Mensa scolastica ad Alcamo, proroga servizio. Citato Comune per rescissione

0
99

Ripartito il 9 gennaio scorso, dopo lo stop causato da una tossinfezione di massa con la ditta che deteneva l’appalto, l’appalto per la mensa ad Alcamo andrà avanti, grazie ad un’apposita proroga, fino al termine dell’anno scolastico. Il servizio, affidato per dodici settimane al centro di cottura della Bitti srl di Castelvetrano, va in scadenza domani e per questo gli uffici comunali hanno proceduto alla proroga fino al termine delle attività scolastiche. Ad Alcamo manca un grande centro di cottura comunale e di realizzarlo se ne parla da diversi anni. Alcuni plessi, come le materne Froebel e Collodi e la media Bagolino hanno funzionali cucine e preparano i pasti in loco.

In tutti gli altri arrivano i cibi cucinati nelle strutture della ditta castelvetranese. L’ultimo appalto per dodici settimane di mensa scolastica è costato alle casse del comune di Alcamo 333.300 euro per un totale di 47.135 pasti forniti. Costo individuale di 7 euro per un pasto dedicato agli alunni più piccoli, quelli delle scuole dell’infanzia, e 7 euro e 50 centesimi per le scuole elementari e medie. Tramontata l’idea di mandare in appalto un servizio biennale, il comune sta invece disponendo una gara che copra interamente il prossimo anno scolastico, quello 2023/2024.

Si tratta di un impegno di spesa di circa 1.200.000 euro. Intanto, tornando al precedente contratto, quello rescisso unilateralmente dal comune di Alcamo dopo la tossinfezione di massa del 19 ottobre scorso e dopo che le analisi dell’ASP evidenziarono la presenza di escherichiacoli nell’acqua utilizzata nel centro di cottura di Paceco, la ditta ‘Le Palme’ sta cercando di far valere le sue ragioni e di ottenere un risarcimento dei danni. L’azienda ha infatti citato in giudizio l’ente locale per la scelta di rescindere anticipatamente il contratto d’appalto che invece si sarebbe dovuto estinguere al termine dell’anno scolastico in corso.