Varate dal Comune di Alcamo una serie di iniziative per la ricorrenza internazionale: “Giorno della Memoria” per commemorare le vittime dell’Olocausto. Le celebrazioni giovedì 27 gennaio. Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, liberarono il campo di sterminio di Auschwitz. Uno dei numerosi campi nazisti per la soluzione finale ovvero uccidere tutti gli ebrei. Atrocità inimmaginabili vennero commesse da nazisti, che scrissero una delle pagine più buie della storia dell’umanità. Non bisogna abbassare la guardia perché i gruppi di destra e neonazisti oggi rappresentano ancora un pericolo. Anzi il grave fenomeno e in aumento. Ad Alcamo sono due le iniziative per onorare il “Giorno della Memoria”: l’adesione al progetto della Prefettura di Trapani “Memorie d’inciampo” e, come ogni anno, la proposizione alle scuole di una selezione di libri sul tema della Shoah. Il progetto, che gode dell’alto Patronato del Presidente della Repubblica, denominato Memorie d’Inciampo, consiste nella creazione di una memoria storica diffusa, visiva e mentale, dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
E’ prevista la collocazione sul selciato stradale della città, davanti alle abitazioni delle vittime di deportazioni, di piccole “mattonelle” in ottone con le generalità del deportato. Per quanto riguarda i libri sulla Shoah, sempre in occasione del 27 gennaio dedicato alla Giornata della Memoria, la Biblioteca Civica “Sebastiano Bagolino” propone alle scuole superiori la possibilità di consultare e leggere una selezione di libri sul tema. Libri che si possono prenotare.
I testimoni di Geova in occasione del “Giorno della Memoria” scrivono: “come sia sorprendente, che esiste ancora una minoranza di persone che pretende che l’Olocausto non abbia mai avuto luogo. Raccontare con coraggio ciò che è avvenuto offre a tutti l’opportunità di riflettere sugli esiti dell’odio, della violenza e dell’intolleranza che muovono ancora oggi alcune parti della nostra società”. Circa 10.000 Testimoni furono imprigionati e 2.000 vi persero la vita. I Testimoni di Geova furono l’unico gruppo perseguitato per motivi puramente religiosi. con l’augurio che il dovere morale che sollecita tutti noi a far conoscere ciò che avvenne durante l’Olocausto possa aiutare a combattere i pregiudizi e le divisioni che continuiamo ad affrontare ancora oggi, conclude la nota dei testimoni di Geova”.