Migliorano conti dell’ IPAB ‘Pastore – S. Pietro’. A breve centro per minori migranti

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L’incontro fra commissario e sindacato alla fine non c’è più stato. Inoltre l’interlocuzione avviata dalla stessa Uil con il comune di Alcamo non ha portato ad alcunché. All’IPAB ‘Pastore San Pietro’ di Alcamo è però ugualmente tornato il sereno dopo l’ipotesi di licenziamento di alcuni operatori. Al centro del braccio di ferro c’era stata un’incomprensione fra i vertici dell’IPAB e gli stessi dipendenti sull’incremento dell’orario di lavoro e di conseguenza dei sacrifici visto che la struttura aveva pochi ospiti e quindi poche entrare per poter pagare gli stipendi.

Adesso la comunità ‘La casa di Lulù’ è al massimo della capienza, dieci ospiti, egli educatori avrebbero esternato la loro disponibilità ad ottenere l’incremento dell’orario settimanale di lavoro. Inoltre a breve arriverà un’altra grossa novità per l’IPAB alcamese guidata, da anni, dal commissario Vito Giuliana. L’altra comunità, ‘La coperta di Linus’, ha infatti già ottenuto l’accreditamento dall’assessorato regionale alla famiglia per accogliere ed assistere migranti minori non accompagnati. Anche la Prefettura ha dato il suo ok in attesa dell’ultimo passaggio, il sopralluogo dell’ASP e quindi il relativo nulla-osta. Nello storico immobile di via Barone di San Giuseppe sono stati già ultimati i lavori per separare e mettere in sicurezza due distinti percorsi di accesso ai locali, uno per i minori locali e l’altro per i giovani migranti.

Il nuovo centro di accoglienza per gli immigrati non accompagnati dovrebbe entrare in funzione alla fine del mese di luglio o, al più tardi, nei primi giorni di agosto. Il servizio sarà però esternalizzato. I minori stranieri verranno assistiti da una cooperativa specializzata venuta fuori da un bando predisposto dall’IPAB ‘Pastore San Pietro’. Intanto da quando la comunità ‘La casa di Lulù’, servizio di carattere residenziale rivolto a minori di età compresa da 3 a 18 anni, funziona al massimo della capienza sono anche sensibilmente migliorati i conti dell’IPAB alcamese, conti che erano in rosso ma non ai livelli catastrofici degli altri istituti siciliani. Nella comunità operano sei educatori, un’assistente sociale e una psicologa.