Gli inviti di partecipazione a tornei di calcio giovanile arrivano a raffica all’Adelkam Alcamo e ciò dimostra l’importanza di questa società che opera nel settore da oltre 30 anni ed è conosciuta in Italia e all’estero. Il prossimo impegno con i Pulcini di Falce e Virga dal 23 aprile al 25 a Lamezia Terme, torneo al quale hanno aderito società come Inter, Genoa e Crotone. Intanto un’originale iniziativa da parte dell’ Adelkam che in collaborazione con la società Akinda di Milano ha predisposto l’album di figurine “Costa Gaia Adelkam”. Una sorta di Panini dove si potranno raccogliere 170 foto di tesserati dell’Adelkam che va dai Piccoli amici ai giovanissimi sperimentali, Album e figurine possono essere acquistati all’Enny Bar. Per i ragazzini e i genitori la possibilità di conservare un ricordo. Intanto tantissimi impegni bussano alle porte dell’Adelkam. Uno tra i più importanti la finale regionale della Gazzetta cup in programma, per i 2007 di Falce il prossimo 30 aprile a Catania. Ricordiamo che l’Adelkam ha vinto il titolo nazionale 2016 della Gazzetta cup le cui finali si disputarono nel giugno dello scorso anno all’Olimpico di Roma. Al loro rientro giocatori, tecnici e genitori furono ricevuti nella sala consiliare dall’allora presidente Giuseppe Scibilia, che consegnò una targa del Comune per il prestigioso risultato raggiunto. E sarebbe sufficiente leggere il curriculum dell’Adelkam da parte dei giovani politici in carriera per riservare quell’attenzione che merita da parte del Comune di Alcamo, il cui buon nome esporta in Italia e all’estero. Tra i prossimi impegni dell’Adelkam la partecipazione a tornei a Cinisi, Palermo, Trapani. Milazzo e poi all’Atri cup, che si svolge in tale ridente cittadina in provincia di Teramo. L’Atri cup è una sorta di mini olimpiadi con squadre provenienti da diverse nazioni del mondo, tra cui dal Canada. L’Adelkam ha vinto diverse volte l’Atri cup. Intanto molte squadre seguono i giocatori dell’Adelkam e nei giorni scorsi è stato ad Alcamo un osservatore del Manchester United.
Alcamo-“Note a margine”, associazione Jacopone da Todi in concerto
“Note a margine”. E’ il titolo del concerto, organizzato dall’Associazione Jacopone da Todi in programma lunedì prossimo 24 aprile alle ore 20,30 presso la chiesa del Soccorso, che si trova nel corso VI Aprile di Alcamo. Il concerto di chitarra sarà tenuto da Nicola Antonio Staffieri che proviene da Bari. Musiche di Calace, mandolino e di Debussy, Tarrega e Liobert. Prima del concerto il coro dell’Associazione, composto da 18 elementi e diretto da Gaetano Stellino, eseguirà canti gregoriani. Nata nel 1989, l’Associazione Jacopone da Todi prende il nome dal celebre autore medievale del Pianto della Madonna, il primo testo sul quale si è concentrato l’interesse di un gruppo di giovani provenienti da diverse comunità ecclesiali alcamesi. L’Associazione in questi anni di attività, ricca di successi, ha diffuso la conoscenza dell’arte sacra, nelle sue molteplici manifestazioni, con particolare riferimento alla musica e al teatro. Con il suo coro polifonico, l’Associazione Jacopone da Todi ha proposto concerti con canti medievali, rinascimentali e moderni, oltre a recital con testi tratti dal patrimonio del teatro religioso medievale. L’Associazione organizza corsi di canto, conferenze e manifestazioni culturali. Appuntamento, dunque, col concerto di chitarra lunedì prossimo alla chiesa del Soccorso.
