Un po’ dappertutto sta salendo il timore per la nuova ondata pandemia, la quarta da quando il COVID è entrato nella vita di tutti i giorni. La Sicilia, rispetto ad altre regioni d’Italia pare stia tenendo e anche la situazione nazionale appare migliore rispetto ad altre nazioni. Potrebbe però trattarsi soltanto di tempo e per questo sarebbe il caso di giocarsi nel migliore dei modi questo ritardo. Attenzione e precauzioni da parte dei cittadini ma anche vaccini e terza dose. Anche i governatori delle regioni possono fare la loro parte e già hanno chiesto una sorta di lock-down riservato a chi non è vaccinato. Poi però bisogna fare i conti con la durata della copertura vaccinale che, andando avanti gli studi, scende quasi costantemente. In Italia, ad esempio, le terze dosi si possono fare dopo sei mesi dalle seconde. In germani hanno invece già avviato la dose booster per tutti dopo soli cinque mesi.
Intanto entro la fine dell’anno dovrebbero arrivare le pillole anti-Covid che rappresenteranno un’arma in più per sconfiggere il virus. Sono trattamenti di breve durata – cinque giorni – e dai dati preliminari sembra che siano in grado di ridurre in maniera importante il rischio di ospedalizzazione e di morte nei soggetti a rischio. Sia la pillola di Merck che quella di Pfizer sono cure, non terapie preventive. Per questo, spiegano i medici, non sono alternative al vaccino. Intanto per arginare l’arrivo della nuova ondata il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato un’apposita ordinanza che prevede l’obbligo di portare la mascherina sempre con sé e di indossarla anche in tutti i luoghi aperti al pubblico particolarmente affollati. I nuovi provvedimenti sono in vigore fino al 31 dicembre. Inoltre dovranno sottoporsi al tampone, nei porti e aeroporti siciliani, anche i viaggiatori che arrivano dalla Germania e dal Regno Unito. Il controllo era già previsto per chi proviene, o vi abbia transitato nei 14 giorni precedenti, da Stati Uniti, Malta, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia e Olanda.
