Migranti nel trapanese, arrestati quattro scafisti. Incastrati da testimoni e dai telefoni

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La lotta agli scafisti, quei criminali che organizzano le traversate dei migranti assiepati su imbarcazioni poco sicure, è una delle priorità per provare a ridurre un fenomeno che, negli ultimi giorni, ha portato circa 5.000 extracomunitari in Sicilia. L’hotspot di Lampedusa sta letteralmente scoppiando.  Nell’ambito dell’intensificazione dei controlli  la squadra mobile di Trapani ha individuato quattro presunti scafisti che erano alla guida di due imbarcazioni che avevano portato nel trapanese, dalla Tunisia, diversi migranti.

I quattro uomini, di cui tre originari della Guinea e un senegalese, avevano condotto due imbarcazioni con a bordo connazionali e cittadini stranieri di altre nazionalità, fino alle coste di Pantelleria, dove poi erano stati soccorsi dalle autorità italiane. Gli operatori della Polizia, attraverso un complesso lavoro per raccogliere le testimonianze dei migranti ospitati sulle due imbarcazioni, nonché mediante l’esame dei telefoni cellulari degli stessi extracomunitari, hanno raccolto gravi elementi indiziari a carico dei conduttori delle due imbarcazioni e dei rispettivi complici.

In particolare i due che erano alla guida delle barche si erano avvalsi delle collaborazione degli altri, due il cui ruolo era stato quello di indicare la rotta mediante l’utilizzo di una bussola.  I quattro scafisti sono stati così arrestati, con l’accusa di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina, e condotti al carcere di san Giuliano a Trapani.

La misura cautelare, su richiesta della Procura della Repubblica, è stata poi convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trapani. Il GIP ha inoltre disposto la custodia cautelare in carcere per i conduttori dei due natanti. La squadra mobile sta comunque portando avanti le indagini per acquisire ulteriori elementi sul traffico di esseri umani nel canale di Sicilia che quotidianamente procura illeciti e fiorenti guadagni a diverse organizzazioni di scafisti.