Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria compie un nuovo passo verso un’informazione più capillare e accessibile per gli operatori agricoli. Lo Sportello Agricoltura è infatti adesso online, una nuova sezione del sito istituzionale interamente dedicata al settore agricolo. Un’iniziativa che mira a supportare agricoltori, tecnici e appassionati del territorio con risorse, documenti e aggiornamenti utili. Accedendo al sito ufficiale del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e cliccando sul banner “Sportello Agricoltura” in home page, gli utenti potranno navigare in un’area dedicata suddivisa in quattro sezioni principali: Bandi e contributi: informazioni su finanziamenti e opportunità economiche per il settore agricolo; Eventi e corsi: aggiornamenti su seminari, incontri formativi e corsi professionali; Modelli e documenti: moduli scaricabili, studi e documentazione tecnica di supporto; Offerte di lavoro: opportunità di impiego nel settore agricolo dell’isola. Tra le risorse già disponibili, figurano l’avviso della Regione Siciliana sulla disponibilità di barbatelle di vite per l’annata agraria in corso, il bando Isi Inail 2024/2025 e corsi di aggiornamento professionale gratuiti. Inoltre, nella sezione dedicata ai documenti tecnici si trovano strumenti fondamentali come le tabelle per l’analisi chimica dei terreni di Pantelleria, studi sul carbonio nel suolo dell’isola, schede per la denuncia di danni causati dal coniglio selvatico e la tabella del fabbisogno di lavoro per ettaro. Lo Sportello Agricoltura digitale si affianca quindi al servizio già attivo presso gli uffici del Parco Naturale Isola di Pantelleria al quale gli agricoltori possono rivolgersi direttamente per consulenze e supporto. Il servizio in presenza è disponibile il martedì e il giovedì dalle ore 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30.
Rostagno, SKY gli dedica il docu-film “L’uomo che voleva cambiare il mondo”
“Mauro Rostagno. L’uomo che voleva cambiare il mondo”, questo il titolo del nuovo documentario Sky Original che ripercorre la vita del sociologo, giornalista, attivista rivoluzionario Mauro Rostagno, ucciso a Valderice, in contrada Lenzi, nel 1988, nei pressi della comunità di cui era fondatore. “Un uomo che ha vissuto più vite” e che è stato ucciso perché denunciava senza paura i rapporti tra mafia, politica e imprenditoria. Eppure, per anni la verità sulla sua morte è stata nascosta da depistaggi e mancate indagini. Solo nel 2014, dopo un lungo iter giudiziario, sono stati condannati i boss trapanesi Vincenzo Virga e Vito Mazzara, riconosciuti come mandante ed esecutore dell’omicidio. La sceneggiatura del docufilm, firmata da Roberto Saviano e Stefano Piedimonte è diretta dalla regia di Giovanni Troilo. Un racconto che ripercorre l’intero percorso di Rostagno fino al suo arrivo a Trapani, alla fondazione della comunità Saman e ai suoi interventi sull’emittente televisiva RTC.
Dopo anni di assenza il carnevale torna ad animare le strade di Castellammare del Golfo (VIDEO)
Torna quest’anno dopo anni di assenza la tradizionale sfilata dei carri allegorici e dei gruppi in maschera per le strade di Castellammare del Golfo. e il divertimento per grandi e bambini. Già pronto il programma dal 2 al 4 marzo, che prevede due giornate di sfilate dei carri e altri momenti di animazione. L’associazione “Sicilia smile” è già al lavoro da settimane per realizzare i carri allegorici che riprendono temi dei cartoni animati -come i Flinstones – e noti film di pirati. I carri saranno accompagnati da più gruppi con danze e spettacoli ed è prevista anche la collaborazione delle scuole che parteciperanno con gli studenti in maschera. Il percorso partirà domenica 2 e martedì 4 marzo alle ore 15.30 da via Segesta per poi percorrere via Vasile e animare via Crispi, fino al centrale corso Garibaldi. La sfilata avrà anche un inno ufficiale, il nuovo brano di Calandra e Calandra intitolato “La regina di Casteddammari”
Mazara. In pigiama al volante, provoca incidente e va via senza prestare soccorso
A Mazara un uomo in pigiama ha causato un incidente con la sua Fiat Punto e si è allontanato a piedi senza prestare soccorso. L’uomo che si trovava in via Marsala, avrebbe invaso la corsia opposta, scontrandosi con un’altra vettura a bordo della quale si trovava una donna. Alcuni passanti si sono fermati per aiutare la donna coinvolta e hanno allertato il 118. I sanitari, giunti rapidamente sul posto, l’hanno trasportata all’ospedale “Abele Ajello” per accertamenti, ma fortunatamente le sue condizioni non sono risultate gravi. Le ricerche per risalire all’identità dell’uomo sono ancora in corso
