“Mai più un banco vuoto senza uno di noi”, la “Vanni Pucci” di Carini firma spot anti-bullismo

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La terribile storia di violenza e bullismo, quella che proveniente dagli Stati Uniti ha riguardato un bambino di otto anni, impiccatosi nella sua cameretta, torna a rivivere in un magnifico spot realizzato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Renato Guttuso”. La scuola di Carini è stata anche impegnata in numerose iniziative che hanno coinvolto tutte le classi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado (laboratori, tavole rotonde sul tema e momenti di riflessioni e sensibilizzazione sul bullismo) e in una variopinta attività al plesso “Vanni Pucci” letteralmente invaso da tonalità d’azzurro, con barchette, nodi, fiocchi e teli di libertà.

Ritornando allo spot, è stato ideato e sceneggiato dall’insegnante alcamese Antonio Fundarò, che ne ha curato anche la regia. Solo qualche settimana prima aveva ottenuto il quinto posto al premio “Atlante Italian Teacher Award”. Il filmato ripropone gli ultimi di vita del ragazzino statunitense che aveva subito una violenta aggressione da parte di alcuni bulletti della scuola di  Cincinnati, in Ohio. In tre lo avevano picchiato e, quando si trovava ormai a terra, privo di sensi, non avevano smesso neanche in quel momento di prenderlo a calci. Il bambino deciderà, a soli otto anni, di togliersi la vita.

“Mai più un banco vuoto senza uno di noi”, questo il titolo dello spot che, con la collaborazione nella produzione di Antonio Carioti, padre di uno degli alunni, tende a riportare l’attenzione sui tanti episodi di bullismo che accadono in molte scuole. Tra i protagonisti un’insegnante e un alunno della scuola Guttuso di Carini, Titti Concetta Cancelliere e Giorgio Maria Carioti, oltre che, interamente, la classe 5^ A del plesso Vanni Pucci coinvolta, direttamente, nel progetto.