Castellammare del Golfo-Ripresa lavori al porto, a un passo dalla firma il II stralcio
Dopo numerosi annunci, e rinvii di varia natura, questa sembra veramente la volta buona per la ripresa dei lavori al porto di Castellammare del Golfo. Si è oramai arrivati all’atto finale, vale a dire alla firma tra la Regione e la ditta incaricata al completamento dei lavori del II lotto. Cantiere interrotto oramai 6 anni fa per l’inchiesta sul presunto utilizzo di cemento depotenziato portata avanti dalla guardia di finanza che portò al sequestro dell’area e all’iscrizione nel registro degli indagati di diverse persone, oggi rinviate sotto processo. Per l’esattezza ripartiranno i lavori in quella parte dell’area portuale per un importo pari a circa 15 milioni di euro che saranno effettuati dall’associazione temporanea d’imprese Sics. Previsti interventi per la messa in opera della pavimentazione e dell’arredo. In questi ultimi due anni, in particolare, sono stati superati numerosi scogli di natura burocratica per la ripresa dei lavori: è stato infatti registrato il contratto d’appalto e si è dovuto attendere l’ok della Corte di conti. Si è dovuto anche attendere per il cambio del nominativo del responsabile unico del procedimento nominato dalla Regione. A giorni, si vocifera, dovrebbe arrivare quindi la firma sul contratto e la riapertura del cantiere. All’epoca in cui scattò l’indagine, nel 2010, furono passati ai raggi x le imprese appaltanti e sub-appaltanti coinvolte nel contratto di esecuzione dei lavori. I finanzieri avevano posto sotto sequestro l’intera struttura cementizia realizzata all’interno dell’area di cantiere del porto dove erano stati dislocati i massi artificiali destinati a contenere il moto ondoso e che non sarebbero stati considerati conformi a quanto stabilito dal contratto di appalto. Riguardo al I stralcio di lavori di messa in sicurezza la situazione invece è in assoluto stallo. I tecnici della Regione hanno rimesso piede nel cantiere fermo da sei anni per verificarne le condizioni, predisporre la perizia e successivamente la gara. In questo caso in ballo ci sono 10 milioni di euro. Qui si dovrà procedere con un nuovo appalto e sciogliere il contratto con la Kostruttiva (ex Coveco). I lavori di messa in sicurezza del porto sono stati finanziati per un importo di oltre 24 milioni di euro. Il Comune castellammarese si è costituito parte civile nel procedimento penale che riguarda 4 persone indagate per i lavori al porto: a detta dell’amministrazione tutta la vicenda, da cui è scaturita per l’appunto l’inchiesta ed il fermo dei cantieri, ha creato un danno economico e di immagine enorme.
Alcamo-Cgil-scuola, sindacato in lutto per la morte di Mimmo Stellino
Lutto nel mondo della scuola. All’età di 69 anni si è spento all’ospedale villa Sofia di Palermo, l’alcamese Mimmo Stellino, che da diversi mesi combatteva contro una brutta malattia. Mimmo Stellino, dopo avere insegnato matematica si era dedicato al sindacato e in particolare alla Cgil scuola portando avanti per decenni battaglie a favore degli insegnanti e degli operatori di tale settore. E’ stato segretario provinciale della Cgil scuola e dopo diversi anni da Trapani si era trasferito a Palermo per occupare importanti incarichi sempre nella Cgil scuola. Di carattere battagliero ma sempre col sorriso sulla bocca, molto legato alla famiglia, cercava di aiutare le persone che si rivolgevano a lui. Mimmo Stellino era noto, in gioventù, negli ambienti calcistici per avere militato nella Don Bosco. Nella squadra ricopriva il ruolo di centravanti duro e spigoloso, col fiuto della rete. I funerali di Mimmo Stellino saranno celebrati domani venerdì alle 15,30 presso la chiesa Madre di Alcamo.
