Lo smantellamento dell’ospedale di Alcamo

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Il Forum Civico: “Chiude il reparto di psichiatria”

Ormai dura da decenni e l’ospedale di Alcamo è come un pugile “lavorato” ai fianchi prima di arrivare al ko. Negli anni, sono stati smantellati e trasferiti reparti. Tagliati i finanziamenti e oggi con la pandemia del coronavirus emergono gli errori della classe politica e l’importanza della medicina territoriale. In Italia negli ultimi 10 anni sono stati tagliati 758 reparti. Occorrono centomila tra medici e infermieri poiché le piante organiche non sono state aggiornate e tutto a favore dei privati. Ad Alcamo scarso successo ebbero le sedute straordinarie del consiglio comunale sui problemi dell’ospedale. Così scarsa partecipazione dei cittadini agli scioperi e cortei. Ma poi puntuali ad ogni campagna elettorale arrivavano le critiche di coloro i quali stavano in pantofole quando invece si doveva marciare su Palermo per difendere il San Vito e Santo Spirito. Un esempio? Quando venne chiusa l’ortopedia, che funzionava alla grande con medici competenti come Ettore Signorello, e che fatturava oltre un milione e mezzo di euro l’anno, tutto passò inosservato tranne le proteste della Fials, che all’inizio del 2000 raccolse oltre 30 mila firme per creare l’ortopedia, chiusa per strani giochi politici di qualche ras della sanità provinciale. Ora da lunedì prossimo addio anche alla psichiatria. La denuncia il Forum civico che scrive: “In un momento di gravissima emergenza sanitaria, la notizia del trasferimento, da lunedì 4 maggio, a Mazara del Vallo del reparto di psichiatria dell’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo appare come l’ennesima prova della volontà di smantellare progressivamente il nosocomio alcamese. Il reparto, da decenni colonna portante per la salute mentale nel territorio, con i suoi 12 posti letto, i circa 300 ricoveri annui, oltre alla gestione delle urgenze del Pronto Soccorso, è il più grande ed efficiente della provincia. In quasi trenta anni di vita il reparto ha accolto pazienti da tutta la regione, ottenendo la stima degli utenti e delle famiglie per la sua alta professionalità. Sguarnire Alcamo ed il suo territorio di un servizio di un servizio cosi importante è molto grave”. “Sebbene le motivazioni del trasferimento – prosegue il Forum Civico- siano state attribuite alle esigenze di gestione dei casi di sospetti Covid-19, esse appaiono piuttosto di carattere burocratico e in un certo qual senso pretestuose. Senza sottovalutare in alcun modo le esigenze poste dall’emergenza Covid-19, sarebbe opportuno ricercare soluzioni alternative in seno all’ospedale di Alcamo, evitando di smantellare un presidio sanitario di fondamentale importanza, anche e soprattutto in questo momento eccezionale”. Chiesto con urgenza, un intervento all’assessore regionale alla salute onorevole Razza al fine di rivedere e revocare il provvedimento adottato dall’ASP di Trapani”. Periodicamente scattano allarmi per il ridimensionamento dell’ospedale di Alcamo, ilo cui smantellamento continua ad andare avanti. Periodicamente scattano richieste di aprire, come è successo recentemente, il punto nascite e così via. Inviare una lettera di richieste è semplice. Ma che fine fanno? Inviare richieste spesso appare come l’opportunità per i politici di fare un giro sui mass media per pubblicità. Periodicamente si fa apparire come quasi ultimato il nuovo ospedale di contrada San Gaetano, al quale non crede più nessuno. E intanto l’agonia del San Vito e Santo Spirito continua.. Scatta puntuale la protesta di partiti, movimenti e sindacati. Con quali risultati? Fino ad oggi nessuno mentre il manager dell’Asp, Damiani, una tantum, gira per i reparti dell’ospedale e conclude dicendo: “Va tutto bene”. Ma è proprio così? Pare proprio di no alla luce dell’ennesimo trasferimento, e quindi dell’ addio, al reparto di psichiatria di Alcamo.