Nel trapanese meno contagi, riprende il ‘saliscendi’. Colorazioni basate su ‘scienza’ o su ‘politica’?

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Confortanti i dati di oggi sulla pandemia e finalmente anche per Alcamo e Castellammare del Golfo. Dopo un paio di settimane di costante e forte ascesa l’ultimo bollettino ha evidenziato, per la cittadina alcamese, un decremento degli attualmente positivi pari a 16 unità, da 269 di ieri a 253 di oggi. Scende anche il comune del Golfo, seppure di pochissimo (-1). Qui i positivi adesso sono 44.

La situazione è migliorata comunque su tutto il territorio provinciale. Unici aumenti, di appena una sola positività, a Gibellina (7) e Salemi (12). Per il resto totale dei positivi in forte discesa per un totale di 1.055 a fronte dei 1.105 di ieri. Rimangono invariati decessi (309), ricoveri in terapia intensiva (4) e pazienti ricoverati nei reparti ordinari covid (61). Il decremento più consistente si è registrato a Marsala dove da 466 si è passati a 445 (-21).

Insomma i dati continuano a fare il ‘saliscendi’, una situazione che certamente cambierà con la diffusione dei vaccini ma che, per alcuni versi, appare anche ‘telecomandata’. Per carità, nessuno vuole alimentare le idee dei ‘negazionisti’ ma certamente l’aumento o il decremento del numero dei positivi, nel trapanese come in tutta Italia, sembrano molto legati a situazioni particolari ma anche politiche. La politica e le istituzioni, in una singolare e storica pandemia come quella che stiamo attraversando, devono indicare la strada ma scelte che riguardano la salute della gente e l’integrità del mondo produttivo potrebbero forse essere più ponderate.

Sembrerà strano ma in vista dei periodi festivi è stato quasi sistematico l’andamento dei contagi, così come in vista dell’estate. Come lo scorso anno. Riapertura per consentire alle attività di ‘curarsi le ferite’ e poi nuovamente chiusure. Sacrifici da fare per ottenere quella libertà, ipotizzata per Natale e Pasqua, che poi non è arrivata. Per non parlare dei dati che riguardano la Sicilia, a prescindere dall’alterazione dei numeri rilevata dall’inchiesta che ha preso di petto i vertici del DASOE.

La nostra regione miracolosamente, giorni fa, non è andata in ‘rosso’ per un pelo ed ora, pur rimanendo preoccupante la situazione, si ventila il passaggio in ‘giallo’. Un modo questo per dare un po’ di ossigeno lavorativo agli esercizi commerciali, ai cinema, ai teatri, ai ristoranti o un’effettiva e scientifica inversione di tendenza della curva epidemiologica?

Per non parlare di Palermo. Proprio all’indomani della levata di scudi di Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio palermitana, che aveva chiesto di essere messa a conoscenza di ogni parametro (contagi per numero di abitanti, posti letto liberi in tutta la Sicilia) e che aveva anche ipotizzato i reati di provocata pandemia e di pandemia economica, come d’incanto il capoluogo isolano esce dalla ‘zona rossa’ e da domani sarà in arancione. Se non è questa una decisione ‘telecomandata’ o una scelta politica, ditemi voi che cosa è.