Novità sul fermo dei pescherecci in Libia

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    Il Sindaco Nicola Cristaldi sostiene che ci sono motivi per essere ottimisti. “Attendiamo il rilascio dei tre natanti fermi a Bengasi che potrebbe avvenire nel giro di poche ore. Abbiamo motivo di essere ottimisti anche per le testimonianze che ci giungono da Bengasi dove l’on. Luca Bellotti, già sottosegretario nel Governo precedente, ha incontrato le autorità diplomatiche e gli stessi componenti dell’equipaggio che appaiono sereni ed in buono stato di salute, come documentato dalla fotografia scattata stamani alle ore 09,00 e pubblicata sul sito ufficiale del comune di Mazara del Vallo” – ha dichiarato il primo cittadino di Mazara.

    Ci sono in totale 19 uomini, tra siciliani e tunisini, a bordo dei tre pescherecci di Mazara del Vallo fermati da un’unità militare libica e dirottati nel porto di Bengasi.

    I pescherecci “Boccia”, “Maestrale” e “Antonino Serrato”, stavano pescando a una trentina di miglia dalle coste libiche quando sono stati abbordati da una motovedetta e costretti a dirigersi verso terra. A bordo dell’”Antonino Sirrato” si trovano Francesco Di Giovanni, Salvatore Gabriele, Ottavio Parrinello, Vito Ballatore, Giacomo Gennaro e Antonino Rallo.

    A bordo del “Boccia” sono imbarcati Pietro Russo, Giuseppe Zinerco, Pietro La Spisa e quattro tunisini.

    Dell’equipaggio del “Maestrale”, che comprende tre italiani e tre tunisini, al momento si conosce solo il nome del capitano, Gaspare Castano.

    La diplomazia italiana in Libia è al lavoro sulla vicenda. Si tratta del secondo sequestro di motopesca siciliani in Libia, dopo la caduta del regime di Gheddafi. “Ho sentito gli armatori che sono tutti molto preoccupati”, ha dichiarato il presidente del Distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo.