L’ANAC “assolve” il comune di Alcamo. Proroghe legittime e necessarie

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Un dettagliato esposto sulla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti ad Alcamo e sulle numerose proroghe alla stessa azienda, Energeticambiente, aveva portato l’ANAC ad aprire un’istruttoria nei confronti della giunta Surdi. Adesso, l’’Autorità Nazionale Anticorruzione, con delibera 536 del 17 Giugno, ha accolto le controdeduzioni prodotte dal Comune in merito alla legittimità delle proroghe per il servizio di raccolta rifiuti disposte negli anni precedenti.

L’istruttoria è stata quindi chiusa senza alcun rilievo.Il sindaco Domenico Surdi e il segretario generale del comune, Vito Bonanno, si erano anche recati a Roma, il 18 febbraio scorso, per un’audizione richiesta dallo stesso primo cittadino alcamese. La decisione dell’ANAC conferma che nella concessione delle proroghe ad Energeticambiente il comune di Alcamo non ha commesso alcuna scorrettezza e alcuna forzatura. Sono state sottoscritte solamente per garantire la continuità e la presenza di un servizio essenziale, quello della raccolta dei rifiuti.’Daltro canto Surdi, non appena insediatosi, si era trovato subito per le mani la scadenza del contratto senza che ancora fosse stato programmato il prosieguo del servizio.

“Le proroghe che abbiamo disposto, così come fatto dagli altri comuni della SRR, – ha detto il sindaco dopo il giudizio favorevole ottenuto dall’ANAC – sono state necessarie per garantire la continuità del servizio nelle more di giungere all’individuazione di un nuovo gestore”. Nell’esternare soddisfazione il sindaco di Alcamo continua a battere il tasto del numero di lavoratori ritenuto eccessivo: “Ad Alcamo, il passaggio al nuovo gestore – ha infatti ribadito Surdi – è stata resa ancora più difficile a causa dello scenario emerso in relazione al numero dei lavoratori presenti sul cantiere e delle relative difficoltà nel passaggio degli stessi alle ditte subentranti”. È fin troppo evidente che la questione rifiuti – ha concluso il sindaco alcamese – vada inserita in un quadro molto più complesso di quello comunale con le luci e li ombre di un sistema regionale fallimentare e su cui comunque continuano a pesare errori e scelte del passato”.