Marina militare sventa altri sequestri a Mazara del Vallo. Intervengono Gancitano e sindacati

0
87

Una motovedetta libica ha tentato di sequestrare tre pescherecci di Mazara del Vallo, il Pegaso, il Giacomo Gancitano e il Twenty Three, ed uno di Pozzallo, a 80 miglia a Nord di Tripoli. Soltanto l’intervento della nave militare San Marco, che ha richiesto l’invio di un elicottero sulla zona di pesca, ha fatto fare dietrofront ai militari libici.

Sulla vicenda si è espresso il  presidente del Consiglio comunale di Mazara del Vallo, Vito Gancitano, che in un suo post su Facebook  ha fatto riferimento al lungo sequestro del dicembre del 2020: “108 giorni non sono bastati e ancora una volta assistiamo al tentativo di sequestro, da parte delle vedette libiche, di pescherecci mazaresi – ha scritto Gancitano. Mentre il nostro governo discute con le autorità libiche sulle problematiche che attanagliano il Mediterraneo, gli stessi libici tentano il sequestro.

I nostri pescatori hanno bisogno di più tutela e quei 108 giorni devono rimanere solamente un brutto ricordo”. Il peschereccio Twenty Three aveva rischiato un altro simile sequestro nel 2017 ed anche allora fu la Marina italiana a intervenire. Sul tentativo di sequestro dei tre motopesca sono anche intervenuti i sindacati con i segretari generali provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Giovanni Di Dia, Franco Nuccio e Roberto Giacalone.

“Ancora una volta – scrivono – il tema della sicurezza dei lavoratori del mare Mediterraneo torna prepotentemente nella cronaca, a significare che il problema non è affatto risolto e che, dunque, non si può abbassare l’attenzione”.

Per i sindacalisti si stratta di una situazione che purtroppo non ha ancora trovato la giusta definizione e continua ad alimentare uno stato di difficoltà e insicurezza per i pescatori mazaresi. Flai, Fai e Uila si sono fatte promotrici nel tempo di iniziative che potessero richiamare l’attenzione della politica sul tema.

“Appena una settimana fa – spiegano i sindacati – la presidente del consiglio Meloni, insieme ai ministri Tajani e Piantedosi, è stata in Libia. Viene dunque spontaneo chiedersi se si è parlato di un argomento tanto importante, quello della pesca, e nel caso a quali conclusioni si sia arrivati”.