Trapani-Mafia, confisca da 3 mln a imprenditore cugino del boss Messina Denaro
La Direzione Investigativa Antimafia di Trapani ha eseguito la confisca del patrimonio mobiliare, immobiliare e societario riconducibile a Giovanni Filardo, imprenditore edile originario di Castelvetrano attualmente detenuto in carcere, cugino di primo grado del superboss latitante Matteo Messina Denaro. Con lo stesso provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani (Presidente Piero Grillo, giudice estensore Chiara Badalucco), è stata disposta, nei suoi confronti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora per quattro anni. La storia criminale di Filardo inizia nel 2010, quando venne arrestato nell’ambito dell’operazione Golem fase II, poiché gravemente indiziato, tra l’altro, di concorso in associazione mafiosa. Nello specifico, fu accusato di essere componente del mandamento di Castelvetrano, di aver compiuto estorsioni, incendi, interposizione fittizia di valori, oltre ad aver agevolato la latitanza di Matteo Messina Denaro. Per tali fatti Giovanni Filardo è stato definitivamente condannato a 12 anni e mezzo, con sentenza della Corte d’Appello di Palermo, che ha riformato la sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale di Marsala in primo grado. Il provvedimento di confisca, scaturito da indagini economico-patrimoniali delegate alla D.I.A. dalla Procura della Repubblica di Palermo – D.D.A. (Gruppo Misure di Prevenzione coordinato dal Procuratore Aggiunto Bernardo Petralia), ha riguardato un’impresa edile a responsabilità limitata, 23 tra mezzi d’opera, automezzi e autoveicoli, un fabbricato rurale, 7 appezzamenti di terreno, una villa con finiture di pregio, un fabbricato ad uso abitativo e 4 conti correnti bancari. Il valore dei beni ammonta complessivamente a circa 3 milioni di euro.
C/mare del Golfo-Con Pasqua in Fiore si aprono le manifestazioni estive
Oltre duemila votanti per “l’uovo più bello”, più di mille ticket venduti per le uova di cioccolata in sorteggio, migliaia di presenze ogni sera: sono alcuni degli ottimi risultati fatti registrare da “Pasqua in fiore”. L’associazione “4 Canti”, in collaborazione con il Comune Castellammare del Golfo ha dato vita alle quattro giornate dedicate alla primavera ed alla Pasqua con momenti di solidarietà, sport, laboratori, musica e degustazioni nel centro storico della città. Tante le adesioni al concorso “decora l’uovo”: all’apertura della kermesse, sono state decorate con estro ed originalità 37 uova di 60 centimetri, indicate con un numero, esposte e votate dai cittadini. Premi messi in palio dagli stessi commercianti per i vincitori: al primo posto si è classificato il n. 7, realizzato dai bambini dell’asilo nido “Giardino dei limoni”, secondo l’uovo n 15 di Antonio Crimi e terzo il n. 17 di Ada Navarra, Maria Puma, Antonia Colomba e Annamaria Crociata. Ai “quattro canti”, tra corso Garibaldi e Mattarella, un grande uovo ha indicato l’inizio del percorso nella zona pedonale con una trentina di attività che sono rimaste aperte sia la mattina che il pomeriggio negli stand in legno a forma di “casetta”. «La programmazione delle manifestazioni di primavera ed estate, che si concluderanno ad ottobre, è iniziata proprio con Pasqua in fiore -affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Cultura Salvo Bologna-. Un riscontro estremamente positivo da parte dei tanti visitatori e dei partecipanti anche per lo spirito di collaborazione con cui commercianti e cittadini hanno reso possibile un programma ed una partecipazione importante». Un sistema di promozione del territorio già sperimentato con i mercatini di Natale e la festa del cioccolato. La presenza di Lindt, Fiasconaro e Caffarell che ha messo in palio un uovo, è inoltre un evidente indice di grande interesse da parte di ditte prestigiose. Soddisfatte le attività commerciali. «Dopo un periodo di fermo – affermano i componenti dell’associazione 4 Canti – è stata una boccata d’ossigeno per tutti». Ampia partecipazione dei bambini anche ai laboratori: quello curato dal “Giardino dei Limoni” – tra i lavoretti realizzati dai piccoli un cartellone di inno alla pace – quello della cioccolateria Stellino, il laboratorio dell’Avuls sui tradizionali “cannattuna” e la “Pasqua dello sportivo” dell’associazione Arte in movimento». La quattro giorni ha anche avuto dei risvolti sociali come la vendita solidale promossa dal movimento Carmelitano per sostenere la missione di Biagio Conte.
