‘NO’ alle scorie radioattive in provincia di trapani. Tranchida e Gruppuso rilanciano battaglia

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I sindaci di Trapani e di Calatafimi/Segesta non intendono mollare di un sol centimetro la loro contrarietà al deposito di scorie nucleari e, dopo la manifestazione del 7 aprile scorso al tempio dorico di Segesta, hanno presenziato all’assemblea di Fulgatore con il mondo agricolo. Mercoledì 2 maggio altro appuntamento Trapani, in piazza Vittorio, con i sindaci Tranchida e Gruppuso che incontreranno gli studenti per invitarli a scendere in campo ed essere vigili a tutela del loro futuro e del territorio. Fulgatore e Segesta sono gli unici due siti siciliani presenti nell’elenco nazionale della Sogin per realizzare un mega deposito di scorie radioattivo. Il sito idoneo prescelto   dovrà ospitare, seppelliti, 91.000 metri cubi di scorie radioattive. Si calcola che 45.000 saranno prodotte nei prossimi anni, mentre i restanti 35mila sono da interrare per tre secoli. Questo il tempo necessario per portare la radioattività a valori trascurabili. Le terre di Fulgatore e Segesta, dove attualmente esistono meravigliosi vigneti, sono nella mappa dei siti idonei stilata dalla Sogin, ente ministeriale incaricato. I due siti siciliani sono tra quelli che potrebbero interrare il 60% di quelli prodotti dalle attività di smantellamento degli impianti nucleari e, per il rimanente 40%, generati dalle applicazioni di medicina nucleare, industriale e di ricerca. Giacomo Tranchida e Francesco Gruppuso, rispettivamente sindaci di Trapani e Calatafimi/Segesta, hanno ricevuto il sostegno di tutti gli altri primi cittadini della provincia. A dire no, anche le organizzazioni di categoria, da Confindustria al comparto turistico e, soprattutto, a quello agroalimentare. “Diciamo no perché l’industria che noi vogliamo per il futuro delle nostre campagne – spiega il sindaco di Trapani – è quella del recupero, della riqualificazione e della filiera agroalimentare, dei prodotti eccellenza”. Il primo organismo a muoversi, anni fa, fu il comitato spontaneo? Mai scorie radioattive in provincia di Trapani’ presieduto dall’alcamese Massimo Fundarò, ambientalista ed ex deputato nazionale, attualmente assessore al comune di Calatafimi. Il comitato, di concerto con il governo Musumeci, predispose un corposo dossier di osservazioni e opposizioni. Il certosino lavoro, però, non ha portato all’esclusione dall’elenco dei siti di Fulgatore e di Segesta.