Omicidio Titone, arrestata compagna di Parrinello. La marsalese avrebbe avuto ruolo attivo

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Una trentenne marsalese, Lara Scandaliato, compagna di Giovanni Parrinello, il 41enne arrestato pe l’omicidio di Antonino Titone avvenuto nel settembre scorso, è stata arrestata dagli agenti della Squadra Mobile di Trapani e dai carabinieri della compagnia di Marsala, in collaborazione con il commissariato marsalese e i militari della stazione di Favignana. La donna è finita in carcere, su disposizione di un’ordinanza emessa dal GIP di Marsala, con le accuse di omicidio e rapina ai danni di Antonino Titone, pregiudicato di 61 anni, ucciso il 26 settembre scorso.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato Parrinello, nel corso di una rapina scaturita da questioni legate allo spaccio di stupefacenti, a uccidere Titone colpendolo ripetutamente alla testa con un oggetto contundente appositamente modificato per l’offesa e poi ad allontanarsi con la compagna, adesso arrestata, che secondo le dichiarazioni del compagno sarebbe rimasta fuori dall’abitazione durante le fasi culminanti dell’omicidio.  L’omicidio è maturato nell’ambito del traffico degli stupefacenti a Marsala come è stato svelato anche dall’operazione antidroga Virgilio che, nel febbraio scorso, portò all’arresto di undici persone, fra cui due palermitani, quasi tutte orbitanti nel quartiere popolare di Sappusi. Le indagini, eseguite con il supporto della Polizia Scientifica, hanno però dimostrato altro e cioè la responsabilità della donna che, secondo gli accertamenti degli investigatori, sarebbe entrata nell’abitazione rivestendo quindi un ruolo attivo nell’omicidio di Titone. Lara Scandaliato, localizzata e rintracciata dagli agenti della polizia e dai carabinieri sull’isola di Favignana, dove si trovava per questioni di lavoro, è stata condotta presso la casa circondariale Pagliarelli di Palermo.