Alcamo-Appalto rifiuti con tagli, città “sottodimensionata” a rischio
I tagli previsti con il nuovo appalto sui rifiuti che si configura ad Alcamo non rispetterebbe nemmeno i parametri minimi dettati dall’Unione Europea. La denuncia arriva dal leader provinciale di Trapani di Sinistra italiana, l’alcamese Massimo Fundarò (nella foto), già segretario regionale di Sel, che esprime una forte preoccupazione sulle sorti future del servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura in città rispetto al pesante taglio operato dal Comune nel nuovo piano che sta andando in gara e che prevede rispetto al passato un minor costo di un milione e 400 mila euro. I sindacati, che stanno seguendo la vertenza avviata dai lavoratori, parlano di un possibile taglio di una quarantina di operai sui 110 nel solo cantiere di Alcamo. Il che significa che in servizio, se davvero si concretizzasse questo scenario, ne resterebbero 70. “Esiste un parametro oggettivo riconosciuto in tutta Europa – sostiene Fundarò – che fissa il rapporto di addetti alla raccolta e abitanti in 1/500. Dunque con una popolazione di circa 45.500 abitanti, Alcamo avrebbe bisogno di almeno 91 addetti. Ma tenendo conto della particolarità del territorio, con il trasferimento stagionale ad Alcamo marina di gran parte dei residenti nel centro urbano, di alcune emergenze ambientali, come la massiccia presenza di discariche abusive diffuse nelle campagne, e dell’elevato numero di eventi laici e feste religiose, il numero degli addetti necessari per tenere pulita la città ed il territorio circostante cresce in maniera sensibile. La vostra previsione di circa 75 addetti alla raccolta – aggiunge Fundarò – è, dunque, sottodimensionata ed errata”. Nella lettera che il leader di Sinistra italiana invia al sindaco Domenico Surdi si esterna forte preoccupazione perché dietro una “accattivante previsione di un milione e quattrocentomila euro di spesa in meno, si nasconde un taglio netto di prestazioni che metterà a repentaglio la sostenibilità dell’intero servizio”. Esiste poi un altro problema non legato direttamente al servizio di raccolta dei rifiuti. Infatti nel precedente contratto in scadenza con l’Energetikambiente nell’appalto era prevista anche la pulizia delle caditoria: ben 6.500 sparse in tutta Alcamo e che a dire il vero sono state scarsamente pulite se non in casi eccezionali. Di sicuro in questo modo si avrebbe la quasi certezza che questa attività verrebbe del tutto accantonata e se si considera anche lo scarso numero di operai a disposizione dei Servizi tecnici del Comune le considerazioni negative vengono da sé: “Ipotizzare di ridurre il costo della gestione integrata del ciclo dei rifiuti, attraverso un taglio lineare di alcuni servizi e la conseguente riduzione del personale, è una scelta ingenua ed al tempo stesso controproducente” scrive Fundarò. Altro aspetto è quello legato alle tariffe che secondo l’esponente di Sinistra italiana dovrebbe cambiare come sistema di calcolo: “Gli alcamesi – si legge ancora nela missiva – devono pagare in proporzione alla quantità dei rifiuti indifferenziati prodotti da ogni famiglia. Più rifiuti non differenziati, più paghi. Nella prossima gara d’appalto bisogna inserire l’obbligo per la ditta di pesare i rifiuti”. Fundarò arriva alla stessa conclusione dei sindacati: ritirare l’attuale piano e riformularlo. Abbiamo provato a contattare insistentemente l’assessore all’Ambiente Roberto Russo ma non è stato possibile rintracciarlo telefonicamente.
