Omicidio Lauriano. Riesame conferma sequestro abiti dell’indagato

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Le procedure adottate dai carabinieri nel sequestro di indumenti e oggetti dell’unico indagato dell’omicidio Lauriano, sarebbero regolari. Lo ha stabilito il tribunale del riesame che ha respinto l’istanza dell’avvocato Salvatore Causarano, legale del settantenne, che aveva chiesto l’annullamento del provvedimento per delle presunte anomalie durante le operazioni di sequestro operate dai militari dell’Arma. Restano quindi sotto sequestro indumenti e oggetti prelevati nell’abitazione dell’indagato dell’omicidio di Leonardo Lauriano, l’88enne assassinato a Partinico il 5 novembre scorso con ben 59 coltellate. Le motivazioni saranno depositate entro i prossimi 45 giorni ma in questa maniera è stato sbloccato l’iter per effettuare le analisi da parte dei Ris di Messina al fine di confrontare quanto rinvenuto sulla scena del delitto con quello prelevato nell’abitazione del settantenne.

Si attendono adesso le disposizioni del gip di Palermo sulla richiesta dell’avvocato Causarano di effettuare l’incidente probatorio, un passaggio che consentirebbe la presenza, durante le analisi di laboratorio, non soltanto delle parti, quindi il pm della Procura e il difensore, ma anche dello stesso gip. Sull’indagato, un settantenne di Partinico, vi sono dei forti sospetti in seguito ad una serie di riscontri che però non appaiono, allo stato, ancora del tutto chiariti. Sarebbe lui l’uomo immortalato dalle telecamere della videosorveglianza che si vede aggirarsi proprio nell’orario dell’omicidio nelle zone immediatamente adiacenti a via Marconi, dove Lauriano è stato barbaramente ucciso. Inoltre è stato riscontrato che l’indagato avesse dei rapporti tesi con la vittima, un ricco possidente, per contese e liti su alcune proprietà e su una parentela.