In arrivo nelle carceri della provincia di Trapani, 39 agenti di polizia penitenziari per far fronte alla carenza di personale più volte denunciata dai sindacati di categoria. Ventisei unità prenderanno servizio al Pietro Cerulli di San Giuliano a Trapani, otto – tra cui anche una donna – alla casa di reclusione di Favignana e cinque all’istituto di Castelvetrano. Per la segretaria provinciale della UilPa Polizia Penitenziaria Giuseppina Graceffa “è il risultato di una azione incessante della struttura sindacale regionale capitanata dal segretario generale Gioacchino Veneziano”. “I rinforzi – prosegue la sindacalista – pur non essendo sufficienti a colmare le pesanti e numerose carenze, risultano però essere per il territorio trapanese i più alti in raffronto con le altre strutture penitenziarie della Sicilia. Serviranno almeno – ha spiegato la UilPa – ad integrare i pensionamenti previsti nel 2022”.
La stessa Graceffa ha però sollevato un’altra nota dolente riguardante i tre istituti di pena che sorgono nel trapanese: “Purtroppo l’alta età anagrafica del personale di Polizia Penitenziaria in provincia, – ha detto – determina che nelle operazioni di turn-over del Dipartimento non viene colmato il gap tra uscite ed entrate del personale che opera nelle carceri di Trapani, Favignana e Castelvetrano”. L’arrivo di 39 agenti rappresenta comunque una boccata di ossigeno ma molto ancora bisogna fare per riportare gli organici a un livello tale da garantire la sicurezza nelle carceri, nelle traduzioni dei detenuti e in tutti i compiti istituzionali che la legge affida alla Polizia Penitenziaria. Un settore, quello degli agenti delle carceri, che negli ultimi tempi è divenuto una sorta di polveriera per l’incolumità dello steso personale spesso e troppe volte aggredito dai detenuti che, in alcuni luoghi degli istituti di pena, fanno anche il bello e il cattivo tempo.