Alcamo-Oggi al via la festa dedicata a lu “Santu Patri”
Con i vespri solenni e la “scinnuta” del simulacro di San Francesco di Paola iniziano oggi i festeggiamenti che ad Alcamo vengono chiamati in onore di “lu santi patri”. In programma questa sera l’inaugurazione del Bazar di san Francesco nel salone parrocchiale. Una festa di quartiere che in primo luogo coinvolge gli abitanti della zona che da tantissimi anni organizzano eventi, che culminano con la processione per le principali vie cittadine domenica 30 aprile. Le immancabili luminarie, le bancarelle lungo corso San Francesco di Paola e via Crispi, caratterizzano un altro aspetto della festa. Domani venerdì e sino al 29 aprile celebrazione della novena e recita alle 19,30 del santo rosario. Sabato una commedia, mentre da non perdere domenica dalle 17,30 il corteo storico dedicato alla vita del santo con figuranti in abiti storici, musici e sbandieratori. Lunedì 24, mercoledì 26 e giovedì 27 al teatro Cielo la commedia “Chi bedda famigghia” a cura della compagnia teatrale “La maschera”. Sabato, ore 17,30 sfilata allegorica con la partecipazione del gruppo musicale Gipsy Musicans. Il 29 e 30 aprile mostra mercato di prodotti tipici dell’artigianato locale e domenica 30 giro della banda musicale e alle 22 i giochi pirotecnici. La festa si concluderà alle 21 del 4 maggio con “l’acchianata” del simulacro di San Francesco di Paola, mentre un busto del Santo da domani al 3 maggio visiterà le famiglie della parrocchia.
Alcamo-Piccolo teatro, una rappresentazione per dire non alla violenza sulle donne
Oltre due mesi di prove in quell’improvvisato palcoscenico che si trova in una stanza al primo piano della sede della Cooperativa piccolo teatro di Alcamo. Rinunce. Sacrifici. Tanto impegno nel segno di una professionalità che dimostra il talento degli attori del Piccolo. Quattro quelli sul palcoscenico del teatro Cielo domani alle 21,15 per la prima di “oltre ogni limite”. Arriva dunque un altro esame: quello del pubblico, che da 41 anni testimonia con la sua presenza la stima e l’affetto verso la bella realtà che si chiama Piccolo teatro. Chiara Calandrino, Irene Filippi, Rosalia Dara e Nino Campanella, per la regia di Franco Regina, sono i protagonisti di una rappresentazione di drammatica attualità. Ovvero la violenza sulle donne, che spesso si traduce non solo in atti persecutori da parte di squallidi e insignificanti individui ma anche i efferati delitti. L’opera di William Mastrosimone si inserisce nel canale delle tematiche sociali e di attualità trattate dal Piccolo teatro. LA TRAMA.
Marjorie è una giovane donna che lavora in un museo e vive con due compagne, Pat e Terry. Una notte, mentre si trova nella sua auto, viene attaccata da un aggressore mascherato armato di coltello Marjorie riesce a fuggire, ma il rapinatore scappa con la borsetta e i suoi documenti. La donna si reca a fare denuncia alla polizia, ma le viene detto che c’è molto poco che possono fare. Una settimana dopo, mentre le sue amiche sono al lavoro, il suo incubo si avvera: l’aggressore (di nome Joe) entra nella sua casa, dopo aver utilizzato le sue informazioni personali per scoprire dove vive.Marjorie viene così fatta vittima dall’uomo di una raffica continua di aggressioni fisiche e mentali. Il resto non lo raccontiamo ma è giusto lascialo alla visione degli spettatori. E’ uno spettacolo che avvince lo spettatore fin dalla prima scena, le situazioni drammatiche e sconvolgenti con conseguenti reazioni disperate dei protagonisti, tengono sempre viva l’attenzione e la partecipazione dello spettatore. Il dramma oltre a domani alle 21,15 sarà rappresentato sabato alla stessa ora e domenica alle 18.
