Monte Bonifato tra inciviltà e rifiuti. Nessun rispetto per la natura

0
79

“Gli animali rispettano i boschi e la natura, gli uomini no. Nei boschi comportati come gli animali”. Questa la frase affissa sui bagni dell’aria picnic e che dovrebbe portare alla riflessione dell’uomo. Lo stesso che, chissà per quale ragione o motivo, getta di tutto in quella che è una riserva naturale. Il monte Bonifato continua infatti ad essere meta di incivili che buttano la qualunque. Con l’arrivo della pandemia e delle mascherine, sono comparse anche queste in mezzo agli altri rifiuti. Oltre ai tanti fazzoletti, pacchetti vuoti di sigarette, mozziconi delle stesse,  spegnerle in mezzo al bosco si rischia, tra l’altro, che si inneschi un incendio, anche tante bottiglie di vetro e non, per non parlare di bicchieri e vari piatti di plastica.

Rifiuti probabilmente gettati da chi, nonostante l’aria picnic sia inagibile, decida di pranzarvi comunque, abbandonando però di tutto per terra. Tra l’altro, proprio quest’aria è rientrata in un accordo tra il libero consorzio comunale, ex provincia trapanese, e il comune di Alcamo. Un progetto in collaborazione con l’ex provincia e comune avvenuto nel 2020 dove il comune è ente capofila in quanto proprietario del bosco. Il libero consorzio comunale è proprietario invece dell’immobile.

Non si sa, però, quando partirà la riqualificazione dell’aria picnic, che tra vandali e incuria, è quasi disastrata. La stessa area, tra l’altro, era l’unica ad avere delle pedane per i non vedenti, distrutte poi da vandali e fatte togliere per la sicurezza e l’incolumità. Ma non solo spazzatura per terra e nel bosco, il monte continua ad essere tra i luoghi frequentati da giovanissimi che, fregandosene dei divieti, scorrazzano nei sentieri con motorini, mettendo anche a repentaglio la loro vita.

Anche per tali motivi, sono stati contattati in passato le forze dell’ordine per intervenire. In estate, la riserva naturale del Monte Bonifato, oltre ai tanti alcamesi che la frequentano, è meta dei tanti turisti incuriositi dal luogo e amanti del trekking, le cosiddette camminate in montagna. Dinanzi allo scempio alla natura, e agli occhi di chi ama i boschi, tutto quello che si vede sul monte, tra poca negligenza e inciviltà, dovrebbe portare a una vera e propria indignazione collettiva.

Eppure, per i più, è quasi la normalità. Come se, da siciliani e alcamesi, fosse normale vivere e vedere il fazzoletto gettato in mezzo la natura, o persino vedere quello che un tempo era il parco avventura più frequentato e richiesto della sicilia occidentale, completamente distrutto e vandalizzato, senza fare poi davvero nulla. Un posto che dovrebbe spiccare in bellezza, se non ci trovassimo in Sicilia, sarebbe rispettato, e soprattutto, fonte di turismo e investimento.