‘Casa Felicia’, sospesa fino al 10 maggio consegna a Badalamenti. Presentato ricorso

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CINISI – ll provvedimento di revoca della confisca di ‘Casa Felicia” è stato sospeso fino all’esito dell’udienza del prossimo 10 maggio. Il casolare, assegnato nel 2010 al Comune di Cinisi, nel 2010 è diventato centro culturale ed è stato intitolato alla mamma di Peppino impastato, militante e giornalista ucciso dalla mafia. Ma a casa di un errore procedurale ha rischiato di tornare in mano ai figli del boss Badalamenti, ritenuto il mandante dell’omicidio del fondatore di Radio Aut e attivista di democrazia Proletaria.  Adesso comune di Cinisi e Agenzia delle entrate hanno fatto ricorso e tutto è stato sospeso fino al prossimo 10 di maggio. “Sono fiducioso, non credo che il bene tornerà a Badalamenti” ha detto Giovanni Impastato, fratello di Peppino.

Di certo è slittata la data di riconsegna a Leonardo Badalamenti, alias Carlos Massetti, fissata per il prossimo 29 aprile. “I giudici hanno rinviato – ha aggiunto Giovanni Impastato – dopo l’istanza presentata in base alla legge 46 che parla chiaro e che prevede questo tipo di errori. Per me è positivo che ancora si stia discutendo, – ha detto Impastato a repubblica – e ci aspettiamo che il giudice ci convochi per potergli fornire altre informazioni. Inoltre abbiamo progetti in porto. Lunedì c’erano 200 ragazzi nel centro. Questo rinvio – ha concluso il fratello di Peppino e figlio di Felicia– ci dà la possibilità, inoltre, di organizzare un evento per il prossimo 9 maggio, anniversario dell’omicidio”.

La ristrutturazione dell’ex casolare è costata 400 mila euro con finanziamenti pubblici. E’ stato poi affidato dal Comune di Cinisi all’associazione “Casa Felicia”, il nome della coraggiosa madre di Peppino Impastato. Al suo interno si svolgono numerose iniziative socio-culturali rivolte soprattutto agli studenti. “Restituire il bene confiscato ai Badalamenti – avevano detto i sindacalisti della CGIL  – sarebbe un’assurdità, una sconfitta per chi si batte ogni giorno per affermare legalità e giustizia”.