremento di 15, 54 punti percentuali. Dati che sembrano confermare inequivocabilmente che il nuovo assetto del servizio di raccolta dei rifiuti, funziona. La novità sostanziale è partita lo scorso 30 gennaio: il taglio, per le utenze domestiche, di un turno di raccolta settimanale di rifiuto indifferenziato: da allora, infatti, non si ritira più il giovedì, ma solo il martedì ed il sabato. L’obiettivo dell’amministrazione è stato quello di spingere la cittadinanza a differenziare con maggiore impegno, in modo da evitare l’accumulo di rifiuti in casa dal martedì al sabato. In compenso, però per le utenze commerciali, in particolare per chi somministra alimenti e bevande – come ristoranti, bar e pub – è stato introdotto un turno ulteriore, la domenica, per conferire organico, indifferenziato e vetro, oltre alla possibilità del ritiro dell’organico tutta la settimana. Nonostante un po’ di confusione iniziale, dovuta al fatto che prima della partenza del nuovo servizio non era stato distribuito il calendario di raccolta e che tanti cittadini non avevano saputo del turno soppresso del giovedì, pare che la novità sia stata alla fine assimilata contribuendo al balzo in avanti nella quota di rifiuto differenziato conferito. «Grazie a tutti i cittadini e a chi ogni giorno opera su strada per assicurare il servizio di raccolta porta a porta» si legge in una nota stampa del Comune. «Siamo davvero orgogliosi del risultato raggiunto che proietta la Città fra le più virtuose non solo della nostra Regione ma anche del territorio nazionale» afferma il sindaco Domenico Surdi. «Il risultato – aggiunge l’assessore all’Ambiente Roberto Russo – sarà confermato nei prossimi mesi grazie all’impegno e all’attenzione che i cittadini stanno dimostrando nel differenziare correttamente i rifiuti».
Trapani-Polizia di Stato, i risultati del 2016
Nel bilancio dei risultati conseguiti dalla questura di Trapani nell’ultimo anno e nei primi mesi del 2017 spiccano le due operazioni coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che hanno portato all’arresto di ben 17 esponenti di rilievo dei mandamenti di Alcamo e Mazara del Vallo: si evidenzia, ancora una volta, il tradizionale interesse della mafia di questo territorio verso il sistema degli appalti, e il condizionamento delle libere aggiudicazioni a suo favore. Ma ci sono anche importanti sequestri patrimoniali eseguiti dalla divisione Anticrimine per un valore complessivo di oltre 7 milioni di euro, nei confronti di personaggi organici al mandamento di Mazara e riconducibili al superboss latitante Matteo Messina Denaro. L’attività di contrasto alla produzione di stupefacenti ha fatto emergere, in tutta la sua gravità, il fenomeno della coltivazione di cannabis indica: migliaia le piante individuate e sequestrate in diversi blitz e numerosi i soggetti, direttamente coinvolti nell’illecita piantagione, finiti in manette. Nell’ambito del controllo del territorio sempre più frequenti i posti di controllo e strategici di blocco, anche in considerazione delle recenti direttive anti-terrorismo emanate dal Capo della Polizia.
Si è registrata un’impennata del livello della vigilanza, rispetto al 2015, passando dai 26.002 controlli a 31.593. Significativi i risultanti raggiunti dal piano anti-rapina, grazie al collegamento con la sala operativa dei sistemi di video-sorveglianza installati negli esercizi commerciali e mediante il raddoppio degli ordinari equipaggi di volante nelle fasce orarie considerate più critiche: nel 2016 il calo delle rapine, rispetto all’anno precedente, sfiora il 33%, mentre i furti diminuiscono del 17%.
In tema di immigrazione, vertiginoso l’aumento dei flussi: basti pensare che nel 2016 ben 21.314 sono stati i transiti nell’hot-spot di Milo, con un aumento del 164% rispetto al 2015. E i primi tre mesi del 2017 confermano l’ormai consolidato trend: 3267 i migranti accolti nella struttura trapanese. Così come è sostanzialmente triplicato il numero di minori non accompagnati passando dai 455 del 2015 ai 1649 del 2016. I dati sono stati resi noti dal questore di Trapani Maurizio agricola, in occasione del 165° anniversario della fondazione della Polizia di Stato.