Maestre violente a Borgetto, Maria Concetta Vitale assolta in Cassazione

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Il caso, nel febbraio del 2019, aveva scosso le coscienze. Frasi rivolte ai bambini del tipo “ti faccio cadere i denti”, “la testa ti svito”, “io veramente qualcuno lo ammazzo”, svelate dalle telecamere nascoste, avevano turbato l’intera comunità di Borgetto, ma non solo. Le cinque maestre di scuola materna vennero poi condannate per avere maltrattato i piccoli alunni. Le indagini dei carabinieri risalivano al 2018 dopo le denunce di alcuni genitori, preoccupati dai comportamenti dei figli e messi in allarme dai segni delle percosse. Adesso, dopo 4 anni dagli arresti, la Cassazione ha annullato la sentenza di appello e una delle maestre della scuola materna di Borgetto, Maria Concetta Vitale, è stata assolta dall’accusa di aver abusato della sua posizione utilizzando metodi non educativi nei confronti dei piccoli alunni. In appello, lo scorso anno, era stata condannata a 2 mesi per un solo episodio di “abuso di mezzi di correzione”. Già in secondo grado la pena nei confronti della maestra era stata notevolmente ridotta, dal momento che in primo grado, come le altre colleghe coinvolte, le erano stati inflitti due anni. Maria Concetta Vitale, anche in Cassazione, era difesa dagli avvocati Daniele Francesco Lelli e Antonio Maltese. Le altre quattro maestre coinvolte, tutte difese dall’avvocato Maltese. Due di loro, Giuseppina De Luca e Daniela Di Gregorio, dopo aver avuto la condanna in appello a due anni, avevano deciso di non ricorrere in Cassazione. La pena per loro è divenuta definitiva in quanto riconosciute, in concorso, colpevoli di maltrattamenti e omissione. Per le altre due maestre della scuola dell’infanzia di Borgetto, condannate in primo grado per maltrattamento di alunni, Rosa Lupo e Maria Caruso, era già arrivata in secondo grado l’assoluzione con formula piena, “per non aver commesso il fatto”.