Alcamo Marina-Motel Beach in vendita, richiesta 500 mila euro
L’immobile è da decenni in stato di totale abbandono. In molte sue parti pericolante e purtroppo rappresenta uno dei biglietti da visita per i turisti che vengono ad Alcamo Marina. E’ un rudere cadente, recintato con fili ormai arrugginiti, e invaso da erbacce e altro materiale. Parliamo del Motel Beach di contrada Canalotto più volte messo all’asta. Aste andate deserte non tanto per il nome pesante che portavano i proprietari quanto per la necessità di reperire ingenti somme per un risanamento che oggi appare quasi impossibile. Libero da vincoli di vario genere l’immobile oggi è nella piena proprietà e disponibilità degli eredi della famiglia Rimi, i cui genitori il boss don Vincenzo e poi il figlio Filippi per tantissimi anni furono ai vertici della mafia alcamese. Il Motel Beach è stato messo in vendita. Se ne occupa l’agenzia Rica Immobiliare, la cui sede direzionale è nel viale Europa . La richiesta è di 500 mila euro trattabili. Pare comunque che si debba superare un problema: quello della destinazione allo stato attuale è sociale. Potere recuperare questo spazio di contrada Canalotto. Realizzare una struttura alberghiera ne guadagnerebbe il turismo ad Alcamo Marina. L’attuale rudere è stato all’inizio degli anni ’60 il simbolo della ”Bella Epoque” per tantissimi cittadini dell’Alcamo bene. Inaugurato nel 1962 «disponeva di 18 camere con 36 posti letto. Ristorante, bar, dancing, due piscine, spiaggia propria con 32 cabine e 60 ombrelloni. E un vasto piazzale per posteggio macchine» come scrive nel suo libro «Alcamo Marina, ieri e oggi», lo storico Roberto Calia. Esempio di lungimiranza di quella che poteva essere la località di Alcamo Marina, vocata al turismo. Ma poi stuprata da migliaia di colate di cemento abusivo. Eppure agli inizi degli anni ’60 c’erano tutti i presupposti per fare dei sette chilometri di spiaggia dorata e finissima. Delle sue colline ondulate e ricche di vegetazione, una località balneare alla moda. Non se ne fece niente così come di quel Piano regolatore che approvò il Consiglio, su proposta dell’allora sindaco Ludovico Corrao, personaggio di vasta cultura e caratura internazionale, al quale fino ad oggi la città di Alcamo non ha saputo tributare giusti riconoscimenti. Erano gli anni sessanta in cui Paul Anka, i Brutos, Giorgio Gaber erano tra i più gettonati nei juke-box. Erano gli anni un cui la società bene di Alcamo aveva eletto il Motel Beach quale punto di riferimento e non solo d’estate, per veglioni, riunioni, cerimonie di vario genere. Erano gli anni un cui una famiglia: quella dei Rimi era tra le più quotate della mafia e non solo di quella siciliana. Sembrerà un paradosso, ma la storia è questa. Il primo investimento. La prima intuizione che con il turismo si potevano fare quattrini venne alla mafia. E cioè alla famiglia Rimi che del Motel Beach è stata la proprietaria. Esponenti politici, noti professionisti, dirigenti del Comune parteciparono all’inaugurazione del Motel. Che divenne il luogo di divertimento. Di incontri. E si favoleggia anche di summit mafiosi presieduti da Vincenzo Rimi e dal figlio Filippo, entrambi rari esempi di boss deceduti nel loro letto. Mentre l’altro figlio Natale lasciò precipitosamente Alcamo, per rifugiarsi in Spagna, all’inizio della guerra di mafia degli anni ’80, quando il regno dei Rimi venne distrutto da un boss emergente: Vincenzo Milazzo. Appena inaugurato il Motel Beach divenne il locale “à la page”. Il Motel Beach operò meno di dieci anni. Poi venne chiuso su proposta della questura perché realizzato con fondi di provenienza mafiosa. E successivamente sequestrato. Da qui inizia il declino. Ora è arrivata la messa in vendita.