Nonostante qualche defaillance Felice Buccellato, castellammarese di 79 anni, uno degli indagati dell’operazione ‘Cutrara’, è nelle condizioni di poter prendere parte al processo. Lo ha stabilito la perizia richiesta dai legali dell’anziano, gli avvocati Aurelio Cacciapalle e Gabriele Lombardo.
Con lui andranno a processo con il rito ordinario anche il presunto boss della cittadina del Golfo, Francesco Domingo detto Tempesta, tornato in auge dopo una lunga carcerazione, difeso dall’avvocato Giuseppina Cataldo, i suoi presunti soci occulti in una casa di riposo, Lilla e Nicola Di Bartolo, quindi Salvatore Labita e anche Francesco Ancona, l’anziano padre della compagna del sindaco castellammarese Nicola Rizzo.
Quest’ultimo, insieme agli altri indagati, ha invece optato per il rito abbreviato. Buccellato, Domingo, Labita, i due Di Bartolo e Ancona sono stati rinviati a giudizio, dinanzi al tribunale di Trapani, per l’udienza del 14 giugno prossimo. Due gli imputati che hanno richiesto e ottenuto il patteggiamento, Franco Foderà, ex consigliere comunale, e l’imprenditore Vito Di Benedetto mentre tutti gli altri coinvolti nel processo ‘Cutrara’, scaturito dal blitz dei carabinieri che il 16 giugno scorso sconquassò la tranquillità
di Castellammare del Golfo, hanno optato per l’abbreviato. Oltre al sindaco Nicola Rizzo, accusato di favoreggiamento reale aggravato, anche l’ex presidente del consiglio comunale di Trapani, Francesco Di Bono, il marsalese Diego Angileri, il boss trapanese Francesco Virga e i castellammaresi Salvatore Mercadante, Daniele La Sala, Carlo Valenti, Camillo Domingo, Maurizio Mulè, Antonio Sabella e Francesco Stabile.
Il 14 maggio l’interrogatorio a La sala richiesto dai suoi avvocati, Vito Di Graziano e Paolo Grillo. Proprio quella sarà la prima data del rito abbreviato che, nella stessa udienza, potrebbe proseguire con l’avvio della requisitoria dei PM. Le altre udienze già calendarizzate sono in programma 4 e 18 giugno.