Morte sul lavoro ad Alcamo, tunisino operava in nero. Verso conclusione indagini
Starebbero per arrivare a conclusione le indagini della procura di Trapani sull’incidente mortale sul lavoro verificatosi ad Alcamo il 10 ottobre scorso, in via Fazio, in pieno centro storico, a due passi dalla chiesa Madre. Un 60enne di origini tunisine, ma da tempo residente nella cittadina alcamese, è precipitato da un’altezza di circa 5 metri mentre stata effettuando dei lavori in un’abitazione privata. È morto sul colpo finendo con la testa a terra nel cortile interno della casa in cui si stava occupando di alcune ristrutturazioni. La vittima, Jamel Zenzemi, non era stato mai iscritto alla Cassa Edile. Non aveva quindi alcuna previdenza e avrebbe quindi lavorato totalmente in nero. Due gli alcamesi iscritti nel registro degli indagati. La giovane proprietaria dell’immobile, in casa al momento della tragedia, una 33enne che stava seguendo i lavori disposti per ammodernare l’abitazione in vista del matrimonio, e un piccolo imprenditore edile, titolare dell’azienda che doveva effettuare la ristrutturazione. Tanti i dubbi sollevati dalla procura su quanto accaduto a cominciare dalla regolarità del cantiere e della copertura previdenziale dell’uomo. Gli accertamenti hanno anche riguardato l’eventuale presenza, al momento della tragedia, di qualche altro operaio. Le indagini, adesso in fase di conclusione, sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Alcamo diretta dal capitano Chiara Petrone. Di rito, dopo l’ennesima morte sul lavoro, arrivarono le dichiarazioni da parte dei sindacati contro un fenomeno che purtroppo rimane sempre attuale e difficile da combattere.
Nuova pavimentazione di Piazza Mameli a Marsala, investimento di 700 mila euro
Con l’avvio, stamattina, dei lavori per la nuova pavimentazione di Piazza Mameli, a Marsala, è stato confermato il cronoprogramma per gli interventi di riqualificazione dell’area in cui si affaccia la storica Porta Garibaldi. Rassicurazioni sulle date che, la settimana scorsa, erano state già espresse da Mario Amico – rappresentante dell’Impresa Capobianco – al sindaco Massimo Grillo, nel corso di un incontro a Palazzo Municipale. Gli operai stamattina hanno iniziato la posa dei blocchetti di marmo di perlato siciliano che disegnerà la nuova pavimentazione di piazza Mameli. La riqualificazione dell’area, per un investimento complessivo di 700 mila euro, prevede anche pedonalizzazione, collocazione di nuove panchine, ammodernamento dell’illuminazione e messa a dimora di nuove piante.
Omicidio Amatuzzo, via all’appello. Favara cerca alleggerimento pena
Ergastolo in primo grado, con sentenza del 22 luglio scorso, mentre da domani Ernesto favara, pescatore castelvetranese, sarà imputato al processo d’appello che prenderà il via dinanzi alla seconda sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo. L’uomo era stato condannato al carcere a vita per l’omicidio di Maria Amatuzzo, 29enne uccisa a coltellate, sua ex moglie. La tragedia sotto Natale del 2022, il 24 dicembre, nell’abitazione di Marinella di Selinunte che fino a poco tempo prima era stata la casa della coppia. Nella sentenza di primo grado culminata con la condanna all’ergastolo, il giudice Enzo Agate aveva escluso per Favara soltanto l’aggravante dei “motivi abietti e futili” ma aveva confermato la premeditazione. L’ergastolo per il pescatore castelvetranese di 65 anni era stato invocato dal Pm della Procura di Marsala Stefania Tredici. Prima della camera di consiglio, l’avvocato Margherita Barraco, legale di Ernesto Favara, aveva depositato una memoria con la quale aveva chiesto la derubricazione del reato in omicidio preterintenzionale. Una tesi ritenuta improbabile dalla corte alla luce, soprattutto, dell’efferatezza dell’omicidio e dell’elevato numero di coltellate (ben 28) inferte alla giovane ex moglie. Subito dopo l’omicidio Favara venne arrestato dai carabinieri, per strada, vicino casa, mentre aveva ancora in mano il coltello sporco di sangue. Maria Amatuzzo, qualche mese prima di essere uccisa, lo aveva lasciato denunciandolo anche per maltrattamenti in famiglia ed era andata a vivere con un altro uomo.
