“Un’emozione palpabile, un sussulto nel cuore della nostra tradizione”. Proprio alla vigilia della processione dei Misteri, al via oggi con la tradizionale ‘tuppuliata’ del comandante della stazione dei carabinieri al portone della chiesa delle anime sante del purgatorio, l’Unione delle Maestranze e il Gruppo Sacro La Spogliazione hanno annunciato il ritrovamento di una preziosa piuma d’argento, parte integrante del maestoso pennacchio del soldato che accompagna il Cristo spogliato delle vesti. Una piuma che si credeva perduta per sempre, svanita durante una processione dei Misteri di Trapani di oltre settant’anni fa. La storia di questo piccolo, ma inestimabile, frammento della nostra devozione affonda le radici in un gesto di cura e amore per la tradizione. Fu il compianto Console Giuseppe Licata a raccogliere quella piuma che si staccò, quasi un sospiro d’argento, durante il sacro cammino. La custodì gelosamente, con la promessa silenziosa di restituirla al suo splendore originario. Ma il destino, a volte, intreccia trame inaspettate. Nel passaggio di consegne tra il ceto dei Bottai e quello dell’Abbigliamento, la piuma finì nel dimenticatoio. La piuma ritrovata sarà adesso affidata alle sapienti mani di esperti restauratori che le restituiranno l’antico splendore. Presto, tornerà a brillare sul pennacchio del soldato, testimone della Passione di Cristo, un anello ricongiunto nella lunga e commovente processione dei Misteri. Un piccolo oggetto, custode di una grande storia. Intanto la plurisecolare processione convoglia a Trapani migliaia di visitatori e turisti. Dalle 14 di oggi si concluderà alle 14 di domani dopo un lungo tragitto fatto di ‘annacati’ accompagnate da marce funebri di decine di bande musicali del trapanese e del palermitano.
Gita a Favignana con il carico di cocaina, arrestato un ventunenne
Un 21enne è stato arrestato dopo essere sbarcato a Favignana con quasi 300 grammi di cocaina in uno zainetto. La sostanza stupefacente era suddivisa in dosi. L’uomo è stato perquisito all’arrivo dell’aliscafo da Trapani in quanto il suo comportamento agitato ha insospettito i militari. Per lui scatta anche il divieto di dimora nella provincia di Trapani.
Tentato furto con spranga in tabaccheria a Carini, in fuga tre uomini
Colpo fallito nella notte a Carini, dove tre uomini incappucciati hanno cercato di forzare l’ingresso di una tabaccheria armati di una spranga di ferro. I malviventi hanno provato a sfondare la porta d’accesso, ma l’allarme è scattato immediatamente, attirando l’attenzione dei residenti. Qualcuno si è affacciato alle finestre e questo ha costretto i ladri ad abbandonare in fretta il tentativo di furto. Sono fuggiti a bordo di un’auto prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini per risalire all’identità dei responsabili. Al vaglio anche possibili collegamenti con altri tentativi di furto avvenuti di recente nei dintorni.
Tragedia nel ‘Varesotto’, la coppia aveva lasciato Alcamo una trentina di anni fa
Sono alcamesi i protagonisti della tragedia consumatasi ieri, in Lombardia: l’ennesimo femminicidio provocato da un matrimonio oramai al capolinea. Teresa Stabile, 55 anni, e Vincenzo Gerardi avevano lasciato Alcamo una trentina di anni fa per trasferirsi nel varesotto, a Samarate. Qui avevano messo su famiglia e avevano avuto due figli. Lei si occupava delle faccende domestiche e lui lavorava in un’azienda che si occupa di installazione di piscine. I due alcamesi avevano già contatto un legale per istruire le pratiche della separazione. Alla donna era stato consigliato di allontanarsi dalla casa dove viveva con il marito, e così era andata a vivere dai genitori, in un’abitazione poco distante. I rapporti andavano sempre più peggiorando e Vincenzo Gerardi cominciava a rispettare un cliché purtroppo consumato in casi analoghi: cominciava a vantare pretese di controllo sulla donna.
