Negozi e centri commerciali, cinque giornate di sciopero per Pasqua e feste successive

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Prestazione lavorativa nei giorni festivi e domenicali. Serve l’adesione volontaria da parte dei dipendenti. Lo ribadiscono i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che hanno proclamato in Sicilia lo sciopero regionale del commercio e della distribuzione cooperativa. I lavoratori incroceranno le braccia nei giorni 17, 18 e 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno. Le segreterie regionali  hanno spiegaro che “la protesta è a sostegno del diritto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore di poter conciliare esigenze di vita con esigenze lavorative nonché di garantire loro il riposo nei giorni festivi”.

Cgil, Cisl e Uil e si dicono “fortemente convinti che la liberalizzazione delle aperture commerciali abbia sortito l’effetto di incidere negativamente sulla qualità di vita delle lavoratrici e lavoratori, peggiorando anche le condizioni lavorative”. Secondo Filcams, Fisascat e Uiltucs “non vi sono evidenze sull’aumento dei consumi, ancor più in questo particolare momento storico segnato dalla crisi pandemica e dallo smisurato aumento dei prezzi dovuto anche alle tensioni geopolitiche che hanno inciso negativamente sul potere d’acquisto delle famiglie siciliane”.

I sindacati  siciliani del commercio spiegano quindi che “alcune aziende in spregio alle previsioni contrattuali hanno previsto la giornata festiva come lavoro ordinario, per questo siamo costretti a proclamare lo sciopero a sostegno dei lavoratori del settore che illegittimamente sono obbligati alla prestazione festiva. Mentre per gli altri lavoratori è una forma di protesta, visto che molte aziende hanno programmato la prestazione in quelle giornate senza chiedere l’adesione volontaria, per rivendicare il diritto al riposo e a trascorrere i festivi con le proprie famiglie. Per l’occasione faremo una richiesta all’assessore regionale alle Attività produttive per tornare a discutere di chiusure domenicali e festive”.

A rischio quindi le aperture dei centri commerciali, ma non solo, domenica di Pasqua e lunedì di pasquetta ma anche per la festa della liberazione (25 aprile), per quella di San Giuseppe Lavoratore (1 maggio) e per la giornata del 2 giugno dedicata alla Repubblica.