Otto mesi per esame istologico, donna di Mazara del Vallo denuncia
L’ennesima storia di ritardi nei servizi sanitari arriva da Mazara del Vallo. I ritardi provocano danni spesso irreparabili alla salute per non avere effettuato cure adeguate. I ritardi possono avere conseguenze mortali. Questa storia racconta di esami istologici. Infatti “i lunghi tempi d’attesa” per gli esami istologici negli ospedali dell’Asp della provincia di Trapani vengono sottolineati in una nota che il direttore generale del ministero della Salute, Americo Cicchetti, ha inviato al dipartimento Pianificazione strategica della Regione siciliana. “Facendo seguito alle notizie pervenute a questo ministero – dice la nota – riguardanti i lunghi tempi d’attesa per la refertazione di esami istologici risalenti ai mesi di maggio, giugno e luglio 2024 e con specifico riferimento all’annunciato impegno da parte dell’Asp di Trapani a refertare tutti i campioni istologici provenienti dai presidi ospedalieri del territorio di pertinenza entro il mese di gennaio 2025, si chiede a codesta amministrazione di verificare quanti esami istologici siano stati evasi ad oggi e quanti ancora ne restano da esaminare e di far pervenire alla scrivente Direzione generale una dettagliata relazione al riguardo entro e non oltre il 19 febbraio al fine delle valutazioni di competenza”. E’ il caso di una donna di Mazara del Vallo che ha presentato una denuncia alla Procura di Marsala affermando di aver dovuto attendere otto mesi per avere il risultato di un esame istologico e nel frattempo il suo tumore, ha detto, “è andato in metastasi”.
Antonio Sfameni nuovo Capo della Squadra Mobile di Palermo, sostituisce Marco Basile
Si è insediato oggi Antonio Sfameni, Primo dirigente della polizia di Stato, nel ruolo di Capo della Squadra Mobile di Palermo. Sostituisce Marco Basile, promosso al grado di Dirigente Superiore e trasferito ad altro prestigioso incarico presso la Capitale. Originario di Palermo, nel 2002 Sfameni era stato assegnato alla Questura di Trapani con incarichi di Polizia Giudiziaria. Nel 2004 ha assunto la direzione del Commissariato di P.S. di Castelvetrano e l’anno successivo del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo
Nuovi posti di terapia intensiva, ‘maglie nere’ a Marsala e Trapani
La recente delibera della Corte dei conti sull’attuazione del decreto legge 34/2020, quello relativo alle misure urgenti anche in materia di salute, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID, non è stata molto tenera verso la Sicilia. Immediata è però arrivata la risposta della Regione che in una nota ha rilevato che i lavori per l’attivazione dei posti letto di terapia intensiva e sub intensiva risultano eseguiti o in corso di esecuzione in tutte le aziende sanitarie e ospedaliere per una percentuale dell’80% rispetto a quanto previsto. Il problema serio riguarda però proprio la provincia di Trapani perché fra le uniche quattro strutture ospedaliere in cui si è ancora all’anno zero ci sono proprio il ‘Paolo Borsellino’ di Marsala’ e il ‘Sant’Antonio Abate’ di Trapani. Fra i 253 nuovi posti di terapia intensiva e 318 di sub intensiva, confermati per la Sicilia nell’agosto scorso, quelli che ancora sembrano un miraggio sono proprio nel trapanese. La prima vicenda riguarda il nuovo padiglione che sarebbe dovuto sorgere al ‘Borsellino’. Un’opera inizialmente ipotizzata nella cittadina lilibetana faraonica e poi via via ridimensionata.
Un impegno per circa 17 milion di euro la cui progettazione sta per essere definitivamente rimodulata dal soggetto attuatore, una struttura tecnica che opera all’interno dell’assessorato regionale alla salute. L’organismo si sarebbe impegnato a completare a redazione dei progetti entro la fine del mese di marzo. Più avanti invece la realizzazione dei posti di terapia intensiva e sub-intensiva all’ospedale ‘Sant’Antonio Abate’ di Trapani. Anche qui i lavori non sono stati appaltati e per la progettazione mancano gli ultimi visti. A differenza di Marsala, però, la creazione dei posti stabiliti dal decreto Covid del 2020 è stata inserita nel progetto più ampio che prevede la realizzazione del nuovo reparto di radioterapia, di altri servizi e di nuove sopraelevazioni nell’ospedale trapanese che sorge in territorio di Erice. Intanto, con il trascorrere del tempo, i costi legati alla programmazione originaria sono lievitati. La Regione ha quindi assicurato che svolgerà gli approfondimenti necessari con le ASP per rispondere a tutte le osservazioni contenute nella delibera della Corte dei conti.