No all’archiviazione, genitori di Denise si oppongono alla richiesta. Deciderà il GIP

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Una rabbia e una disperazione che vanno avanti, ininterrottamente, da più di 17 anni. La vicenda di Denise Pipitone non deve essere considerata una storia chiusa. Questo il pensiero dei genitori della bambina scomparsa a Mazara del Vallo l’1 settembre del 2004, mentre giocava in via La Bruna, dinanzi casa della nonna.

Attraverso i legali di parte civile, Giacomo Frazzitta per Piera Maggio e Piero Marino a tutela di Piero Pulizzi, p stata infatti depositata l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Marsala al Gip per la nuova indagine avviata alcuni mesi fa sul sequestro della bambina, adesso 21enne.

La nuova indagine della procura marsalese ha visto coinvolti Anna Corona – madre della sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, processata e assolta in tutti i gradi di giudizio dall’accusa di concorso in sequestro di minore -, nonché Giuseppe Della Chiave, nipote di un testimone sordomuto, nonché due coniugi romani accusati di false dichiarazioni al pm. Il nome di Giuseppe Della Chiave si legava, invece, proprio alla testimonianza dello zio Battista che avrebbe detto di aver visto suo nipote su uno scooter con la piccola Denise in braccio. A seguito dell’opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura, adesso il Gip di Marsala dovrà fissare un’udienza per decidere sulle richieste delle due parti.

Una storia infinita e dolorosissima quella della scomparsa di Denise Pipitone contraddistinta da fortissimi rancori familiari e anche da leggerezze nelle indagini nell’immediatezza del rapimento. Poi anche depistaggi. Si è parlato anche di questo ma ci si chiede quando fosse potente la mente che avrebbe volontariamente depistato le indagini. E perché lo avrebbe fatto. Misteri, dubbi e domande che finora, dopo 17 anni, non hanno alcuna risposta.