Diversi episodi di intemperanze e richieste di soccorso ai carabinieri. Un mese fa il figlio maggiore della coppia di alcamesi aveva denunciato il padre per violenza privata e per tutta una serie di atteggiamenti ritenuti contrari alla legge. Vincenzo Gerardi, 57 anni, dopo l’uccisione della moglie aveva tentato il suicidio. Aveva effettuato un paio di chiamate, anche ai suoi parenti di Alcamo, dicendo: “Ho fatto quello che dovevo fare”. Il 57enne alcamese, rintracciato dai carabinieri, ha poi confessato nella notte l’omicidio nel corso del lungo interrogatorio con il pubblico ministero. Dalle indagini è poi venutoi fuori che la data del 16 aprile, per la coppia di alcamesi, rappresentasse una sorta di tragico estamento scritto. Almeno due messaggi, lasciati da Gerardi per spiegare un gesto estremo, con la convinzione di riuscire anche lui a perdere la vita. Il 16 di aprile, forse una data simbolica per la coppia di alcamesi. Violentissime le coltellate, profonde, che il 57enne ha inferto alla moglie alla quale non ha dato neanche il tempo di scendere dall’autovettura, sotto casa dei genitori. Poi la fuga, qualche centinaio di metri prima di venir atterrato da un colpo di teaser dei carabinieri.
“Usura”, divieto di dimora a ex poliziotto in servizio ad Alcamo
Scatta un provvedimento cautelare per un ispettore di polizia, oggi in pensione, Antonio Federico, 63 anni, indagato per usura. Il gip ha disposto il divieto di dimora ad Alcamo, dove vive con moglie e figli. L’ex poliziotto ha scelto come residenza Calatafimi Segesta. Una vicenda complicata dove indagano i carabinieri della Compagnia di Alcamo da quando un commerciante, nel maggio del 2024, ha presentato denuncia alla Procura della repubblica di Trapani, accompagnato dall’avvocato Davide Bambina, legale dell’Associazione antiracket e antiusura e dal presidente della stessa associazione, che ha sede in via XI Febbraio. Antonio Federico avrebbe iniziato a prestare soldi al commerciante a partire dal 2013 che ammontano a 150 mila euro. Avrebbe preteso e ottenuto assegni per circa 225 mila euro. Secondo le indagini avrebbe anche sollecitato a garanzia l’iscrizione di una ipoteca volontaria su un appartamento del presunto debitore. Appartamento posto sotto sequestro. “La vicenda giudiziaria che sta interessando il mio assistito necessita di ulteriori chiarimenti in parte già resi in questa prima fase processuale e che saranno oggetto di eventuali ulteriori approfondimenti all’esito della completa lettura del copioso materiale definibile solamente indiziario e sull’estorsione non c’è alcun indizio” sostiene l’avvocato Vito Galbo.
Morì sul lavoro a Castellammare del Golfo, scattano due condanne
Due condanne ed una assoluzione. Questa la sentenza, emessa ieri dai giudici del tribunale di Trapani, per la tragica fine in un incidente sul lavoro di Francis Paulet, romeno, operaio di 36 anni, avvenuta nell’estate del 2018 durante i lavori in una villa di contrada Costalarga di Castellammare del Golfo. Due anni e sei mesi sono stati inflitti all’alcamese Pietro Agnello, che manovrava un’autopompa dalla quale si staccò un braccio che colpì Francis Paulet, morto sul colpo. Per lui il Pm aveva chiesto sei mesi. Due anni e sei mesi la pena per Giovanni Safina, committente dei lavori, e proprietario della villa dove avvenne l’incidente. Il Pm aveva chiesto l’assoluzione. Assolto con la formula perché il fatto non sussiste l’imprenditore alcamese Giovanni Renda che lavorava presso la ditta di calcestruzzo che stava eseguendo i lavori per la costruzione di un muretto attorno alla villa.
