Omicidio Indelicato, appello bis ed ergastolo confermato per la marsalese Margareta Buffa

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Margareta Buffa rimarrà all’ergastolo. Lo ha ribadito il secondo processo d’appello a carica della 34enne accusata dell’omicidio di Nicoletta Indelicato, avvenuto nel marzo del 2019. La giovane è stata quindi condannata all’ergastolo anche al termine del processo d’appello bis. Confermata quindi la stessa sentenza di primo grado. Margareta Buffa, 34 anni, originaria della Romania ma residente a Marsala dove è stata adottata, è processata per concorso nell’omicidio di Nicoletta Indelicato, 25 anni, anche lei di origine romena e anche lei adottata da una famiglia marsalese, uccisa con dodici coltellate e poi parzialmente bruciata la notte tra il 16 e il 17 marzo 2019 nelle campagne di contrada Sant’Onofrio, nell’entroterra di Marsala.

La Cassazione, il 30 settembre scorso, aveva annullato con rinvio ad altra sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo la condanna all’ergastolo inflitta alla Buffa in primo grado e confermata in appello l’11 luglio dello scorso anno. Stamane, i giudici hanno rigettato la richiesta della difesa di acquisire al processo una lettera inviata dal carcere da Carmelo Bonetta, 39 anni, reo confesso dell’omicidio, processato in abbreviato e condannato a 30 anni di reclusione. Per la Buffa, il procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna all’ergastolo e anche delle aggravanti. Alla richiesta del pg si erano associati gli avvocati di parte civile, i marsalesi Giacomo Frazzitta e Piero Marino. I tre protagonisti della vicenda (la vittima Nicoletta Indelicato, Carmelo Bonetta e Margareta Buffa) erano amici, o comunque si frequentavano, e sul movente dell’omicidio non si è ancora riusciti a fare piena luce. Subito dopo l’avvio delle indagini, interrogato dai carabinieri, Bonetta confessò, raccontando agli investigatori di essersi nascosto nel bagagliaio dell’auto con cui Margareta ha portato Nicoletta in contrada Sant’Onofrio. Sarebbe poi saltato fuori, coltello in pugno, quando l’amica aveva fermato l’autovettura. Successivamente, però, ha aggiunto che lui ha inferto “solo tre coltellate” alla vittima. Le altre le avrebbe, quindi, affondate la Buffa. Bonetta ha, però, più volte cambiato versione sulle modalità dell’omicidio e sulle sue motivazioni.