Operazione “Affari sporchi”- L’arresto di Perricone, fissate le date delle udienze

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Fissato il calendario delle udienze dell’operazione “Affari sporchi” della Guardia di finanza, che, lo scorso mese di maggio, fece scattare ordinanze di custodia cautelare in carcere dove finì anche l’esponente politico e imprenditore Pasquale Perricone, protagonista degli ultimi 20 anni della vita amministrativa della città di Alcamo. Il giudice ieri ha accolto le richieste di costituzione di parte civile dell’avvocatura dello Stato, dell’assessorato regionale al Lavoro e di alcuni curatori fallimentari. Perricone è in carcere dallo scorso maggio e fino ad oggi sono state respinte tutte le istanze per l’alleggerimento della pena con i domiciliari oppure la libertà vera e propria in attesa che si concluda il processo. Pasquale Perricone fu sottoposto ad un interrogatorio di oltre 10 ore e avrebbe cercato di chiarire i vari capi di accusa.  Ora saranno le udienze e poi la sentenza a chiarire la posizione di tutti gli imputati. Con Perricone saranno processati anche Emanuele Asta, funzionario dell’ufficio del lavoro e due delle più strette collaboratrici dell’ex esponente socialista: Marianna Cottone e Maria Lucia Perricone. Stralciate altre posizione dei trentadue indagati. Le accuse a vario titolo vanno dall’ associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla corruzione, alla bancarotta fraudolenza e a reati contro la pubblica amministrazione. Perricone, ex esponente del Psi, fondatore del movimento politico “Area democratica”, è stato per oltre un ventennio protagonista della vita politica alcamese.  Alle ultime elezioni regionali, sfiorò l’elezione all’Ars candidandosi con il “Megafono”. Ma vediamo questo deciso ieri dal giudice. Giorno 25 il giudice darà l’incarico ad un perito per sbobinare le intercettazioni. Il 13 dicembre si inizierà con l’audizione degli agenti della Guardia di finanza che condussero le indagini.