Per Renda il Pm aveva sollecitato la condanna ad un anno. Tutti e tre erano accusati di omicidio colposo. Il giudice ha stabilito il pagamento di una provvisionale alle parti civili per la moglie di Francis Paulet e per il fratello Daniel, rimasto gravemente ferito. Dopo una lunghissima ospedalizzazione è costretto a vivere su una sedia a rotelle. In sede civile sarà quantificato il risarcimento complessivo. Parti civili anche quattro famigliari di Paulet. Sono assistiti dagli avvocati Sergio Cangelosi, Damiano Ciacio, Giuseppina Barone e Claudio Messina. Al termine della sua requisitoria, il Pm ha sollecitato la riapertura delle indagini sulla ditta che eseguì i lavori di riparazione sul braccio meccanico della betoniera, ritenuta responsabile del distacco che causò la tragedia. Francis Paulet risiedeva ad Alcamo da 14 anni. Viveva con moglie e due figli, uno di un mese e mezzo, e una bambina di sei anni nella via Porta Palermo. Erano conosciuti perché frequentavano la parrocchia di San Francesco d’Assisi dove aveva battezzato da poche settimane il figlioletto
Legionella in casa di riposo per anziani di Castellammare del Golfo. La stessa struttura venne chiusa nel 2023
Gli ambienti in cui vivono gli anziani, categoria di persone fragili per antonomasia, dovrebbero rispettare elevati standard di pulizia e di condizioni igienico-sanitarie. Spesso, però, non è così. A Castellammare del Golfo, un una struttura privata per anziani, è stato infatti scoperto un caso di Legionellosi causato dal batterio in grado di sopravvivere nell’acqua, nel fango, nei terreni umidi e che si trasmette anche per via aerea. Immediata è arrivata l’ordinanza del comune di Castellammare del Golfo che ha disposto la chiusura temporanea della stanza della struttura per anziani in cui è stato rilevato il caso. Erano stati gli operatori dell’ASP a segnalare la vicenda al Comune dopo una serie di controlli e analisi che avevano appurato effettive contaminazioni da Legionella nell’acqua della doccia.
Il sindaco Fausto ha quindi ordinato l’inibizione all’uso della camera situata al secondo piano della casa per anziani che sorge in zona Duchessa, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza igienico-sanitaria. L’ordinanza scaturisce dalla necessità di evitare rischi sanitari sia per gli anziani ospiti che per il personale che opera nella stessa struttura. Il provvedimento del sindaco castellammarese ha anche disposto al rappresentante legale della casa di riposo, di non utilizzare per alcuna ragione la camera 217.
La stessa struttura nel luglio del 2023 aveva subito l’ordine di sgombero per i suoi venti anziani assistiti. La regione prima, poi il comune e quindi i carabinieri del NAS, avevano disposto la chiusura immediata della casa socio-assistenziale per anziani gestito anni fa dalle suore dalle orsoline e ora affidato ad una cooperativa di Terrasini. All’epoca le ispezioni igienico-sanitarie avevano registrato alcune carenze a cominciare dalla presenza di muffa e umidità sia nelle cucine che nei servizi igienici. Presenti inoltre altri problemi che non sarebbero sanabili e che quindi spinsero le autorità a disporre lo sgombero. Al gestore venne comminata una sanzione amministrativa di 3000 euro perché all’interno dell’edificio sarebbe stato attivato un locale cucina privo di registrazione sanitaria. Adesso, a quasi due anni da quel provvedimento, il caso accertato di legionellosi.
‘Piano delle insegne’, ad Alcamo arriva finalmente il bando per l’affidamento degli spazi
Sei anni e mezzo per il nuovo piano delle insegne e poi, dall’approvazione in consiglio comunale dell’otto febbraio 2023, altri due anni per arrivare finalmente alla pubblicazione, sul sito del Comune di Alcamo, del bando e della documentazione di gara per l’affidamento della gestione degli impianti pubblicitari. Il termine ultimo di presentazione delle offerte è il 20 maggio alle ore 12,30. L’Importo oggetto dell’offerta base d’asta è di circa un milione 40mila euro. Si arriva quindi così a definire completamente una vicenda cominciata nel 2015, prima che si insediasse la prima sindacatura Surdi. Con l’assegnazione in concessione delle insegne il comune di Alcamo prevede adesso di incassare 131.000 euro per il 2025 e circa 182mila euro per ogni anno, dal 2026 al 2030.
“Il Comune si dota di un fondamentale strumento di pianificazione – ha detto l’assessore Mario Viviano – che mette ordine e regolamenta la gestione del sistema pubblicitario degli impianti ricadenti n area pubblica”. “Non si tratta solo di poter avere una regolare concorrenza degli spazi pubblicitari insieme ad un impatto visivo urbano decoroso, ma anche di un importante aspetto economico – ha concluso l’assessore Viviano – che si tradurrà in maggiori introiti per le casse comunali da reinvestire sul territorio”.
Il piano delle insegne precedente era andato in soffitta nel 2015 dopo una serie di ricorsi sulla regolarità degli impianti. Le agenzie di pubblicità, dopo oltre 4 anni di quasi assoluta inoperatività, ottennero poi nel 2019 una soluzione-tampone con la collocazione di 26 nuovi impianti del tipo “poster 6 per 3”, che vennero assegnati temporaneamente per un massimo di due anni. Il biennio andò poi in scadenza nel giugno del 2021. Poi, nel febbraio del 2023 l’approvazione in consiglio comunale del piano generale degli impianti pubblicitari fissi e mobili e delle pubbliche affissioni commerciali con la suddivisione dle territorio alcamese in quattro macro-aree. Adesso il via all’affidamento in concessione del servizio.
Settimana della salute della donna, visite gratuite al Sant’Antonio Abate di Trapani
In occasione della decima Giornata nazionale della Salute della Donna, l’Asp di Trapani, in collaborazione con la Fondazione Onda ETS, promuove l’Open Week della salute della donna, offrendo fino al 30 aprile visite, consulenze e colloqui gratuiti in diverse aree specialistiche: ginecologia, cardiologia, ostetricia, neonatologia e pediatria. L’iniziativa, attiva da dieci anni, si svolge all’ospedale “Sant’Antonio Abate”, premiato con i “Tre bollini rosa” come struttura a misura di donna. L’obiettivo è chiaro: rendere la prevenzione accessibile a tutte, con particolare attenzione ai momenti chiave della vita femminile, come la gravidanza, la menopausa e l’adolescenza. Sarà possibile ricevere consulenze sulla prevenzione cardiovascolare in gravidanza e menopausa, la salute del pavimento pelvico, la contraccezione, l’allattamento e accedere alla vaccinazione gratuita contro il papilloma virus. Il 30 aprile si concluderà l’iniziativa con pap test ed ecografie dedicate ai soggetti più fragili, effettuate dall’ambulatorio di ginecologia. L’importanza di queste giornate è confermata dai dati: una diagnosi precoce, specialmente in ambito ginecologico e cardiovascolare, può ridurre fino al 40% la mortalità legata a patologie croniche. Accanto ai servizi ospedalieri, resta fondamentale anche il lavoro dei Consultori familiari aziendali: 13 strutture presenti sul territorio provinciale, dove è possibile accedere a consulenze su affettività, sessualità, gravidanza, menopausa e malattie sessualmente trasmissibili.
Regione. Benefici fiscali per tasse auto non pagate
È stata approvata all’Ars la norma che posticipa il termine ultimo per poter accedere ai benefici fiscali del cosiddetto stracciabollo: dal 30 aprile al 30 giugno prossimo. A presentare l’emendamento in aula è stato il deputato della dc Ignazio Abbate, iniziativa condivisa dal gruppo democristiano, fatto proprio dal governo e approvato dall’Assemblea. «I siciliani potranno sanare la tassa automobilistica regionale scaduta tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023 senza interessi e sanzioni, versandola entro il 30 giugno di quest’anno – aggiunge Abbate – La stessa data che era stata pensata per quei soggetti, soprattutto imprese, che hanno più di 5 mila euro di tasse automobilistiche da saldare. Ho ritenuto doverosa la proroga di questo aiuto fiscale che sta già raccogliendo i primi frutti, dai dati che ci arrivano. Inizialmente la scadenza del 30 era stata pensata per venire incontro soprattutto a quelle aziende che possiedono svariati mezzi, il cui ammontare del debito raggiunge in certi casi cifre incredibilmente ragguardevoli. Aziende che spesso attraversano o vengono da un lungo periodo di crisi che ne ha paralizzato l’attività. Oggi abbiamo voluta estenderla a tutti i cittadini in modo di dare a quanti più automobilisti possibili di mettersi in regola».